Quale regalo vorrebbe ricevere?
"Una stagione lieta per il Milan, con qualificazione alla Champions".
Non è mai stanco?
"Mai. E poi io ho qualcosa di strano, che andrebbe psicanalizzato: quando leggo articoli su di me non ho bisogno di metabolizzarli perché li vivo come se si parlasse di altri. Gli articoli e le chiacchiere mi toccano, ma non mi feriscono".
Si dice sia lei a non volere un d.s. forte nel Milan.
"Non vedo il problema. Questo è il mio trentesimo mercato estivo, ho una tale quantità di rapporti che credo di essere in grado di gestire il mercato del Milan. Con me c’è Rocco Maiorino, capo scouting della prima squadra. E io decido con l’allenatore e seguendo i consigli del presidente. E comunque Braida è stato d.s. dal 1986 al 2013".
Questo Milan è competitivo per lo scudetto?
"Crediamo possa essere un Milan in grado di competere con le altre grandi per i primi tre posti. È un Milan profondamente cambiato: allenatore, staff tecnico, modulo, dieci nuovi giocatori tra acquisti, rientri e promozioni dalla Primavera".
Perché da tanti anni il Milan è senza regista?
"Non è vero: De Jong e Montolivo lo fanno con le loro caratteristiche. Poche squadre hanno un regista alla Pirlo".