Gimenez: pazienza finita. Out a Bergamo. Chi gioca.

Milanoide

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Colleghi diversamente nerazzurri dicono che se avessero avuto ancora Retegui in squadra starebbero in cima alla classifica.
Invece hanno anche loro un caso umano che brucia le svariate occasioni che ha. Krstovic.
Ma per la legge dei grandi numeri e noi che resuscitiamo attaccanti estinti (Nzola) indovinate con chi si risveglierà Krstovic?
Gimenez boh
 

ROSSO NERO 70

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Ad allegri non bastano 8 difensori piu' il portiere vuole anche il 9 per tamponare l assenza di rabiot
Il resto e' giornalismo a comando
 

-Lionard-

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GDS: dopo otto giornate di campionato, Santiago Gimenez, il centravanti del Milan, è ancora a secco di gol in Serie A, un dato preoccupante per un giocatore che aveva lasciato il Feyenoord con un bottino di 65 reti. Nonostante gli infortuni dei compagni (Leao, Nkunku e Pulisic) gli abbiano garantito il posto da titolare in sette partite su otto, l'unica sua rete stagionale è arrivata in Coppa Italia. Prima della deludente gara contro il Pisa, il "Bebote" aveva mostrato segnali incoraggianti, procurandosi rigori contro Juventus e Fiorentina, ma contro i toscani ha fallito nuovamente, attirando le urla di Massimiliano Allegri che cercava di scuoterlo ("Santiii, svegliati! Stai dormendo?"). L'allenatore ora riflette sulle scelte per la sfida contro l'Atalanta: con Pulisic ancora indisponibile, le opzioni per affiancare Leao sono Nkunku (se recuperato da un infortunio all'alluce e pronto per la prima da titolare) o una soluzione più difensiva con Saelemaekers. Allegri spera anche di recuperare Loftus-Cheek per avere un'opzione in più. Gimenez resta, almeno fino a gennaio, l'unico attaccante di ruolo nella rosa, costringendo Allegri a gestirlo con attenzione. Il fatto che i "nove" titolari di altre squadre di Serie A siano quasi tutti andati a segno mette in luce l'anomalia della situazione di Gimenez, che è il capofila dei centravanti ancora a secco in rapporto ai minuti giocati. Il Messicano, pur inattaccabile sull'impegno, deve fugare i dubbi che lo avevano già visto vicino alla cessione in estate, poiché al Milan non basta la sola generosità, ma servono i gol per onorare la maglia numero 7.

Tuttosport: oggi Massimiliano Allegri scoprirà se potrà contare su qualche elemento in più per la difficile trasferta di domani a Bergamo. Contro il Pisa, l'allenatore rossonero aveva a disposizione solo quindici giocatori di movimento, inclusi due giovani della Primavera. Sono certe le assenze di Rabiot (rientro previsto dopo la sosta), Jashari e Pulisic (entrambi sperano nel Parma, con l'americano che difficilmente sarà disponibile già contro la Roma). A meno di sorprese, anche il terzino Estupiñan, fermo per un infortunio alla caviglia in nazionale, è da considerare out. L'unica nota positiva è il ritorno in gruppo di Loftus-Cheek (come già riferito ieri NDR), fermo per affaticamento muscolare, che dovrebbe andare in panchina, offrendo una preziosa alternativa a centrocampo dove Modric, Fofana e Ricci hanno giocato per 90 minuti nelle ultime due gare. Per quanto riguarda la formazione, è scontato il rientro di Tomori in difesa al posto di De Winter, mentre Gimenez e Nkunku si contenderanno il ruolo di attaccante accanto a Leao. Allegri potrebbe anche valutare se concedere una nuova opportunità da titolare ad Athekame, l'autore del pareggio con il Pisa, a discapito di Bartesaghi.

CorSport: le punte non segnano. Allegri furioso. Il Milan, dopo il deludente pareggio casalingo per 2-2 contro il neopromosso Pisa (e la sconfitta subita contro la Cremonese), è sceso dal primo al terzo posto, alle spalle di Napoli e Roma. L'allenatore Massimiliano Allegri, frustrato per il passo falso, ha richiamato la squadra alla necessità di un atteggiamento più determinato, sottolineando che non si possono fallire le partite contro le neopromosse se si vuole competere per le prime posizioni. I punti persi in casa devono essere immediatamente recuperati: Allegri punta alla vittoria nella prossima insidiosa trasferta contro l'Atalanta, un campo dove il Milan non vince dalla stagione dello Scudetto ('21-'22). Inizia una settimana cruciale con due big match ravvicinati (Atalanta e Roma), che saranno un banco di prova fondamentale e in particolare lo scontro con i bergamaschi sarà decisivo per un posto in zona Champions, vedendo confrontarsi due squadre votate alla solidità difensiva. Nonostante la difesa sia stata stabilizzata, Allegri deve risolvere l'evidente problema in attacco: le prime punte continuano a non segnare (Gimenez è a zero gol in otto presenze e Nkunku in circa novanta minuti totali), con Leao e Pulisic (prima dell'infortunio) a reggere il peso della fase offensiva. A rendere la situazione difficile contribuiscono le assenze di giocatori chiave come Rabiot, fondamentale per gli equilibri a centrocampo, e Pulisic, decisivo in zona gol con sei reti e due assist. Pulisic, pur migliorando e sperando di rientrare prima della sosta, mancherà certamente contro l'Atalanta, costringendo il centrocampo, e in particolare Modric, agli straordinari.

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Il problema è che questa società mettendo sempre al primo posto la sostenibilità non riesce neanche a recepire le più semplici indicazioni che arrivano dal campo. Ricordiamo che Gimenez lo scorso anno era arrivato ad essere la TERZA scelta dietro Jovic e Abraham, non proprio Van Basten e Ronaldo, e che allenatore e DS hanno cercato di sbolognarlo per tutta l'estate. Una follia totale e assoluta ripartire da lui solo perchè non disposti a sostituirlo degnamente.

Nkunku a 40 milioni era una follia considerando tutte le lacune presenti in rosa ma qui gli interessi, ancora una volta, sono stati extra campo (un saluto affettuoso a Busardò). Continuiamo a buttare via soldi per questo mito della diversificazione del rischio che a conti fatti crea solo buchi di bilancio. Mettiamo insieme le cifre spese per i vari Nkunku (40), Gimenez (40), Okafor (15), Chukuwueze (30), CDK (35), Pavlovic (20) e Emerson Royal (20) e arriviamo a circa 200 milioni, cioè due top player. E Modric, a 40 anni, ti sta dimostrando come basti un solo grande giocatore a cambiare radicalmente un gruppo.
 
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Lo sapevamo tutti. Anche sbirulino ed il suo compare che ci sabotano da 3 anni.

È dallo scudetto vinto che i mercati sono come minimo incompleti, vogliono mantenere l'asticella non oltre un certo livello, hanno praticamente rinunciato alla seconda stella questi maiali. Sì è un sabotaggio "parziale" e studiato con anche un bel tocco di incapacità. L'ultimo mercato è emblematico. Maledetti schifosi, per vincere in questa serieA sarebbe bastato un piccolo sforzo in più o anche solo delle scelte più adeguate.
 

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