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Sempre più spesso mi ritrovo a pensare se sia la normalità o meno fare un lavoro che non mi appassiona ma che mi garantisce una buona stabilità economica. Non riesco ad avere nessun stimolo a fare meglio quello che faccio attualmente. L'unico motore è lo stipendio a fine mese che cerco di raggiungere facendo lo stretto necessario.
Vorrei capire quanto è frequente avere un lavoro capace di appassionare chi lo fa e quanto questo sia in grado di corrispondere ad una soddisfazione economica.
Bella discussione.
A me piace il lavoro che faccio per molti aspetti ma ci sono, inevitabilmente, anche dei buchi neri che delle volte me lo fanno detestare.
Ho scelto la mia strada tra 2-3 possibili a 18 anni, appena finita la maturità , ma forse anche il destino ci ha messo del suo.
Avevo provato infatti per odontoiatria alla cattolica ma i posti erano pochi e non ho superato il preesame, a quel punto ho scelto un'altra opzione che mi incuriosiva e appassionava non meno della prima.
Io credo il lavoro perfetto non esista e sono davvero in pochi a fare quello che piace e avere anche gratificazione economica, sono certo però che tutti abbiamo delle potenzialità che vanno scoperte , tirate fuori e valorizzate.
In tal senso il nostro sistema scolastico è un disastro perchè di rado riesce in questa impresa.
Considera che fare un lavoro che non piace affatto logora, incupisce e inevitabilmente devia il tuo talento dai giusti binari.
Per questo ,se mi posso permettere, ti invito a non mettere da parte le tue vocazioni perchè non c'è mai una scadenza o una data ma è sempre il momento buono per valorizzare se stessi, essere gratificati e 'arrivare'.
A me piace anche scrivere, allenare e aiutare le categorie più deboli e ho sempre provato a portare avanti questi miei interessi compatibilmente con i tempi a disposizione.
Ho notato che quando si fa una cosa che piace, che senti dentro e che sai di poter fare, viene fuori una determinazione feroce che ti porta a primeggiare,studiare, migliorare perchè sai in cuor tuo di valere e hai voglia di arrivare.
Dopo che 'arrivi' ci vuoi restare e la scarica di adrenalina è impressionante.
Alla lunga però tutto ciò logora perchè prosciuga se stessi e perchè la sconfitta non è concepita. Lo stress è elevato ma la fatica non la si sente nemmeno.
Se sul lavoro invece, contrariamente, si è eccessivamente rilassati e rallentati credo ci sia stia solo 'spegnendo' lentamente.
La mente ha bisogno di una perenne stimolazione.