Pure questo qua tira fuori la solita statistica farlocca, "in nessuno stato le donne guadagnano più degli uomini", ficcando nel calderone stipendi di top manager e di bidelle e poi facendo una media, senza considerare che gli uomini sono molto più disposti delle donne ai sacrifici personali necessari per fare carriera, quindi è normale che occupino più posti dirigenziali e guadagnino in media di più. In vita mia non ho mai visto o sentito di aziende che paghino una donna meno di un uomo a parità di ruolo, orari e disponibilità, ma le nazifemministe continuano a ripeterlo a pappagallo per spingere le quote rosa ovunque, a breve imponendole pure nei cda americani.
Questa cosa non l'ho mica capita. In una fabbrica, due operai, un maschio e una femmina, di pari livello e identiche mansioni, avrebbero un inquadramento contrattuale diverso e quindi una diversa retribuzione?
Mi sembra impossibile. La cosa sarebbe talmente grave che scoppierebbe un caso nazionale, con il presidente del consiglio che dovrebbe intervenire in prima persona.
Credo sia molto più probabile la tua ipotesi, anche se a onor del vero bisogna considerare la gravidanza (o le gravidanze) che rendono la "gara" nel mondo lavorativo abbastanza impari.
Un confronto andrebbe fatto tra tutti gli uomini e le donne senza figli. Se anche in quel caso gli stipendi sono più alti tra gli uomini, allora è appunto una questione culturale, con l'uomo che spinge maggiormente nella scalata sociale. E, attenzione, non ci sarebbe alcun male in questo. Anzi, ognuno a livello individuale sceglie a cosa dare priorità. Peraltro questo vale al di là del genere