Al di la di tutto mi sento in dovere di scrivere una cosa che nessuno ha scritto, la stagione è lunga e può succedere di tutto. Queste sconfitte peseranno eccome ma non è che la sentenza è già stata data. Basterebbe una scintilla per far ripartire la fiamma rossonera.
Il concetto di "scintilla" purtroppo mi sembra alieno.
Stiamo parlando di un'accozzaglia di giocatori che non fanno gruppo, non si parlano e non si guardano negli occhi. Nessuno che suona la carica, che incita, che si arrabbia. Sembrano tutti arrivati ieri l'altro.
Scommetto che non conoscono neanche la data di nascita del Milan, chi è Herbet Kilpin, e quanti e quali trofei abbiamo alzato. Stanno qui ad indossare una semplice maglia a strisce, che un tempo "sembra" fosse appartenuta a giocatori famosi. Cè chi porta il 10 sulle spalle e non sa fare un dribbling, e quando tira è grassa se finisce a meno di due metri dalla porta.
Si scende in campo per fare la partitella di 90' minuti senza sudare troppo, eh, se no poi non ci sono energie sufficienti per dialogare sui social. Poi non sta bene impegnarsi troppo, i veri signori giocano in punta di piedi. Se poi si perde, pazienza, sarà per la prossima, tanto lo stipendio arriva, significa che la società è in forma. Un paio di dichiarazioni ipocrite e si ricomincia.
La scintilla doveva accendersi da tempo. Se non si è ancora accesa, non ci sperare più. E per uno che la vuole accendere, c'è ne è uno che la vuole tenere spenta. Si vede benissimo in campo.