Gerry vota Pioli e Maldini. A Sesto in affitto?

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Come riportato dalla GDS in edicola, grazie al gioco all'inglese e alla concretezza visti col Tottenham, Cardinale vota Pioli.
ll viaggio a Milano ha ridato certezze Fiducia a Maldini e tutta l’area tecnica. Il d.t. nell'intervista pre partita (ampiamente riportata NDR) ha di nuovo accolto la linea della sostenibilità finanziaria, una strategia aziendale che viaggia sopra tutto. Il Milan non può e non intende permettersi spese folli: per i vertici dell’area tecnica il progetto che ha portato la squadra sulla vetta del campionato può essere replicato con pazienza anche in Europa. La squadra potrebbe già salire il prossimo step: la qualificazione ai quarti di Champions, dopo essere uscita ai gironi nell’edizione precedente, a sua volta riconquistata dopo anni di fatica. Lasciando lo stadio martedì sera Cardinale ha confermato la fiducia riposta nelle capacità dell’area sportiva del club di proseguire al meglio e in continuità con le strategie di fondo.

Cardinale stima Pioli. Con l’allenatore c’è stato un abbraccio caloroso e delle parole ancora più forti: «Lei e la squadra avrete sempre il mio sostegno» . Gerry ne apprezza lo stile di gioco (definito anche “all’inglese”: certi automatismi in velocità vanno in realtà ritrovati...) e la concretezza, una praticità che per Cardinale è per certi versi “americana”. Per quanto riguarda il periodo negativo, la riflessione è stata decisamente pacata: per chi, come Gerry, ha familiarità con lo sport di alto livello, gli alti e bassi non sono inconsueti. Con Cardinale a San Siro sono soprattutto alti: in tribuna nel derby di andata, poi con la Juve e due sere fa. Tre partite, tre vittorie di pregio. Gerry ha sorriso a chi gli ha fatto notare, anche dagli Stati Uniti, di essere un talismano rossonero. L’ultimo successo è quello che più lancia il suo progetto: nella sua idea di sviluppo glo- bale del marchio, una vittoria in Champions è uno spot perfetto.

STADIO: Come lo era San Siro martedì. Anche se l’obiettivo del club resta uno stadio di proprietà. L’ipotesi Sesto oggi sembra avere una marcia in più. Il Milan ha una trattativa aperta con i proprietari dell’area delle ex acciaierie Falck: tratta per abbassare il prezzo di acquisto e allo stesso tempo sta esplorando la possibilità di prendere l’area in affitto, magari per 99 anni come fatto dalla Juventus con il Comune di Torino ai tempi della progettazione dell’attuale Allianz Stadium. Chiaro che per i tifosi non cambierebbe nulla: il Milan potrebbe costruire lo stadio e gestirlo per un secolo, tempo enorme per la vita di un impianto. Allo stesso tempo, le differenze sarebbero nette per i conti e le strategie del club: un acquisto e un affitto portano diverse necessità e diverse problematiche. Attenzione perché la decisione può essere più rapida di quanto si immagini. Il Milan, cioè Cardinale, vuole chiudere la partita entro fine marzo, massimo inizio aprile

Tuttosport: il Milan continua a monitorare diverse aree come alternativa alla zona di San Siro, che però al momento resta l’opzione preferita. A breve i club chiederanno di incontrare il Comune per fare il punto dell’iter ancora in fase di stallo. Milan e Inter avrebbero voluto partire con il progetto esecutivo entro la fine di febbraio. Obiettivo ormai impossibile da realizzare. Ma ora vogliono stringere i tempi

Ma c'è anche l'ex Snai a MIlano LEGGI QUI -) https://www.milanworld.net/threads/milan-nuovo-stadio-a-milano-nellex-snai-e-san-siro.125069/
 
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Tuttosport: il Milan continua a monitorare diverse aree come alternativa alla zona di San Siro, che però al momento resta l’opzione preferita. A breve i club chiederanno di incontrare il Comune per fare il punto dell’iter ancora in fase di stallo. Milan e Inter avrebbero voluto partire con il progetto esecutivo entro la fine di febbraio. Obiettivo ormai impossibile da realizzare. Ma ora vogliono stringere i tempi.
 

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Come riportato dalla GDS in edicola, grazie al gioco all'inglese e alla concretezza visti col Tottenham, Cardinale vota Pioli.
ll viaggio a Milano ha ridato certezze Fiducia a Maldini e tutta l’area tecnica. Il d.t. nell'intervista pre partita (ampiamente riportata NDR) ha di nuovo accolto la linea della sostenibilità finanziaria, una strategia aziendale che viaggia sopra tutto. Il Milan non può e non intende permettersi spese folli: per i vertici dell’area tecnica il progetto che ha portato la squadra sulla vetta del campionato può essere replicato con pazienza anche in Europa. La squadra potrebbe già salire il prossimo step: la qualificazione ai quarti di Champions, dopo essere uscita ai gironi nell’edizione precedente, a sua volta riconquistata dopo anni di fatica. Lasciando lo stadio martedì sera Cardinale ha confermato la fiducia riposta nelle capacità dell’area sportiva del club di proseguire al meglio e in continuità con le strategie di fondo.

Cardinale stima Pioli. Con l’allenatore c’è stato un abbraccio caloroso e delle parole ancora più forti: «Lei e la squadra avrete sempre il mio sostegno» . Gerry ne apprezza lo stile di gioco (definito anche “all’inglese”: certi automatismi in velocità vanno in realtà ritrovati...) e la concretezza, una praticità che per Cardinale è per certi versi “americana”. Per quanto riguarda il periodo negativo, la riflessione è stata decisamente pacata: per chi, come Gerry, ha familiarità con lo sport di alto livello, gli alti e bassi non sono inconsueti. Con Cardinale a San Siro sono soprattutto alti: in tribuna nel derby di andata, poi con la Juve e due sere fa. Tre partite, tre vittorie di pregio. Gerry ha sorriso a chi gli ha fatto notare, anche dagli Stati Uniti, di essere un talismano rossonero. L’ultimo successo è quello che più lancia il suo progetto: nella sua idea di sviluppo glo- bale del marchio, una vittoria in Champions è uno spot perfetto.

STADIO: Come lo era San Siro martedì. Anche se l’obiettivo del club resta uno stadio di proprietà. L’ipotesi Sesto oggi sembra avere una marcia in più. Il Milan ha una trattativa aperta con i proprietari dell’area delle ex acciaierie Falck: tratta per abbassare il prezzo di acquisto e allo stesso tempo sta esplorando la possibilità di prendere l’area in affitto, magari per 99 anni come fatto dalla Juventus con il Comune di Torino ai tempi della progettazione dell’attuale Allianz Stadium. Chiaro che per i tifosi non cambierebbe nulla: il Milan potrebbe costruire lo stadio e gestirlo per un secolo, tempo enorme per la vita di un impianto. Allo stesso tempo, le differenze sarebbero nette per i conti e le strategie del club: un acquisto e un affitto portano diverse necessità e diverse problematiche. Attenzione perché la decisione può essere più rapida di quanto si immagini. Il Milan, cioè Cardinale, vuole chiudere la partita entro fine marzo, massimo inizio aprile

Tuttosport: il Milan continua a monitorare diverse aree come alternativa alla zona di San Siro, che però al momento resta l’opzione preferita. A breve i club chiederanno di incontrare il Comune per fare il punto dell’iter ancora in fase di stallo. Milan e Inter avrebbero voluto partire con il progetto esecutivo entro la fine di febbraio. Obiettivo ormai impossibile da realizzare. Ma ora vogliono stringere i tempi

Ma c'è anche l'ex Snai a MIlano LEGGI QUI -) https://www.milanworld.net/threads/milan-nuovo-stadio-a-milano-nellex-snai-e-san-siro.125069/
.
 
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Che bello, ho pure degli interessi in quell'area, se si rivaluta sono doppiamente contento!
Mandiamo a casa Salah e gli sfinteristi (che palesemente non hanno la forza economica di farsi il loro stadio da soli, quindi rimarranno a San Siro)
 

Sam

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Fosse più vantaggioso e remunerativo di San Siro, saremmo già li.

E' chiaro che non sia cosi, figurati.
Sono avvoltoi, mica tifosi del Milan
Non lo è solo per il costo a metro quadro che ti permetterebbe di rivendere nel breve il Milan a prezzi maggiorati.
Ma per chi ha intenzione di investire a lungo termine Sesto è l’opzione migliore. Lo è sempre stata.
 

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Cardinale stima Pioli. Con l’allenatore c’è stato un abbraccio caloroso e delle parole ancora più forti: «Lei e la squadra avrete sempre il mio sostegno» . Gerry ne apprezza lo stile di gioco (definito anche “all’inglese”: certi automatismi in velocità vanno in realtà ritrovati...) e la concretezza, una praticità che per Cardinale è per certi versi “americana”. Per quanto riguarda il periodo negativo, la riflessione è stata decisamente pacata: per chi, come Gerry, ha familiarità con lo sport di alto livello, gli alti e bassi non sono inconsueti. Con Cardinale a San Siro sono soprattutto alti: in tribuna nel derby di andata, poi con la Juve e due sere fa. Tre partite, tre vittorie di pregio. Gerry ha sorriso a chi gli ha fatto notare, anche dagli Stati Uniti, di essere un talismano rossonero. L’ultimo successo è quello che più lancia il suo progetto: nella sua idea di sviluppo glo- bale del marchio, una vittoria in Champions è uno spot perfetto.

STADIO: Come lo era San Siro martedì. Anche se l’obiettivo del club resta uno stadio di proprietà. L’ipotesi Sesto oggi sembra avere una marcia in più. Il Milan ha una trattativa aperta con i proprietari dell’area delle ex acciaierie Falck: tratta per abbassare il prezzo di acquisto e allo stesso tempo sta esplorando la possibilità di prendere l’area in affitto, magari per 99 anni come fatto dalla Juventus con il Comune di Torino ai tempi della progettazione dell’attuale Allianz Stadium. Chiaro che per i tifosi non cambierebbe nulla: il Milan potrebbe costruire lo stadio e gestirlo per un secolo, tempo enorme per la vita di un impianto. Allo stesso tempo, le differenze sarebbero nette per i conti e le strategie del club: un acquisto e un affitto portano diverse necessità e diverse problematiche. Attenzione perché la decisione può essere più rapida di quanto si immagini. Il Milan, cioè Cardinale, vuole chiudere la partita entro fine marzo, massimo inizio aprile

Tuttosport: il Milan continua a monitorare diverse aree come alternativa alla zona di San Siro, che però al momento resta l’opzione preferita. A breve i club chiederanno di incontrare il Comune per fare il punto dell’iter ancora in fase di stallo. Milan e Inter avrebbero voluto partire con il progetto esecutivo entro la fine di febbraio. Obiettivo ormai impossibile da realizzare. Ma ora vogliono stringere i tempi

Ma c'è anche l'ex Snai a MIlano LEGGI QUI -) https://www.milanworld.net/threads/milan-nuovo-stadio-a-milano-nellex-snai-e-san-siro.125069/
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Se passiamo gli ottavi, oltre ai premi UEFA, ci saranno anche altri 10 milioni dallo stadio.

Gerry:
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Non lo è solo per il costo a metro quadro che ti permetterebbe di rivendere nel breve il Milan a prezzi maggiorati.
Ma per chi ha intenzione di investire a lungo termine Sesto è l’opzione migliore. Lo è sempre stata.
Non lo è Perchè
- 80 milioni l'anno di utili dall'indotto delle attività intorno allo stadio te le sogni a Sesto
- Perchè a Sesto devi pagare il terreno, a Milano paghi quasi nulla per il terreno comunale.
- Perchè tutta l'operazione collaterale legata alla ristrutturazione edilizia dell'area ha senso a Milano, non a Sesto (altrimenti l'area avrebbe già la destinazione)
- Perchè senza l'"operazione collaterale" l'opera devi finanziartela da solo e non in compartecipazione con gli istituti finanziari. Con il costo del denaro attuale sono diverse centinaia di milioni di differenza.
- Perchè a Sesto non c'è neanche l'area acquisita o uno studio di fattibilità. Devono ancora completare il piano dei trasporti, significa accettare un ritardo di 2 anni rispetto a completare l'Iter a San Siro (se si riesce)
- Perchè il grosso dei ricavi del nuovo stadio viene dai posti corporate e se vendere ad aziende di Milano sky boxes a 5 milioni nello stadio a Milano è facile, venderli per 5 milioni in uno stadio a Sesto non lo è altrettanto.
 
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