Gennaro Gattuso, allenatore del Milan.

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Lorenzo 89

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e anche sulla mentalità, sul carattere. Erano le uniche cose che speravo portasse. Ma nemmeno in questo è riuscito.

Idem, anzi la mentalità da perdente come allenatore mi ha stupito tantissimo.
E' palesemente un allenatore per squadre da metà classifica con poche ambizioni.
 

corvorossonero

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Idem, anzi la mentalità da perdente come allenatore mi ha stupito tantissimo.
E' palesemente un allenatore per squadre da metà classifica con poche ambizioni.

per me il problema sta nel come vede il calcio. Uno che dice: "non si vince con le catene o gli uno-due fatti bene, ma con il veleno" per me non è adatto per allenare il Milan. A me basta già questa frase per dire che con lui non vinceremo mai nulla, qualora ci fosse anche la possibilità. L'anno scorso il cavallo di battaglia era: ha rivalutato Calabria e Chalanoglu. Figuriamoci cosa farà fin dall'inizio della stagione. RIsultato? entrambi ritornati ai livelli indecenti. Non riesce nemmeno a far crescere i giocatori. Kessie non è migliorato in nulla, anzi. Idem gli altri. Ma come fanno a non accorgersene? è pazzesca questa cosa.
 
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Allenatore incompetente e pure senza palle, cosa che da uno come lui non ci si aspetterebbe mai.
Se non da le dimissioni, pure senza dignità.
 

gabri65

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Quoto su Sinisa.



Stasera risaltano i cambi alla pene di segugio, specie quello "spallettiano" di laxalt per cutrone invece che per calha, poi puntualmente punito anche questo dal dio del calcio...in europa chi specula ha sempre torto. Ma la cosa peggiore per me (amico gabri, anche in passato ne parlammo) è l'atteggiamento della squadra, l'identità e le idee offensive che dopo oltre un anno di gestione risultano ancora latitanti...così, come giustamente fai notare tu, i giocatori si svalutano e si intristiscono o diventano checche isteriche, Higuain su tutti.
In tutte le partite o quasi (salvo quella contro la Roma, che però è più in crisi di noi) il tipo di "gioco" è sempre lo stesso, paradossalmente all'andata in casa con i greci abbiamo giocato uguale, nonostante il risultato invertito. Partita orrida per 70', poi si sono scatenate le punte che stasera invece avevano le polveri bagnate. E anche con Cagliari, Inter, Genoa, Udinese, Torino ecc. tutte partite uguali con manovra lenta e sterile ed atteggiamento remissivo dove a cambiare l'esito ci sono stati solo episodi casuali. Per di più Genoa e Udinese le abbiamo affrontate nel loro periodo peggiore, sudando sette camicie per batterle, al Torino in casa abbiamo dato della "Signoria Vostra" con una riverenza che manco fosse il Barcellona, creando quelle poche occasioni su ripartenze da palle rubate da Bakayoko, uno dei pochi a fare bene nelle ultime uscite.
Questa eliminazione è gravissima, non riesco a vederne gli aspetti positivi, va aperta una riflessione seria.

Amico Claudio, purtroppo è così. Nonostante sia un inguaribile ottimista (e continuo a sperare che un giorno o l'altro ne usciremo), questo è un boccone amarissimo da buttare giù. Sembra che un cancro si sia impossessato della squadra da un po' di tempo a questa parte. Io sinceramente non so più che acqua bermi. Speravo che l'arrivo di Leo e Paolo fosse un giro di boa, ma forse è ancora troppo presto. A me dispiace sinceramente per Gattuso, perché sono convinto che sia in buona fede, ma devo riconoscere che in questo momento non è adatto a dare un imprinting di personalità alla squadra. Il Milan NON DEVE giocare con il veleno e la garra. DEVE giocare con INTELLIGENZA e TECNICA. Per questo facciamo pena, perché è il DNA del club che rigetta questo tipo di gioco. I giocatori poi fanno il loro, a parte l'impegno confusionario di Cutrone e Samu, la crescita di Bakayoko, e una spruzzata di buona volontà di Abate e Zapata (!), il resto sarebbe da scaricare nell'immondezzaio. Chiunque arriva al Milan è fatto preda di questa malattia che rende apatici e ti trasforma i piedi in ferri da stiro, pure Higuain. Ho una tremenda paura per Paquetà, speriamo che lui sia immune. E' necessario che in società vengano chiariti gli obiettivi, e che Elliott si decida su cosa vuole fare da grande. Io sono il primo a dire che la rinascita può essere lunga e dolorosa, e la accetto, ma onestamente vedere il Milan perdere così mi fa un male tremendo. Quello che mi fa male è vedere poi giocatori indolenti e senza spina dorsale che portano indosso una maglia che fu di Baresi e Van Basten, e constatare che non sembra fregargliene un granché. Lo stupro di un patrimonio mondiale del calcio quale è/era il nostro club.
 
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Una cosa è stata quasi costante nel Milan di Gattuso, la paura di prenderle. Non il semplice difensivismo, che ci può anche stare. No, una paura, un approccio timoroso sistematici. Si iniziò da quel gol di Brignoli, preso per difendersi in casa del Benevento, squadra che al ritorno ha addirittura espugnato San Siro. Si chiude con stasera, risultato sicuramente determinato dalla direzione di gara, ma comunque il Milan, ancora una volta, è entrato in campo per non prenderle, e ancora una volta le ha prese. Con questi presupposti, è difficile immaginare di essere competitivi per il 4° posto, anche nelll'ipotesi di un buon mercato di gennaio. E' più facile immaginare un esito simile a quello dello scorso anno, e con in mezzo una finale di supercoppa in cui subiremo probabilmente l'ennesima umiliazione.
Sono deluso, Gattuso sembrava potesse essere davvero il nostro Conte, è una bandiera, e questo rende il tutto ancora più amaro. Da quel maledetto rinnovo tutto sembra essere andato in malora, come tutto quello che ha toccato Mirabelli, direttore sportivo incapace, di provenienza nerazzurra.
 
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Una cosa è stata quasi costante nel Milan di Gattuso, la paura di prenderle. Non il semplice difensivismo, che ci può anche stare. No, una paura, un approccio timoroso sistematici. Si iniziò da quel gol di Brignoli, preso per difendersi in casa col Benevento, squadra che al ritorno ha addirittura espugnato San Siro. Si chiude con stasera, risultato sicuramente determinato dalla direzione di gara, ma comunque il Milan, ancora una volta, è entrato in campo per non prenderle, e ancora una volta le ha prese. Con questi presupposti, è difficile immaginare di essere competitivi per il 4° posto, anche nelll'ipotesi di un buon mercato di gennaio. E' più facile immaginare un esito simile a quello dello scorso anno, e con in mezzo una finale di supercoppa in cui subiremo probabilmente l'ennesima umiliazione.
Sono deluso, Gattuso sembrava potesse essere davvero il nostro Conte, è una bandiera, e questo rende il tutto ancora più amaro. Da quel maledetto rinnovo tutto sembra essere andato in malora, come tutto quello che ha toccato Mirabelli, direttore sportivo incapace, di provenienza nerazzurra.

Sono combattuto, non so se hai tremendamente ragione e il sentimento mi spinge a darti torto o viceversa.
Di certo è che il problema è l atteggiamento, questo non so se dipenda solo da lui o anche dai giocatori.
 
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Idem, anzi la mentalità da perdente come allenatore mi ha stupito tantissimo.
E' palesemente un allenatore per squadre da metà classifica con poche ambizioni.

Ma neanche, la sua idea di calcio al massimo può portare al record di pareggi stagionali una squadra, quando la vittoria vale tre punti vuol dire retrocedere.

Vorrei dire che è un allenatore parrocchiale ma ho pietà anche per loro, nessuno si merita Gattuso come allenatore, né un ragazzo che deve imparare, né un operaio che vuole divertirsi due ore, né un calciatore arzerbaigiano che sogna di giocare in campionati più importanti
 
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