Gandini:"Milan, manca una leadership. Con la Roma...".

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Umberto Gandini, ex dirigente di Milan e Roma, sulla sfida in programma domenica:"E’ una partita molto importante per entrambe le squadre. Potrà dire molto sulle ambizioni di risalita del Milan, ma anche della Roma, che non sta attraversando un momento felice in campionato. I giallorossi hanno una miriade di infortuni che stanno condizionando il lavoro di Fonseca, mentre il Milan è reduce da una partita a due facce con il Lecce dopo il cambio di allenatore . Se entrambe vorranno rientrare nel novero delle pretendenti alla Champions, dovranno cercare di ripartire dai tre punti di domenica. Per certi versi, seppur a fine ottobre, siamo davanti a un vero e proprio esame di maturità".

"Cambio di allenatore arrivato troppo presto? Sembrerà una risposta banale, ma nel calcio di oggi, più di quello di ieri, contano solo i risultati del campo. Non c’è tempo per sbagliare. Il Milan ha fatto delle scelte, ha fatto un determinato mercato e ha una concezione del valore della squadra che non sta mostrando di rispecchiare quella che è la valutazione, ovvero meritare il quarto posto. Nelle prime sette partite di campionato i dirigenti hanno visto che la squadra non stava dando, per risultati e gioco, ciò che avevano in mente e hanno deciso di cambiare".

"Le voci attorno al club possono aver influito sui risultati della squadra? Io non credo che le vicende societarie abbiano un effetto diretto sulla squadra. In altri ambienti, e non è il caso del Milan, in passato sono state utilizzate come alibi per coprire altre carenze, anche dei calciatori. Io sono dell’idea che una squadra forte in campo è spesso e volentieri lo specchio della forza della società che ha alle spalle. Ovvia l’importanza di avere una squadra che faccia risultato ma per questo serve una società forte dietro. I continui cambi che ci sono stati, forzati e non, dalla proprietà cinese ad oggi, non hanno ancora permesso, a mio parere, l’instaurazione di una leadership".

"Può essere Boban il leader? Zvone, per personalità, cultura, autorevolezza e l’esperienza che ha maturato, sia nel calcio sia in altri campi, ha le caratteristiche per assumere un certo ruolo. Il fatto che lui si sia esposto di recente pubblicamente e che si sia preso delle responsabilità, lo fa andare in quel- la direzione. Ha le caratteristiche per essere un ottimo dirigente".

"Che dirigente è Massara? E’ una persona estremamente preparata. È un uomo di calcio, con grande competenza. Conosce la materia. È perfettamente complementare a Boban e Maldini. Io ho una stima grandissima di Ricky. Ho lavorato con lui in due periodi a Roma, dopo Sabatini e con Monchi. È un ottimo professionista".

"Nuovo stadio? Certo. Avendo lavorato tanti anni a Milano, conosco bene la realtà di San Siro. Gli ultimi interventi sono stati fatti in occasione della finale di Champions del 2016, ma credo si sia arrivati al massimo di quello che si può fare. Altre ristrutturazioni necessarie, non si possono fare per diversi fattori. Un nuovo stadio servirebbe alle due squadre di Milano, così come quello della Roma".
 

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Umberto Gandini, ex dirigente di Milan e Roma, sulla sfida in programma domenica:"E’ una partita molto importante per entrambe le squadre. Potrà dire molto sulle ambizioni di risalita del Milan, ma anche della Roma, che non sta attraversando un momento felice in campionato. I giallorossi hanno una miriade di infortuni che stanno condizionando il lavoro di Fonseca, mentre il Milan è reduce da una partita a due facce con il Lecce dopo il cambio di allenatore . Se entrambe vorranno rientrare nel novero delle pretendenti alla Champions, dovranno cercare di ripartire dai tre punti di domenica. Per certi versi, seppur a fine ottobre, siamo davanti a un vero e proprio esame di maturità".

"Cambio di allenatore arrivato troppo presto? Sembrerà una risposta banale, ma nel calcio di oggi, più di quello di ieri, contano solo i risultati del campo. Non c’è tempo per sbagliare. Il Milan ha fatto delle scelte, ha fatto un determinato mercato e ha una concezione del valore della squadra che non sta mostrando di rispecchiare quella che è la valutazione, ovvero meritare il quarto posto. Nelle prime sette partite di campionato i dirigenti hanno visto che la squadra non stava dando, per risultati e gioco, ciò che avevano in mente e hanno deciso di cambiare".

"Le voci attorno al club possono aver influito sui risultati della squadra? Io non credo che le vicende societarie abbiano un effetto diretto sulla squadra. In altri ambienti, e non è il caso del Milan, in passato sono state utilizzate come alibi per coprire altre carenze, anche dei calciatori. Io sono dell’idea che una squadra forte in campo è spesso e volentieri lo specchio della forza della società che ha alle spalle. Ovvia l’importanza di avere una squadra che faccia risultato ma per questo serve una società forte dietro. I continui cambi che ci sono stati, forzati e non, dalla proprietà cinese ad oggi, non hanno ancora permesso, a mio parere, l’instaurazione di una leadership".

"Può essere Boban il leader? Zvone, per personalità, cultura, autorevolezza e l’esperienza che ha maturato, sia nel calcio sia in altri campi, ha le caratteristiche per assumere un certo ruolo. Il fatto che lui si sia esposto di recente pubblicamente e che si sia preso delle responsabilità, lo fa andare in quel- la direzione. Ha le caratteristiche per essere un ottimo dirigente".

"Che dirigente è Massara? E’ una persona estremamente preparata. È un uomo di calcio, con grande competenza. Conosce la materia. È perfettamente complementare a Boban e Maldini. Io ho una stima grandissima di Ricky. Ho lavorato con lui in due periodi a Roma, dopo Sabatini e con Monchi. È un ottimo professionista".

"Nuovo stadio? Certo. Avendo lavorato tanti anni a Milano, conosco bene la realtà di San Siro. Gli ultimi interventi sono stati fatti in occasione della finale di Champions del 2016, ma credo si sia arrivati al massimo di quello che si può fare. Altre ristrutturazioni necessarie, non si possono fare per diversi fattori. Un nuovo stadio servirebbe alle due squadre di Milano, così come quello della Roma".

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