Giudice:"Milan, il metodo che cambierà il calcio. Fatturato, ricavi, acquisti..."

kipstar

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Perfetto. La differenza è che nella situazione di city e PSG, come eravamo noi anni fa, sei dipendente dal proprietario. Ti può andar bene a trovare un Berlusconi e quindi godi 20 anni o male e ti trovi un Suning e godi un paio d'anni.
La soluzione Redbird dovrebbe garantirti una maggiore stabilità nel tempo ma senza picchi.
Onestamente faccio fatica a criticare l'articolo di Giudice
si infatti. sono due facce della stessa medaglia secondo me.
puoi criticare entrambe le filosofie per diversi aspetti o non farlo......ma secondo me non c'è meglio o peggio. ci sono fasi della storia .....
è come se a noi tra qualche anno dopo lo stadio venissimo comprati dal fondo arabo del newcastle.......è ovvio che saremmo contenti.....
quello che secondo me non può mancare ,da tifoso, è la voglia di fare il meglio che si può.......
 

admin

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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.
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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.
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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.

In pratica si tratta di un modello che ha un nome preciso: modello Arsenal. Uguale in tutto e per tutto, inclusa l'importanza del mercato USA. Mercato che a differenza di quello cinese ha un valore di merchandising reale.
 

Antokkmilan

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Tutto bellissimo quindi, ma se i paletti dettati da Redbird su acquisti e tetto ingaggi mi impediscono di acquistare l'attaccante da 20 gol e impongono di scegliere solo in una ristretta cerchia di giocatori, ossia quelli in scadenza 2024 e magari con gravi infortuni alle spalle, per pagare meno allora del segno + a bilancio interessa poco al tifoso.
Si ma gli acquisti che vuoi tu costano 80 milioni solo per sedersi a trattare. Fatico a credere che ancora non avete capito come funziona il giochino.
 

Antokkmilan

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In pratica si tratta di un modello che ha un nome preciso: modello Arsenal. Uguale in tutto e per tutto, inclusa l'importanza del mercato USA. Mercato che a differenza di quello cinese ha un valore di merchandising reale.
Guarda magari fosse quello del Arsenal, si possono permettere di spendere 120 milioni per Rice, direi che non è affatto male !
 

7AlePato7

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Si ma gli acquisti che vuoi tu costano 80 milioni solo per sedersi a trattare. Fatico a credere che ancora non avete capito come funziona il giochino.
L'attaccante costa. Non per questo non devi comprarlo. A parte che un Wahi non costa 80 mln... La Roma li ha spesi 45 mln per il centravanti. Può farlo anche il Milan con i conti a posto.
 

Antokkmilan

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L'attaccante costa. Non per questo non devi comprarlo. A parte che un Wahi non costa 80 mln... La Roma li ha spesi 45 mln per il centravanti. Può farlo anche il Milan con i conti a posto.
Wahi? sono due giorni che si discute qui sol forum perché il Milan prende scommesse e tu te ne esci con Whai? perché costui non è una scommessa?

Abraham si ma era un occasione di mercato, ma soprattutto era l’ennesimo “scarto” del Chelsea, ma evidentemente se lo fa il Milan sono scarsi, lo fanne le alte ha be allora…
 

7AlePato7

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Wahi? sono due giorni che si discute qui sol forum perché il Milan prende scommesse e tu te ne esci con Whai? perché costui non è una scommessa?

Abraham si ma era un occasione di mercato, ma soprattutto era l’ennesimo “scarto” del Chelsea, ma evidentemente se lo fa il Milan sono scarsi, lo fanne le alte ha be allora…
Io non ho mai detto che il Milan debba prendere certezze, ma giocatori che hanno le potenzialità per diventare dei crack. Per l'attaccante mi "accontenterei" che il Milan prendesse un giocatore del genere. Inoltre non mi pare che le inglesi prendano solo certezze, anche lo United va su Højlund per dire. Di Mbappè e Haaland ce ne sono pochi.
 
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Si ma gli acquisti che vuoi tu costano 80 milioni solo per sedersi a trattare. Fatico a credere che ancora non avete capito come funziona il giochino.
io il giochino ho capito benissimo come funziona, max 30 milioni per il cartellino e stipendio che non superi
i 3,5 milioni annui, quindi o giocatori vecchi a costo 0 con salario basso, oppure giovani promesse ma dove
serve fortuna perché le giovani promesse vanno nei club dove pagano senza problemi.
l'anno prossimo che andrà via giroud secondo questi requisiti mi devo aspettare un Lapadula, un Belotti,
o il figlio di Crespo, assurdo, siamo il Milan e non possiamo avere un centravanti titolare da Milan..
 

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