Festa:"Milan, mistero investitori in Elliott e Blue Skye"

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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".

"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.

"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".

"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".

"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".
 

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gabri65

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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".

"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.

"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".

"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".

"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".

E due.

Ma che strano, essere in vetta alla classifica adesso scatena una sete di verità incontenibile.

Mi aspetto anche indagini sull'età di Kessie, sul contratto di lavoro ad un magazziniere, etc etc.
 

Giangy

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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".

"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.

"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".

"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".

"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".

Chissà perchè sempre sul Milan poi... club come gobbi, e Lazio non vanno mai ha fare qualche indagine, sulle loro proprietà.
 
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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".

"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.

"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".

"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".

"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".

insomma un articolo sul nulla, cambiate "milan" con "enel", "apple", "ENI", "Intesa Sanpaolo" o la società che volete. I fondi non devono rendere pubblico i sottoscrittori delle quote del fondo, che a volte potrebbero essere anche migliaia e migliaia. L'unico adempimento è in caso di richiesta delle Autorità di competenza per verificare se esiste riciclaggio di denaro, ma non devono certo rendere pubblici i nomi.
 

bmb

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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".

"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.

"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".

"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".

"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".

Troppo facile parlare del direttore megagalattico Suning o del fatto che noi contribuenti paghiamo lo stipendio di Cristina.
 
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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".

"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.

"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".

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"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".

Avrebbe potuto riassumere che il milan è in mano a un fondo ed avrebbe evitato perdite di tempo, quintali di inchiostro e figure barbine.
 
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Leggevo proprio oggi che anche i conti del billionaire sono molto strani...locale sempre pieno, costosissimo, famosissimo e costantemente in perdita da anni e anni...mmmmm mi ricorda qualcosa
 
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E due.

Ma che strano, essere in vetta alla classifica adesso scatena una sete di verità incontenibile.
C'è da dire che le cose strane capitano tutte a noi. In tutte le cessioni che io ricordi, arriva il tizio coi soldi, tratta, fa il bonifico e ciao. Noi siamo andati avanti anni solo per la mitologica due diligence, manco fossimo un impero economico con ramificazioni in tutti i settori strategici dell'economia e della finanza mondiali.
"Il mio ragioniere con 30mila lire la faceva meglio". :asd:
 
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