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Il primario di Virologia Giulio Tarro espone le sue idee a Centro Suono Sport 101.5
Ecco di seguito le sue parole.
Sull'aumento dei contagi: "Il rialzo dei contagi va analizzato per bene. Ogni giorno vengono effettuati circa 120 mila tamponi. Bisogna, dunque, tenere conto delle proporzioni e considerare che, a marzo, ne venivano fatti molti meno, eppure i contagi erano di più. Ciò significa che non siamo tornati al punto di partenza. Inoltre, attualmente, soltanto il 5% degli infetti presenta sintomi. Quest'ultimo è senz'altro un dato molto significativo"
Sull'uso delle mascherine all'aperto: Credo, tuttavia, che sia una misura preventiva eccessiva. Al momento il virus non circola nell'aria, al massimo si sedimenta su determinate superfici. Ritengo sia una decisione dovuta più alla propaganda politica che a una prevenzione funzionale. Dal punto di vista scientifico si sono fatti progressi importantissimi. La mortalità dell'infezione è circa dell'1%. Mi sembra che si stia quantomeno ingigantendo, se non sfruttando, mediaticamente il caso"
Sugli asintomatici: "Il tampone in sé non da indicazioni rilevanti. Se il malato non presenta una carenza di anticorpi, il virus, pur presente, non è in alcun modo pericoloso. Tale aspetto è fondamentale, ma sembra che di ciò non se ne tenga conto abbastanza".
Sulle terapie intensive: "Spesso i ricoveri in terapia intensiva sono dovuti anche ad altri fattori. Un paziente potrebbe, difatti, essere stato intubato a seguito di un incidente ed essersi poi rivelato anche positivo al Covid-19. È un aspetto fondamentale e che, senza dubbio, va considerato in una panoramica generale. E ricordiamo che comunque la percentuale di occupazione dei posti in terapia intensiva è più di dieci volte inferiore a quella di marzo e aprile"
Ecco di seguito le sue parole.
Sull'aumento dei contagi: "Il rialzo dei contagi va analizzato per bene. Ogni giorno vengono effettuati circa 120 mila tamponi. Bisogna, dunque, tenere conto delle proporzioni e considerare che, a marzo, ne venivano fatti molti meno, eppure i contagi erano di più. Ciò significa che non siamo tornati al punto di partenza. Inoltre, attualmente, soltanto il 5% degli infetti presenta sintomi. Quest'ultimo è senz'altro un dato molto significativo"
Sull'uso delle mascherine all'aperto: Credo, tuttavia, che sia una misura preventiva eccessiva. Al momento il virus non circola nell'aria, al massimo si sedimenta su determinate superfici. Ritengo sia una decisione dovuta più alla propaganda politica che a una prevenzione funzionale. Dal punto di vista scientifico si sono fatti progressi importantissimi. La mortalità dell'infezione è circa dell'1%. Mi sembra che si stia quantomeno ingigantendo, se non sfruttando, mediaticamente il caso"
Sugli asintomatici: "Il tampone in sé non da indicazioni rilevanti. Se il malato non presenta una carenza di anticorpi, il virus, pur presente, non è in alcun modo pericoloso. Tale aspetto è fondamentale, ma sembra che di ciò non se ne tenga conto abbastanza".
Sulle terapie intensive: "Spesso i ricoveri in terapia intensiva sono dovuti anche ad altri fattori. Un paziente potrebbe, difatti, essere stato intubato a seguito di un incidente ed essersi poi rivelato anche positivo al Covid-19. È un aspetto fondamentale e che, senza dubbio, va considerato in una panoramica generale. E ricordiamo che comunque la percentuale di occupazione dei posti in terapia intensiva è più di dieci volte inferiore a quella di marzo e aprile"