Guarda, quel film non ho avuto il coraggio di guardarlo perché quella LeMans e' ancora una ferita aperta. E' come se mi dicessi di vedere un film sulla finale del Milan contro il Liverpool a Istanbul. Io quell'anno ci speravo ancora. L'anno prima la Ferrari aveva vinto ma la rivalità con la Ford diventava sempre più spietata. La Ford si mise a fare sul serio e con un pacco di soldi affido' il progetto a Shelby. Mi ricordo ancora quando il mio amico Mimmo mi disse il giorno prima: Pino, non c’è niente da fare questi ci danno tre secondi al giro. E cosi' fu. Credo che quello fu il momento in cui il Drake comincio' a capire che i soldi che ci metteva non sarebbero stati più sufficienti e cosi' dovette cedere a Agnelli ne i primi anni settanta per ridiventare competitivo. Fu anche l'inizio del periodo buio per Ferrari fino al ritorno alla vittoria con Lauda nel 1974 in F1. Guarda caso l'anno prima fu l'ultima volta di Ferrari a LeMans.
Ciao Pino.
Vero quello che dici. Giusto per accompagnarti nel racconto, possiamo dire che la Ferrari ha dovuto combattere contro tutti i giganti del motorsport in quel periodo.
Dopo la Ford, la mazzata (quasi) definitiva arrivò nel 70/71 dalla Porsche, quando crearono la classe delle Gruppo 4 con 5 litri di cilindrata e i tedeschi misero in pista la 917, a fronte della 512S italiana. Per riuscire a produrre i 50 esemplari richiesti di quella vettura Enzo Ferrari dovette cedere ad Agnelli le quote dell'azienda.
Purtroppo la 512S prese sonore bastonate dalla vettura tedesca, nonostante gli ultimi sviluppi con la 512M dimostrarono che il progetto era comunque buono. Ma ormai la 917 aveva vinto a mani basse tutto quello che c'era da vincere, e cambiarono nuovamente i regolamenti per la stagione 1972.
Per le stagioni successive la Ferrari costruì la 312PB, bellissima e veloce, ma con il motore 3 litri non adatto a competizioni endurance poiché derivato da quello della F1. Infatti a Le Mans la 312PB non riuscì a resistere allo strapotere delle Matra.
La F1 stava acquistando momento e le competizioni endurance non erano più ricche di contendenti, perciò la Ferrari a quel punto abbandonò definitivamente.
Un vero peccato, perché il cavallino si disamorò delle gare GT ed endurance, impedendo di vedere successi con vetture fantastiche come ad esempio la F40, portata in pista solo da privati e sviluppata da team supportati con controvoglia.