Gazidis:"Vi dico tutto su Milan, stadio, Ibra, Pioli...".

DMC

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Se si presentasse a madrid o manchester anzichè liverpool con un discorso simile verrebbe linciato come minimo.
Da noi invece la sostenibilità in un progetto di rilancio decennale è ormai la preghierina della notte.

In una big il programma di rilancio dovrebbe essere decisamente più aggressivo, qualcosa di più ambizioso di pagare bollette,stipendi e rispettare scadenze.
Delle volte nella vita bisogna spendere mille per essere nelle condizioni di fatturare diecimila .
Nessuna "big" fuori dall'Italia ha speso un decennio fuori dalla Champions e con tre cambi di proprietà imbarazzanti. Guarda un anno di Covid cosa ha combinato a Barcellona
 
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Ennesima intervista di Gazidis, questa volta a Sportweek:

Come sto? Ora sto molto bene. Le cure hanno fatto l'effetto che ci aspettavamo e posso considerarmi fortunato, molto fortunato. È come se tornassi da un viaggio. Un lungo e tribolato viaggio nel quale ho imparato tanto. Ho avuto una reazione molto razionale. Pensavo... E adesso come lo racconto alla mia famiglia? Pensavo a come riorganizzare le relazioni e il lavoro. L'emozione più grande l'ho provata al rientro a San Siro. Ho avuto un'accoglienza così calda e così inattesa che mi sono commosso. Ho sentito vicinanza vera. Ho capito quanto è grande il cuore dei tifosi rossoneri".

"Il Milan ha tifosi straordinari che mi hanno colpito per competenza e autenticità. I valori di riferimento sono gli stessi che avevamo all’Arsenal. Valori a cui tutti devono far riferimento, tutti quelli che lavorano per il Milan, a partire dai giocatori. Il primo valore è quello dell’unità, che significa coesione d’intenti, ma soprattutto inclusione. Da noi sono tutti benvenuti! E poi c’è uno stile di comportamento che si associa al Milan, direi che si può sintetizzare con la parola eleganza. E la volontà di guardare avanti, anche oltre i confini del calcio, di avere una prospettiva".

"Il progetto:"Fin dal primo giorno abbiamo avuto una strategia chiara basata su 4 principi. Primo: il campo come priorità, perché il calcio moderno non è solo un sistema di gioco, ma è una mentalità. Velocità, pressing, uno contro uno e transizioni come momento fondamentale. Non vorrei mai più trovare il Milan come era due anni fa. Vorrei un Milan forte, che faccia emozionare e crei orgoglio in tutti i rossoneri! Secondo: aumentare i ricavi con una nuova organizzazione. Milan è un brand forte che ha oltre 500 milioni di sostenitori nel mondo. Siamo il marchio sportivo italiano più forte in diversi mercati strategici come gli USA e la Cina. E negli ultimi 12 mesi abbiamo chiuso contratti con 21 nuovi sponsor. Terzo: un nuovo stadio. È necessario per avere futuro. Quattro: creare le fondamenta per la sostenibilità economica. Abbiamo una proprietà solida, che ci sostiene e crede fortemente in questo progetto, ma il percorso è ancora lungo".

"PIoli è una persona di sensibilità superiore. Stefano cerca di capire gli altri e si preoccupa per tutti. chi sente questa empatia e professionalità si getterebbe nel fuoco per lui. È un professionista in sintonia con la nostra visione. Di lui mi piace il fatto che rende facile ciò che sembra difficile".

"Maldini È anche una bandiera, una leggenda del calcio, ma è soprattutto un direttore sportivo che conosce benissimo il calcio e sa guardare avanti pensando alla sostenibilità economica. In questi ultimi tre anni è cresciuto tantissimo".

"Ibra resta? Sulle vicende dei singoli giocatori, preferisco lasciare la risposta a Maldini... Lo Zlatan che conosco io è un uomo di grande intelligenza e sensibilità. Ha un’identità privata che adoro e una personalità pubblica che alimenta e utilizza per motivarsi. Del resto per restare competitivi a 40 anni, la motivazione gioca un ruolo decisivo".
E anche stavolta parole "vincere" e "vittoria" non pervenute.
 

Djici

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Ma secondo te Gazieis ha carta bianca di fare quello che vuole e spendere i milioni che vuole? Inutile farsi illusioni che con altri avremmo speso e comprato giocatori forti...il progetto e i soldi son quello che sono e lo hanno fatto sapere dal primo giorno.

E poi dell'arsenal ha parlato di unità e coesione. Non di mercato. L'arsenal spende una valanga di soldi quasi ogni anno.
Gazidis non e il male numero 1. E solo il numero 2.
Il numero 1 e Elliott.

Perché per ora se molti di voi "stanno buoni" e solo grazie ai MIRACOLI sportivi di Maldini Massara Moncada Pioli e giocatori.
La proprietà ha zero meriti in tutto questo.
Anzi, voleva pure defenestrare Maldini ?.
Però i miracoli non si possono fare in eterno.
Non puoi pensare di non solo non spendere ma addirittura spendere di meno ogni anno e continuare ad essere competitivo per la VITTORIA.
Anzi, se ti va bene riesci solo a qualificarti grazie al quarto posto in campionato.
Non hanno mai fatto lo sforzo necessario per lottare per vincere in Italia. E vedremo veramente come stanno le cose con il dopo Ibra. Perché con il Matri o il Destro di turno probabilmente torneremo in EL (non solo per la perdita di Ibra ma anche perche non ci può andare sempre bene come con i Maignan Theo Bennacer Tonali e Tomori... Ci saranno anche più Ballo Touré in rosa).
 

7AlePato7

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Ennesima intervista di Gazidis, questa volta a Sportweek:

Come sto? Ora sto molto bene. Le cure hanno fatto l'effetto che ci aspettavamo e posso considerarmi fortunato, molto fortunato. È come se tornassi da un viaggio. Un lungo e tribolato viaggio nel quale ho imparato tanto. Ho avuto una reazione molto razionale. Pensavo... E adesso come lo racconto alla mia famiglia? Pensavo a come riorganizzare le relazioni e il lavoro. L'emozione più grande l'ho provata al rientro a San Siro. Ho avuto un'accoglienza così calda e così inattesa che mi sono commosso. Ho sentito vicinanza vera. Ho capito quanto è grande il cuore dei tifosi rossoneri".

"Il Milan ha tifosi straordinari che mi hanno colpito per competenza e autenticità. I valori di riferimento sono gli stessi che avevamo all’Arsenal. Valori a cui tutti devono far riferimento, tutti quelli che lavorano per il Milan, a partire dai giocatori. Il primo valore è quello dell’unità, che significa coesione d’intenti, ma soprattutto inclusione. Da noi sono tutti benvenuti! E poi c’è uno stile di comportamento che si associa al Milan, direi che si può sintetizzare con la parola eleganza. E la volontà di guardare avanti, anche oltre i confini del calcio, di avere una prospettiva".

"Il progetto:"Fin dal primo giorno abbiamo avuto una strategia chiara basata su 4 principi. Primo: il campo come priorità, perché il calcio moderno non è solo un sistema di gioco, ma è una mentalità. Velocità, pressing, uno contro uno e transizioni come momento fondamentale. Non vorrei mai più trovare il Milan come era due anni fa. Vorrei un Milan forte, che faccia emozionare e crei orgoglio in tutti i rossoneri! Secondo: aumentare i ricavi con una nuova organizzazione. Milan è un brand forte che ha oltre 500 milioni di sostenitori nel mondo. Siamo il marchio sportivo italiano più forte in diversi mercati strategici come gli USA e la Cina. E negli ultimi 12 mesi abbiamo chiuso contratti con 21 nuovi sponsor. Terzo: un nuovo stadio. È necessario per avere futuro. Quattro: creare le fondamenta per la sostenibilità economica. Abbiamo una proprietà solida, che ci sostiene e crede fortemente in questo progetto, ma il percorso è ancora lungo".

"PIoli è una persona di sensibilità superiore. Stefano cerca di capire gli altri e si preoccupa per tutti. chi sente questa empatia e professionalità si getterebbe nel fuoco per lui. È un professionista in sintonia con la nostra visione. Di lui mi piace il fatto che rende facile ciò che sembra difficile".

"Maldini È anche una bandiera, una leggenda del calcio, ma è soprattutto un direttore sportivo che conosce benissimo il calcio e sa guardare avanti pensando alla sostenibilità economica. In questi ultimi tre anni è cresciuto tantissimo".

"Ibra resta? Sulle vicende dei singoli giocatori, preferisco lasciare la risposta a Maldini... Lo Zlatan che conosco io è un uomo di grande intelligenza e sensibilità. Ha un’identità privata che adoro e una personalità pubblica che alimenta e utilizza per motivarsi. Del resto per restare competitivi a 40 anni, la motivazione gioca un ruolo decisivo".
Il gioco, il fatturato, lo stadio, la sostenibilità. I giocatori? No, quelli non contano. E non è che siamo reduci da scorpacciate di successi come la Juve, son 10 anni che non si vince una mazza.
 

Albijol

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I

Ma penso che loro lo sanno pure questo, solo che devono avere il gusto di criticare sterilmente perché oramai da dieci anni si critica sempre per qualsiasi cosa, anche per i compleanni che fanno i giocatori o se fanno figli con le mogli.
Forse ci sono le critiche da 10 anni perché da 10 anni non abbiamo vinto mezzo trofeo? Forse ci sono le critiche da 10 anni perchè da 10 anni pure la Lazietta ha vinto più di noi? Chiedo per un amico
 

iceman.

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Inutile che perdi tempo a spiegare a chi non vuole capire che Gazidis è un dipendente e fa quello che dice la proprietà. Probabilmente sono gente che a lavoro spendono ed investono senza seguire i dettami del loro capo. Nel senso:
Capo: Potete investire sul prodotto solo 100.000 euro.
Loro: Investo 1.000.000 di euro.

Ma penso che loro lo sanno pure questo, solo che devono avere il gusto di criticare sterilmente perché oramai da dieci anni si critica sempre per qualsiasi cosa, anche per i compleanni che fanno i giocatori o se fanno figli con le mogli.

Quante volte ho letto "Ha trovato la fidanzata ora ha finito di pensare al calcio" robe assurde.
Da dieci anni si critica sempre? Giustamente direi, abbiamo fatto schifo al c*.
Abbiamo avuto giocatori indecenti, persone spacciate come dirigenti top mondo (Fassone e Mirabelli); no però non siamo veri tifosi se critichiamo lo schifo che abbiamo visto negli ultimi due lustri.
Contenti voi di vedere vincere sempre Juve e Inter ...
 

iceman.

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No, a noi lo scudetto vinto senza pagare gli stipendi l'avrebbero revocato un minuto dopo averlo vinto. E l'anno successivo in B. Ma se a te va bene lo stesso, buon per te.
Non mi pare che l'Inter sia in B o gli abbiano revocato lo scudetto.
Non ci hanno mandato in B nel 2006, figurati se i corrotti che sono al vertice della Figc mandano in B una squadra come Inter, Juve o Milan.
 

Mika

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Non mi pare che l'Inter sia in B o gli abbiano revocato lo scudetto.
Non ci hanno mandato in B nel 2006, figurati se i corrotti che sono al vertice della Figc mandano in B una squadra come Inter, Juve o Milan.
Perché è l'inter, a noi nel 2018 non vedevano l'ora di estrometterci dalla serie A. Memoria corta?
 
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