Fiducia Pioli: ma a tempo? Furlani interviene.

DavMilan

Well-known member
Registrato
5 Novembre 2021
Messaggi
3,134
Reaction score
3,510
Tuttosport in edicola: da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg - con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli - e il suo staff - sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame. Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all'interno, non da media e tifosi). Adesso l'ad Furlani - a Dubai per l’apertura del nuovo ufficio del club, ma di ritorno a breve - vuole risolverla e presumibilmente già a metà settimana interverrà. Come? Difficile che Pioli cambi qualcosa nel suo staff, per questo potrebbero essere i dirigenti a prendere una decisione che potrebbe coinvolgere anche Matteo Osti, responsabile dei preparatori.

I CAPI D’ACCUSA
Infortuni, ma non solo. Se con il Psg Pioli aveva ritrovato il suo Milan con scelte per certi versi semplici, ad agevolare i compiti dei giocatori, a Lecce è ricaduto nell’errore di voler “strafare”, con Musah schierato terzino per sfruttare la sua gamba, anziché il più esperto - e di ruolo - Florenzi. Spesso in questo avvio di stagione, ma anche nel periodo difficile a gennaio-febbraio, le mosse tecnico-tattiche di Pioli non avevano convinto: se da un lato sono state la sua forza per rendere vincente il Milan, al tempo stesso a volte si sono rivelate controproducenti e chissà che non siano uno dei fattori che nell’ultimo periodo hanno portato più giocatori - Calabria, Giroud (che rischia 2-3 giornate per il rosso di Lecce), Leao e Chukwueze - a reagire vistosamente, a parole o nei gesti. E un altro aspetto da analizzare, legato a infortuni e preparazione, è il calo che la squadra ha sempre nell’ultimo terzo di gara. Con Napoli e Lecce - da 0-2 a 2-2 - è stato evidente, ma è una costante: dal 70’ in poi in 16 partite il Milan ha segnato 2 gol e calciato solo 16 volte; mentre dal 60’ in avanti ha subito 10 dei 18 gol finora incassati.

CorSera in edicola: in attesa dell’arrivo di Ibrahimovic, che una mano la darà, anche se bisogna capire come e fino a che punto, l’unico che può dare una sterzata è Pioli, per nulla esente da colpe negli ultimi tempi. Cardinale, a differenza di molti suoi colleghi italiani per i quali l’esonero di un allenatore è un’eventualità da prendere in considerazione senza farsi troppi problemi, ha una visione manageriale differente, più a lungo termine. Da qui la decisione di confermare la fiducia all’allenatore al quale ha affidato in estate un ruolo ancor più centrale. Vedremo se il tempo gli darà ragione. Una cosa è certa: dopo la sosta, già con la Fiorentina, serve una reazione: se lo scudetto era un obiettivo, il piazzamento Champions è un obbligo
Vedi l'allegato 6432
comunque il mio più grande incubo è il seguente:

Questa stagione tra uno schifo e l'altro tiriamo a campare con Pioli e riusciamo a chiudere tra i primi 4.

In estate, vista la qualificazione in CL, si decide di continuare con Pioli.

Stagione 24/25: dopo un buon avvio Pioli viene rinnovato con un bel triennale.
 
Registrato
23 Giugno 2015
Messaggi
14,088
Reaction score
3,726
ce ne sono miliardi di allenatori..il fatto che mancano alternative è una balla dei media (forse imboccati da "qualcuno")

chiami Italiano e lo blocchi per giugno..ci vuole tanto? non siamo in grado di competere con lo strapotere economico e di appeal della fiorentina? non credo...

e ho detto il piu semplice da prendere...perchè ovviamente essendo il Milan non dovremmo aver problemi a prendere gente come Conte o Sarri

Klopp effettivamente mi sembra impossibile anche a me ma da Pinoli a Guardiola ce ne sono un sacco nel mezzo...
 

Carlito

Junior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
197
Reaction score
103
E' palese che questa proprietà non abbia alcuna ambizione sportiva.
Pensano solo ad aprire negozi negli Emirati e a spingere per lo Stadio: diventeremo l'Arsenal d'Italia.
 

bmb

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
18,340
Reaction score
8,402
Tuttosport in edicola: da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg - con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli - e il suo staff - sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame. Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all'interno, non da media e tifosi). Adesso l'ad Furlani - a Dubai per l’apertura del nuovo ufficio del club, ma di ritorno a breve - vuole risolverla e presumibilmente già a metà settimana interverrà. Come? Difficile che Pioli cambi qualcosa nel suo staff, per questo potrebbero essere i dirigenti a prendere una decisione che potrebbe coinvolgere anche Matteo Osti, responsabile dei preparatori.

I CAPI D’ACCUSA
Infortuni, ma non solo. Se con il Psg Pioli aveva ritrovato il suo Milan con scelte per certi versi semplici, ad agevolare i compiti dei giocatori, a Lecce è ricaduto nell’errore di voler “strafare”, con Musah schierato terzino per sfruttare la sua gamba, anziché il più esperto - e di ruolo - Florenzi. Spesso in questo avvio di stagione, ma anche nel periodo difficile a gennaio-febbraio, le mosse tecnico-tattiche di Pioli non avevano convinto: se da un lato sono state la sua forza per rendere vincente il Milan, al tempo stesso a volte si sono rivelate controproducenti e chissà che non siano uno dei fattori che nell’ultimo periodo hanno portato più giocatori - Calabria, Giroud (che rischia 2-3 giornate per il rosso di Lecce), Leao e Chukwueze - a reagire vistosamente, a parole o nei gesti. E un altro aspetto da analizzare, legato a infortuni e preparazione, è il calo che la squadra ha sempre nell’ultimo terzo di gara. Con Napoli e Lecce - da 0-2 a 2-2 - è stato evidente, ma è una costante: dal 70’ in poi in 16 partite il Milan ha segnato 2 gol e calciato solo 16 volte; mentre dal 60’ in avanti ha subito 10 dei 18 gol finora incassati.

CorSera in edicola: in attesa dell’arrivo di Ibrahimovic, che una mano la darà, anche se bisogna capire come e fino a che punto, l’unico che può dare una sterzata è Pioli, per nulla esente da colpe negli ultimi tempi. Cardinale, a differenza di molti suoi colleghi italiani per i quali l’esonero di un allenatore è un’eventualità da prendere in considerazione senza farsi troppi problemi, ha una visione manageriale differente, più a lungo termine. Da qui la decisione di confermare la fiducia all’allenatore al quale ha affidato in estate un ruolo ancor più centrale. Vedremo se il tempo gli darà ragione. Una cosa è certa: dopo la sosta, già con la Fiorentina, serve una reazione: se lo scudetto era un obiettivo, il piazzamento Champions è un obbligo
Vedi l'allegato 6432
Quindi si sono accorti oggi che sono 3 anni che a novembre siamo più decimati dell'esercito ucraino?
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
34,622
Reaction score
12,186
Tipo?

per come è organizzata la società Milan ci vuole un allenatore manager che oltre a far allenare/giocare bene i giocatori abbia idee ben chiare sul da farsi con il mercato.

Klopp/Zidane/Conte.

Anche se su Conte ho i miei dubbi perchè noi abbiamo la rosa da 433, per questo il mio preferito è Klopp.
Chiedi troppo :asd:
Adesso vanno di moda le lodi a Italiano, De Zerbi e compagnia cantante.

Per quanto mi riguarda se risolve il problema infortuni, puo' pure restare Guarpioli, quindi figurati.

Ma se cambiarlo serve a rasserenare gli animi fra i tifosi, si cambi pure.
L' unità di intenti serve anche tra tifo e squadra, il clima deve essere sereno.
Se serve un colpevole, e Pioli è considerato il male supremo, adios.

Però uno straniero boh.

Ci manca solo uno straniero in panca, poi far fuori Furlani e Calabria, e sarà il caos.

Dirigenti Smith, Jhonson e Brown, allenatore straniero, giocatori tutti stranieri, non farebbe per me sinceramente.
Motivo per cui mi è dispiaciuto veder andarsene Maldini.
Come ho sempre detto la cosa che più mi spaventa è perdere qualsiasi punto di riferimento.

Non che Furlani caxxo duro sia sto gran punto di riferimento, ma meglio di un americano sconosciuto.
 

DavMilan

Well-known member
Registrato
5 Novembre 2021
Messaggi
3,134
Reaction score
3,510
Chiedi troppo :asd:

Per quanto mi riguarda se risolve il problema infortuni, puo' pure restare Guarpioli, quindi figurati.

Ma se cambiarlo serve a rasserenare gli animi, si cambi pure.
L' unità di intenti serve anche tra tifo e squadra, il clima deve essere sereno.
Se serve un colpevole, e Pioli è considerato il male supremo, adios.

Però uno straniero boh.

Ci manca solo uno straniero in panca, poi far fuori Furlani e Calabria, e sarà il caos.

Dirigenti Smith, Jhonson e Brown, allenatore straniero, giocatori tutti stranieri, non farebbe per me sinceramente.
Motivo per cui mi è dispiaciuto veder andarsene Maldini.
Come ho sempre detto la cosa che più mi spaventa è perdere qualsiasi punto di riferimento.

Non che Furlani caxxo duro sia sto gran punto di riferimento, ma meglio di un americano sconosciuto.
vabbè non aggiungo altro.
 

-Lionard-

Junior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
2,306
Reaction score
2,368
Tipo?

per come è organizzata la società Milan ci vuole un allenatore manager che oltre a far allenare/giocare bene i giocatori abbia idee ben chiare sul da farsi con il mercato.

Klopp/Zidane/Conte.

Anche se su Conte ho i miei dubbi perchè noi abbiamo la rosa da 433, per questo il mio preferito è Klopp.
Capisco cosa vuoi dire ma purtroppo questa società ritiene di avere già una dirigenza in grado di gestire il mercato. Molti hanno minimizzato il discorso dell'algoritmo e dei dati ma alla fine la direzione intrapresa è quella. Di conseguenza il loro profilo ideale è un allenatore in grado di valorizzare i giovani ed esprimere un bel gioco, aspetto che aiuta con il player trading.

Quelli che tu citi sono tutti mister ingombranti che, oltre ad in un ingaggio pesante, hanno anche pretese di un certo livello. Questa proprietà non investirà mai su un personaggio del genere ma felice di essere smentito.

Detto questo, il Bayern ha fatto il secondo triplete della sua storia con il match analyst (Flick) e il Borussia stava per tornare a vincere la Bundesliga con uno degli assistenti di Faivre (che è ancora lì dopo 3 anni). Lo stesso Pioli ha vinto uno scudetto arrivando al Milan dopo esperienze fallimentari ovunque. Insomma se un mister ha finito il ciclo, basta quasi chiunque per far svoltare una squadra, anche l'autogestione.
 
Registrato
13 Gennaio 2014
Messaggi
34,622
Reaction score
12,186
Capisco cosa vuoi dire ma purtroppo questa società ritiene di avere già una dirigenza in grado di gestire il mercato. Molti hanno minimizzato il discorso dell'algoritmo e dei dati ma alla fine la direzione intrapresa è quella. Di conseguenza il loro profilo ideale è un allenatore in grado di valorizzare i giovani ed esprimere un bel gioco, aspetto che aiuta con il player trading.

Quelli che tu citi sono tutti mister ingombranti che, oltre ad in un ingaggio pesante, hanno anche pretese di un certo livello. Questa proprietà non investirà mai su un personaggio del genere ma felice di essere smentito.

Detto questo, il Bayern ha fatto il secondo triplete della sua storia con il match analyst (Flick) e il Borussia stava per tornare a vincere la Bundesliga con uno degli assistenti di Faivre (che è ancora lì dopo 3 anni). Lo stesso Pioli ha vinto uno scudetto arrivando al Milan dopo esperienze fallimentari ovunque. Insomma se un mister ha finito il ciclo, basta quasi chiunque per far svoltare una squadra, anche l'autogestione.
Se davvero "esistono i grandi allenatori", che con la sola loro sapienza e tattica surclassano gli altri, non servono i più grandi campioni del globo.

Se vengo col pedigree di grande allenatore, ma ti chiedo alcuni tra i giocatori più forti, allora sti caxxi, son capace anche io.

Un po' come Guardiola che è diventato un guru della pancazza con Iniesta, Xavi e Messi nel loro prime
 
Registrato
5 Luglio 2018
Messaggi
4,202
Reaction score
2,414
Tuttosport in edicola: da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg - con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli - e il suo staff - sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame. Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all'interno, non da media e tifosi). Adesso l'ad Furlani - a Dubai per l’apertura del nuovo ufficio del club, ma di ritorno a breve - vuole risolverla e presumibilmente già a metà settimana interverrà. Come? Difficile che Pioli cambi qualcosa nel suo staff, per questo potrebbero essere i dirigenti a prendere una decisione che potrebbe coinvolgere anche Matteo Osti, responsabile dei preparatori.

I CAPI D’ACCUSA
Infortuni, ma non solo. Se con il Psg Pioli aveva ritrovato il suo Milan con scelte per certi versi semplici, ad agevolare i compiti dei giocatori, a Lecce è ricaduto nell’errore di voler “strafare”, con Musah schierato terzino per sfruttare la sua gamba, anziché il più esperto - e di ruolo - Florenzi. Spesso in questo avvio di stagione, ma anche nel periodo difficile a gennaio-febbraio, le mosse tecnico-tattiche di Pioli non avevano convinto: se da un lato sono state la sua forza per rendere vincente il Milan, al tempo stesso a volte si sono rivelate controproducenti e chissà che non siano uno dei fattori che nell’ultimo periodo hanno portato più giocatori - Calabria, Giroud (che rischia 2-3 giornate per il rosso di Lecce), Leao e Chukwueze - a reagire vistosamente, a parole o nei gesti. E un altro aspetto da analizzare, legato a infortuni e preparazione, è il calo che la squadra ha sempre nell’ultimo terzo di gara. Con Napoli e Lecce - da 0-2 a 2-2 - è stato evidente, ma è una costante: dal 70’ in poi in 16 partite il Milan ha segnato 2 gol e calciato solo 16 volte; mentre dal 60’ in avanti ha subito 10 dei 18 gol finora incassati.

CorSera in edicola: in attesa dell’arrivo di Ibrahimovic, che una mano la darà, anche se bisogna capire come e fino a che punto, l’unico che può dare una sterzata è Pioli, per nulla esente da colpe negli ultimi tempi. Cardinale, a differenza di molti suoi colleghi italiani per i quali l’esonero di un allenatore è un’eventualità da prendere in considerazione senza farsi troppi problemi, ha una visione manageriale differente, più a lungo termine. Da qui la decisione di confermare la fiducia all’allenatore al quale ha affidato in estate un ruolo ancor più centrale. Vedremo se il tempo gli darà ragione. Una cosa è certa: dopo la sosta, già con la Fiorentina, serve una reazione: se lo scudetto era un obiettivo, il piazzamento Champions è un obbligo
Vedi l'allegato 6432
La tragedia è che i senatori si son schierati con Pioli, il dramma sportivo è che non abbiamo un dirigente in grado di capire che i giocatori si schierano con Pioli perchè come allenatore oggi rappresenta una comfort zone inestimabile per loro..... troppo amico dei ragazzi per frustarli in allenamento, poco carismatico per sollevarli di peso a partita in corso, non abbastanza capace per far sì che i tifosi se la prendano con la squadra.... risultato?

- Mi alleno all'80% tanto non ho paura del mister nè di esser lasciato fuori
- In campo mi permetto un pò il razzo che voglio e se mi tira fuori lo mando pure a quel paese
- Se faccio pena in campo le colpe se le prende il mister
- Quando vinciamo i meriti ce li prendiamo noi giocatori

......il paese dei balocchi per un calciatore che di far fatica ne ha voglia il giusto, perchè mai dovrebbero andare contro il mister?
 
Alto