Lui lotta a muso duro ma il Milan inteso come società non arretra di un mm, se prendevi 2,5 non puoi triplicare il tuo ingaggio, tutto può e deve essere graduale, chi non rispetta questo non può pensare di andare a trattare con un Galliani qualunque, non con i dirigenti attuali anche perché poi, sul campo, sei esposto più di altri e devi avere la forza mentale per trovare un certo equilibrio in una situazione in cui ti ha messo il tuo procuratore e che tu stesso hai fatto in modo di far degenerare.
Ma cosa rimane alla fine? perché il Milan è un ambiente sano e vuole lottare per il titolo, a che pro zavorrarsi così? fino all'ultimo? anch'io sono convinto che non sia così chiusa la storia e nonostante questo non siamo rimasti fermi e ci siamo cautelati con Adli e Baka + la crescita di Tonali.
In tempi diversi sarebbe finita diversamente ma questo perché le basi attuali sono ben diverse rispetto alle non basi del Giannino, è stata questa la crescita più grande, abbiamo sempre parlato di base e adesso ce l'abbiamo, l'abbiamo messa su durante lo sgravo degli ultimi anni, il famoso "tanking" dell'Nba, perché non lottavamo per il quarto posto nè nel 2019 (quando ci siamo andati vicini) né l'anno dopo quando il sistema calcio si è fermato permettendoci di prendere tempo per pensare e fare la scelta migliore.
A distanza di un anno e mezzo la slinding door Pioli-Rangnick è stata scelta bene, così come l'aver lasciato lavorare uno come Paolo e co che hanno dimostrato di avere occhio assoluto e la tranquillità necessaria per dare supporto all'ambiente decadente degli anni scorsi.