... scusa ma ogni tanto perdo la brocca quando vedo mitizzare dirigenti/allenatori all' eccesso.
Ah ok, pensavo dessi il merito a lui...pardon
Fenomenale si allora, anche se credo sia più merito del movimento Premier, e sarà sempre "peggio" visto che sempre più gente parla inglese nel mondo.
Come non vincere un tubo, ma avere conti in ordine, utili da diciotto anni consecutivi, percentuale di costi di produzione inferiore al 50 per cento dei ricavi, fatturato in regolare espansione, uno stadio proprietario da 60.000 posti, non la casetta dei Puffi, totalmente già pagato, ed avere un giorno un jersey sponsor da 67 milioni di euro netti all'anno. E senza un CR7 a dopare i numeri, ma con una buona gestione di impresa. Complimenti, mr. Ivan, e benvenuto al Milan.
Caro Luigi, una buona conduzione della impresa sociale è la premessa del successo sportivo, nel senso che ne moltiplica le possibilità, e soprattutto accresce quelle di continuare a vincere anche dopo aver vinto. La vittoria, che è di uno, è affidata a variabili imprevedibili, ma la competizione costante alla vittoria finale è prevedibile, e gestibile con i comuni strumenti imprenditoriali. Quanto ci manca la abitudine di partecipare, anno dopo anno, alla Champions League, con ragionevoli possibilità della sua vittoria... ne abbiamo quasi perso la memoria. Dobbiamo ritornare lì, e possiamo farlo solo con una politica societaria seria, efficace, progettuale. Vincere sarà possibile, allora, anzi, probabile.
