Galli:"Non vedo morti di fame ma di malattia".

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Cosi riportavano.

Sei cosi sicuro che lasciando andare cosi come è adesso non si fa comunque -7 / - 10 ?

Quella previsione tiene conto di tutto quello che è successo fin ad oggi, quindi restano così le cose a meno che ci sia un miracolo, faremo tra -7 e -10%. Con un altro lockdown situazione potrà solo peggiorare (e non parlo delle implicazioni sul virus stesso, perché tanto saremo punto e a capo..).
Io capisco che non ci si voglia rassegnare ad ammettere che la situazione economica è seria ma purtroppo lo è.
Purtroppo siamo tra l’incudine e il martello, tra una crisi economica grave e un grande problema di sanità pubblica. Bisogna mediare il più possibile e non è facile perché non siamo come la Germania, triste dirlo ma è così
 
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Vive in un piccolo centro quindi non può capire il costo della vita e le difficoltà che ci sono nelle grandi città (in particolare Roma e Milano).
Se viene a fare un giro a Milano lo accompagno io in Porta Venezia o Porta Genova, così vede e poi racconta a Galli quanti "morti di fame" ci sono per le strade.
Io sto proprio in porta Genova, qui sono fallite tra l’altro un bel po’ di attività. Non è rose e fiori la situazione a Milano.
 
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Cosi riportavano.

Sei cosi sicuro che lasciando andare cosi come è adesso non si fa comunque -7 / - 10 ?

Probabilmente no, ma bisogna vedere se va a compensarsi con le vite perdute e i costi.

Perchè sta storia dei tamponi e di ricoveri ci costa uno strafottio di soldi, più di quanto tutti ci immaginiamo.
Una letterale montagna di soldi.

L'economia è molto particolare e dopo dei periodi bui ci sono sempre delle riprese fortissime.
Quando abbiamo vissuto il primo lockdown la situazione in borsa era DISASTROSA!!
Un sacco di investitori si sono fatti prendere dal panico e hanno ceduto quote azionarie perdendo un sacco di soldi.
Io mi rifiutavo pure di guardare l'andamento della borsa, pensa te, perchè era tutto terribile.
Ho aspettato speranzoso e per fortuna la ripresa c'è stata.

Il tutto è coinciso con l'accordo che l'italia ha trovato con l'europa.

Del resto quando i vari briatore vanno in tv a sbraitare contro le chiusure credi lo facciano per tutelare il popolo?
O quando berlusconi, prendendo le distanze dalla sua coalizione ,sposava la linea europeista credi lo facessi per amore verso la nazione??
Questa è gente che ha un botto di soldi e tutela innanzitutto i propri investimenti.

Un'altra chiusura sarebbe una mazzata tremenda. Senza se e senza ma.
Non dobbiamo limitarci a guardare solo il nostro orticello, quello è troppo fuorviante.

Qua si rischia di condannare due generazioni future , non si scherza, e di perdere soldi e risparmi.
 
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Vive in un piccolo centro quindi non può capire il costo della vita e le difficoltà che ci sono nelle grandi città (in particolare Roma e Milano).
Se viene a fare un giro a Milano lo accompagno io in Porta Venezia o Porta Genova, così vede e poi racconta a Galli quanti "morti di fame" ci sono per le strade.

non è che a parma non ci sono i poveri. sicuramente ce n'è meno che a milano di certo. ci sono i vecchi che entrano in farmacia per prendere la tachipirina e tornano fuori senza niente perchè invece che 5 costa 7. non so se mi spiego...
 
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non è che a parma non ci sono i poveri. sicuramente ce n'è meno che a milano di certo. ci sono i vecchi che entrano in farmacia per prendere la tachipirina e tornano fuori senza niente perchè invece che 5 costa 7. non so se mi spiego...

E' chiaro che ci sono realtà dove la crisi si percepisce in modo diverso.
Io vivo in collina in calabria(in tantissimi qua abbiamo casa di proprietà, alcuni casetta al mare e pezzo di terra) e nella quarantena tutti sono tornati alla terra e a comprarsi 4 galline, 4 tacchini e 4 conigli da allevare.
Sicuramente è un modo di rimboccarsi le maniche e magari non manca il cibo a tavola ma anche questa è crisi.

A milano il termometro della crisi è diverso ma c'è anche da dire che parliamo del polmone dell'economia : se crolla la lombardia crolliamo tutti.
 

Ringhio8

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Vive in un piccolo centro quindi non può capire il costo della vita e le difficoltà che ci sono nelle grandi città (in particolare Roma e Milano).
Se viene a fare un giro a Milano lo accompagno io in Porta Venezia o Porta Genova, così vede e poi racconta a Galli quanti "morti di fame" ci sono per le strade.

Anch'io vivo in un piccolo centro in Veneto, ma qui vedo la morte civile tra locali e aziende, qui ciò che va per la maggiore sono ristorazione, turismo e calzaturifici. Purtroppo la crisi di lavoro ha colpito alla grande.
 

Alfred Edwards

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Anch'io vivo in un piccolo centro in Veneto, ma qui vedo la morte civile tra locali e aziende, qui ciò che va per la maggiore sono ristorazione, turismo e calzaturifici. Purtroppo la crisi di lavoro ha colpito alla grande.

In Veneto, e io ci abito attaccato a Venezia e lavoro tra Venezia e i due centri della provincia più grande, molte aziende pagano caro la mancata digitalizzazione, la diversificazione e un piano business adeguato. Quando con la mia agenzia mi proponevo mi dicevano spesso: "sarà mica un lavoro fare due post su Facebook"..

Noi stessi abbiamo subito un duro colpo e non so quanto andremo ancora avanti visto che ci verticalizziamo nel settore sportivo, però ecco, non tutte le aziende mi fanno così pena. E in Veneto, ce ne sono parecchie...
 

Ringhio8

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In Veneto, e io ci abito attaccato a Venezia e lavoro tra Venezia e i due centri della provincia più grande, molte aziende pagano caro la mancata digitalizzazione, la diversificazione e un piano business adeguato. Quando con la mia agenzia mi proponevo mi dicevano spesso: "sarà mica un lavoro fare due post su Facebook"..

Noi stessi abbiamo subito un duro colpo e non so quanto andremo ancora avanti visto che ci verticalizziamo nel settore sportivo, però ecco, non tutte le aziende mi fanno così pena. E in Veneto, ce ne sono parecchie...

Probabilmente la zona di cui parliamo è la stessa, o comunque molto vicina. C'è chi per non investire ora si ritrova con il sederino per terra, questo è vero, ne conosco diversi, però ti dirò che un tacchificio o un ristorante purtroppo non può fare nulla (se non a livello logistico) per lavorare in remoto.

Riguardo al "sarà mica un lavoro fare due post" è pura ignoranza, magari nel tuo caso si sarebbe potuto fare qualcosa di più. Ti auguro che vi possiate riprendere
 
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