Il Ministro dell’istruzione Fioramonti detta la linea. Si allo Ius Culturae e fuori il crocefisso dalle aule. Ecco le dichiarazioni:” Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione“. Sarebbe interessante capire quali. Le scuole non devono rappresentare una sola cultura ma permettere a tutte di esprimersi”, evitando però “un’accozzaglia di simboli”, altrimenti “diventa un mercato. Non penso che andrebbe bene la foto del presidente della Repubblica, credo che nemmeno lui la vorrebbe”.
Valuterei lo ius culturae, ma con orizzonte temporale leggermente più lungo, finite le medie mi pare più opportuno rispetto alle semplici elementari.
Ma il ministro dell'istruzione non ha cose più importanti da pensare rispetto al crocifisso in aula? (che poi lo levassero e basta, non se ne accorgerebbe nessuno e almeno si finisce di parlarne)
Quando si prenderà in mano la modifica del'iter scolastico riducendo la scuola primaria a 4 anni, e idem con la scuola superiore salvo gli istituti tecnici per i quali prevederei oltre ai 4 anni formativi due anni di tirocinio spesato dallo stato?
Dobbiamo colmare il gap col resto del mondo, basta laureati a 30 anni, uno che è mediamente dotato a 18 anni può entrare in una facoltà, si recupererebbero due anni cruciali di accesso al mondo del lavoro.
Alla fine avremmo periti tecnici che finiscono come oggi il percorso scolastico ma con DUE anni alle spalle di tirocinio lavorativo, e laureati che a 21-23 anni sono già laureati anche con specializzazione..