Giletti aggredito in strada, su caso Orlandi.

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Il giornalista e conduttore televisivo Massimo Giletti è stato aggredito per le strade di Roma con un pugno mentre stava realizzando un approfondimento sul caso Emanuela Orlandi per il programma Rai 3, Lo stato delle cose.

L'aggressore è stato identificato come un ex agente del SISDE (servizi segreti), già ascoltato in Commissione Orlandi. Giletti stava chiedendo spiegazioni all'uomo riguardo un avvertimento che, secondo una ricostruzione della trasmissione, era stato dato a Mario Meneguzzi, zio di Emanuela, sul fatto che fosse pedinato dalla polizia.

Giletti ha raccontato che, dopo aver incalzato l'uomo per alcuni minuti, questi "ha perso la testa, si è girato e mi ha colpito come un pugno". Il giornalista ha insistito, ma l'aggressore lo ha colpito una seconda volta in modo violento, danneggiando anche il telefono che registrava. L'aggressione sarà mostrata nella puntata di Lo stato delle cose di domenica 8 dicembre.

 

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[Lo Gnu]

Il giornalista e conduttore televisivo Massimo Giletti è stato aggredito per le strade di Roma con un pugno mentre stava realizzando un approfondimento sul caso Emanuela Orlandi per il programma Rai 3, Lo stato delle cose.

L'aggressore è stato identificato come un ex agente del SISDE (servizi segreti), già ascoltato in Commissione Orlandi. Giletti stava chiedendo spiegazioni all'uomo riguardo un avvertimento che, secondo una ricostruzione della trasmissione, era stato dato a Mario Meneguzzi, zio di Emanuela, sul fatto che fosse pedinato dalla polizia.

Giletti ha raccontato che, dopo aver incalzato l'uomo per alcuni minuti, questi "ha perso la testa, si è girato e mi ha colpito come un pugno". Il giornalista ha insistito, ma l'aggressore lo ha colpito una seconda volta in modo violento, danneggiando anche il telefono che registrava. L'aggressione sarà mostrata nella puntata di Lo stato delle cose di domenica 8 dicembre.

Come al solito ogni volta che si indaga sul caso Orlandi succede sempre qualcosa che ha il fine di allontanare, occultare.
Vicenda triste, bruttissima e infame. Mi dispiace per il povero fratello, un gigante che eroicamente e stoicamente da quarant'anni lotta e vaga come un'anima in pena tra Roma e Vaticano cercando di fare luce su uno dei fatti più neri della nostra storia. E tanti maledetti maiali di quel maledetto staterello rimarranno impuniti.

 

[fabri47]

Come al solito ogni volta che si indaga sul caso Orlandi succede sempre qualcosa che ha il fine di allontanare, occultare.
Vicenda triste, bruttissima e infame. Mi dispiace per il povero fratello, un gigante che eroicamente e stoicamente da quarant'anni lotta e vaga come un'anima in pena vaga tra Roma e Vaticano cercando di fare luce su uno dei fatti più neri della nostra storia. E tanti maledetti maiali di quel maledetto staterello rimarranno impuniti.

La cosa inquietante è quanto successo a Purgatori. Una morte improvvisa e misteriosa proprio nel periodo in cui stava indagando su Orlandi.

 

[Now i'm here]

La cosa inquietante è quanto successo a Purgatori. Una morte improvvisa e misteriosa proprio nel periodo in cui stava indagando su Orlandi.

ma non era malato terminale di tumore purgatori ?

cmq sulla orlandi non verrà mai fuori la verità, troppi anni passati, e molte persone coinvolte probabilmente sono pure già morte, portandosi il segreto nella tomba.

 

[fabri47]

ma non era malato terminale di tumore purgatori ?

cmq sulla orlandi non verrà mai fuori la verità, troppi anni passati, e molte persone coinvolte probabilmente sono pure già morte, portandosi il segreto nella tomba.

Hanno indagato 4 medici per cure che non sarebbero state necessarie. Boh. Molte cose che non tornano. Poi magari è un caso eh...

 

[Fiume in piena]

ma non era malato terminale di tumore purgatori ?

cmq sulla orlandi non verrà mai fuori la verità, troppi anni passati, e molte persone coinvolte probabilmente sono pure già morte, portandosi il segreto nella tomba.

Penso che il papato abbia tutto l'interesse a occultare l'accaduto: Giovanni Paolo II e successori, avranno fascicoli pieni ma, uscisse la verità, la credibilità del Vaticano verrebbe messa a durissima prova
Enrico De Pedis (coinvolto nella sparizione di Emanuela Orlandi) sepolto nella Basilica Vaticana, parla da sè