Lin, dovresti sapere come la penso. Io sono uno di quelli che ha cercato di difendere Gattuso fin dall'inizio, a dispetto di prestazioni altalenanti. Sono ormai stati scritti volumi di post sempre sulle sulle solite cose, e comincio ad essere abbastanza stufo, questa storia ci sta distruggendo. E' da quando sono entrato in questo forum che dico, come te, che i problemi sono anzitutto di costruzione della rosa, di questo possiamo ringraziare la ex-coppia delle meraviglie che ben conosciamo. Però devo dire, su alcune aspetti di gestione della squadra che vengono fortemente criticati, mi sento di condividere la fazione opposta. Bada bene, io non crocifiggo Gattuso, è una nostra bandiera e non lo voglio vedere ingiustamente lapidato. Ha accettato la responsabilità di allenare il Milan (ben pagato, ok, lo sappiamo) quando pochi lo avrebbero fatto, e sicuramente sta dando l'anima. Ma non è detto che sia adatto, molto semplicemente. Sinceramente la gestione con l'Olimpiacoso mi lascia di stucco, e come dice giustamente l'amico Ruud, non è possibile andare sotto in casa con il Dudelange. Che poi siamo falcidiati da infortuni ok, ma io comincio ad avere dubbi sulla reale capacità di Rino di allenare la nostra squadra. Non tanto a livelli di schemi e dettagli del cavolo, quanto proprio di approccio e indole caratteriale. Mi fa veramente specie, ad esempio, che uno come lui si rintani sempre nello spirito delle "legnate", e soprattutto che non si ribelli agli errori arbitrali, quasi a volersi mortificare come una qualsiasi recluta che si deve formare con la gavetta militare, fatta di spregi e denigrazione. Non vorrei che queste cose vadano ad inficiare il carattere e le prestazioni dei nostri, che invece potrebbero trarre benefici da una psicologia meno operaia, meno semplicistica, ma fatta di più sfrontatezza e entusiasmo.
Il tutto, detto con pace e comprensione. Io mi sono stancato di vedere bruciare le nostre bandiere sulla panchina. Questa cosa ci sta facendo mettere l'uno contro l'altro e provoca indecisioni a livello societario. Poi chi ci rimette è, sempre ed invariabilmente, il Milan.
Infatti, nonostante le limitazioni di rosa e gli infortuni, comunque siamo in grado di schierare un 11 che, ok, fa acqua da tutte le parti, ma che teoricamente doveva essere superiore. Non possiamo pensare che il nostro 4^ posto in classifica sia equiparabile alla posizione di classifica dell'Olimpiacoso in Grecia, o appena superiore al Dudelange in Lussemburgo.