Zosimo2410;2345950 ha scritto:
non penso sia così.
Paolo l'ha detto chiaramente domenica sera: "Non è il momento di parlare della vicenda Donnarumma (ergo... se ne andrà, ma oggi è festa e non la vogliamo rovinare), voglio solo far notare che oggi era uno dei più felici in campo (ergo ... lui avrebbe firmato e sarebbe rimasto, ma non ha potuto farlo)."
Bisogna capire che Raiola non ha "la procura" dei giocatori che prende dai settori giovanili. Non può essergli ritirata. Con questi profili (Pogba, Donnarumma, Haaland) Raiola firma un vero e proprio contratto di acquisto con la famiglia (infatti poi le famiglie di Pogba, Donnarumma e Haaland sono sempre state coinvolte nelle trattative) con il quale, quasi certamente la Raiola's acquista il cartellino del giocatore in cambio di una sostanzioso "bonus" alla famiglia e compartecipazione agli utili delle commissioni.
Se uno unisce i puntini della vicenda Donnarumma (ma anche quella di Pogba) è evidente.
Io credo che un giocatore abbia sempre in mano le redini del proprio destino,
se nel contratto con Raiola ci fosse l'opzione "ogni decisione sulla carriera professionale dell'assistito viene presa solo ed esclusivamente dalla Raiola's Corporation", ci sono tutti gli ingredienti per impugnare il contratto e renderlo nullo,
ma questo sta all'assistito.
Se Donnarumma vuole restare al Milan,
non è certo il contratto con la Raiola's Corporation che glielo impedisce.
Il professionista, è il calciatore, la società fa un contratto con il calciatore,
la busta paga è intestata al calciatore,
non alla Raiola Corporation.