Giudice:"Milan, il metodo che cambierà il calcio. Fatturato, ricavi, acquisti..."

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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.
 

Swaitak

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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.
Speriamo che la Juve ne combini un'altra delle sue, che vi devo dì
 

diavolo

شراء ميل
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E il redazionale di Giudice, è servito.

È uno che a questi tipi di approccio nel calcio ci crede davvero e ci ha pure scritto dei libri quando non sapevamo manco dell'esistenza di Cardinale. Potendo scegliere io preferirei la strategia alla Bin Salman.
 
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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.
Pagherei io di tasca pur di vedere schiattare la concorrenza e i trombettieri di corte...
La narrazione sull'inter è diventata raccapricciante.
 

7AlePato7

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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.
Tutto bellissimo quindi, ma se i paletti dettati da Redbird su acquisti e tetto ingaggi mi impediscono di acquistare l'attaccante da 20 gol e impongono di scegliere solo in una ristretta cerchia di giocatori, ossia quelli in scadenza 2024 e magari con gravi infortuni alle spalle, per pagare meno allora del segno + a bilancio interessa poco al tifoso.
 

kipstar

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sono filosofie a contrasto......non è che il city non ha vinto la champions.....quest'anno.....la realtà è che chi ha soldoni fa come city e psg.....newcastle.....e chi no fa come noi o ad un livello più alto il liverpool o il bayern.....
 
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Alessandro Giudice sul CorSport:"Che succede al Milan? L’attivismo della campagna acquisti stupisce perfino i tifosi abituati, negli anni, ad approcci accorti e misurati. La cessione di Tonali c’entra solo in parte, perché RedBird raccoglie frutti di una gestione che – nel 2022/23 appena concluso – mostrerà (caso raro nel calcio italiano) utili netti per una quindicina di milioni e una crescita dei ricavi del 30% sull’anno precedente. Dal minimo storico di tre anni fa (192 milioni) i ricavi raddoppieranno a 370-380. Il risultato economico sarà frutto dei progressi in tutte le componenti, inclusa l’attenzione ai costi. I ricavi da stadio, con il cammino fino alle semifinali di Champions, balzeranno a oltre 60 milioni. Ai diritti di serie A, in leggero calo, si aggiungeranno 85 milioni dall’Uefa (contro 44 del 21/22) ma è soprattutto nel fatturato commerciale che il club cresce: solo negli ultimi tre mesi, ha annunciato sette contratti pubblicitari o rinnovi.Coi nuovi sponsor di manica, la maglia rossonera vale già oltre 70 milioni annui mentre il club nel complesso ha 33 partner commerciali in molti settori. Negli USA il brand viaggia a gonfie vele, anche grazie al rapporto aperto da RedBird con gli Yankees (marchio iconico dello sport americano) proprietari di YES, la prima rete sportiva negli USA da cui il Milan può veicolare i suoi contenuti nel più ricco mercato sportivo al mondo e nella prima economia del pianeta. L’acquisto di Pulisic, capitano della nazionale, ha subito prodotto numeri di merchandising notevoli nel continente americano.

Se trasferiamo al calciomercato la solidità di cui i rossoneri godono in ambito economico, il risultato è una facilità nel chiudere acquisti, grazie alla liquidità di cui dispone ma anche all’appeal che il progetto esercita sui calciatori. Chi nutriva legittimi dubbi sulla transizione nell’area tecnica, dal duo Maldini-Massara al meno esperto (sulla carta) Moncada-Furlani sarà rimasto sorpreso dei sette acquisti completati in poche settimane, utilizzando ancora solo lo spazio creato dalla cessione di Tonali, con efficienza sorprendente.
Anche sull’utilizzo degli algoritmi, circolavano facili ironie. Molti credono che Moneyball consista nel selezionare al computer giocatori sconosciuti sperando che si trasformino in campioni. Qualcuno si aspettava giocatori mai sentiti dai nomi impronunciabili: nulla di più errato. Moneyball significa utilizzare grandi quantità di dati tecnici per scegliere profili appropriati a ciascun ruolo: posizione, passaggi, verticalizzazioni, mobilità, uso dei piedi, dribbling, interdizioni, recuperi. Tutto può servire. Importanti sono pure i parametri economici: puntare giocatori a un anno dalla scadenza, per esempio, ottimizza il costo del cartellino consenten- do di acquistare più giocatori, a parità di budget, massimizzando il rendimento di ogni euro di capitale impiegato dal club, quindi dagli azionisti.
L’approccio del Milan cambierà il calcio italiano, potete starne certi. Tra qualche anno molti cercheranno di imitare un metodo che consente di ottenere il massimo investimento con le risorse a disposizione, ribaltando il vecchio concetto che i soldi “deve metterli la proprietà”. Nessuna azienda può camminare contando su una proprietà che rimetta all’infinito e – non illudetevi – il calcio non fa eccezione a questa regola. L’azionista deve sostenere il rischio d’impresa, scegliere il management e fissare gli obiettivi ma il principio dell’economia di mercato è che il capitale deve essere remunerato dal business, non viceversa. Chi pensa di fare il contrario non avrà vita lunga.

Sviolinamenti vari a parte, è tutto verissimo.
Siamo messi clamorosamente bene.

Ma attenzione: ora si festeggia, ma bastava il tribunale sbagliato o un allineamento degli astri avverso in CL, per essere qui a piangere.

Quindi tutti bravissimi, bene cosi, ma senza credere di essere infallibili.

Perché la componente **** c'è stata e anche bella pesante
 

Giofa

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sono filosofie a contrasto......non è che il city non ha vinto la champions.....quest'anno.....la realtà è che chi ha soldoni fa come city e psg.....newcastle.....e chi no fa come noi o ad un livello più alto il liverpool o il bayern.....
Perfetto. La differenza è che nella situazione di city e PSG, come eravamo noi anni fa, sei dipendente dal proprietario. Ti può andar bene a trovare un Berlusconi e quindi godi 20 anni o male e ti trovi un Suning e godi un paio d'anni.
La soluzione Redbird dovrebbe garantirti una maggiore stabilità nel tempo ma senza picchi.
Onestamente faccio fatica a criticare l'articolo di Giudice
 

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