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Come riporta Il Corriere della Sera, il "draghiano" Giorgetti vuole rispettare la promessa elettorale del centro-destra di togliere il canone RAI dalla bolletta della luce come voluto dal governo Renzi all'epoca.
Il problema è che non sembra voglia cancellarlo del tutto, bensì semplicemente spostarlo nel canone telefonico del cellulare !
Bruxelles da anni critica l'Italia per inserire nella bolletta elettrica impropriamente il canone.
"Va aperta una riflessione sul pagamento del canone, attualmente legato al presunto possesso di un apparecchio televisivo.
Ma le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra Rai Play, consentono di fruire dei contenuti Rai usando vari device. Qualora il presupposto diventasse il possesso di un’utenza telefonica mobile, si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro capite del canone.
Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni
Ci sarebbero problemi di applicazione, relativi al calcolo di utenze per nucleo familiare.
Andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata.
Prendendo come orizzonte il rinnovo della concessione – in scadenza nel 2027 -, si potrebbero individuare altri meccanismi.
In ogni caso, ogni ipotesi di revisione deve prendere le mosse da una chiara definizione degli oneri del servizio pubblico, dalla garanzia della sostenibilità degli investimenti, da un’attenta revisione delle dinamiche di spesa dell’azienda
Indebitamento dell’azienda che eroga il servizio pubblico radiotelevisivo in Italia dal 2021 al 2022 è aumentato da 500 a 550 milioni. Se uno guarda la voce costi esterni, non dico che c’è da rimanere perplessi, ma certo è un’area dove si possono conseguire più facilmente razionalizzazioni"
Il problema è che non sembra voglia cancellarlo del tutto, bensì semplicemente spostarlo nel canone telefonico del cellulare !
Bruxelles da anni critica l'Italia per inserire nella bolletta elettrica impropriamente il canone.
"Va aperta una riflessione sul pagamento del canone, attualmente legato al presunto possesso di un apparecchio televisivo.
Ma le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra Rai Play, consentono di fruire dei contenuti Rai usando vari device. Qualora il presupposto diventasse il possesso di un’utenza telefonica mobile, si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro capite del canone.
Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni
Ci sarebbero problemi di applicazione, relativi al calcolo di utenze per nucleo familiare.
Andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata.
Prendendo come orizzonte il rinnovo della concessione – in scadenza nel 2027 -, si potrebbero individuare altri meccanismi.
In ogni caso, ogni ipotesi di revisione deve prendere le mosse da una chiara definizione degli oneri del servizio pubblico, dalla garanzia della sostenibilità degli investimenti, da un’attenta revisione delle dinamiche di spesa dell’azienda
Indebitamento dell’azienda che eroga il servizio pubblico radiotelevisivo in Italia dal 2021 al 2022 è aumentato da 500 a 550 milioni. Se uno guarda la voce costi esterni, non dico che c’è da rimanere perplessi, ma certo è un’area dove si possono conseguire più facilmente razionalizzazioni"