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Adriano Galliani alla GDS in edicola oggi, 10 aprile, sul Milan e sul calcio italiano:"Resto un grande tifoso del Milan, felice se il club vince, triste se perde. Non ho consigli da dare e non sarebbe elegante farlo. Per riempire il tempo in questi giorni mi rivedo in tv le finali europee del Milan, ma anche le partite dell’Italia e il grande tennis. Adoro Djokovic, ho a casa la sua maglia incorniciata con dedica. Un grande tifoso del Milan, anche lui. Le proprietà straniere aiutano la Serie A? È come per le altre aziende: ben vengano i capitali investiti nel nostro Paese. È libero mercato, non si può impedire. Magari ci sarà un po’ di romanticismo in meno, ma la ricchezza dall’Europa si è spostata in America e poi in Oriente, andate a guardarvi i passaggi di proprietà dei top club europei: non passano mai a un signore dello stesso Paese. Bisogna farsene una ragione".
"I campionati devono concludersi sul campo per regolarità sportiva. Ma non ha senso affrettarsi con la pandemia in corso. Care in estate, poi nuovi campionati da inizio 2021".
"Sarà un calcio più solidale? Non è questione di solidarietà, ma di realismo. Sarà un calcio un po’ più povero, perché il mondo lo sarà. Ci sarà un ridimensionamento temporaneo, come per tutte le altre attività. L’Europa e il mondo sono in difficoltà, il calcio non può pensare di continuare come prima".
"I campionati devono concludersi sul campo per regolarità sportiva. Ma non ha senso affrettarsi con la pandemia in corso. Care in estate, poi nuovi campionati da inizio 2021".
"Sarà un calcio più solidale? Non è questione di solidarietà, ma di realismo. Sarà un calcio un po’ più povero, perché il mondo lo sarà. Ci sarà un ridimensionamento temporaneo, come per tutte le altre attività. L’Europa e il mondo sono in difficoltà, il calcio non può pensare di continuare come prima".