Fassone: intervista integrale al CorSport. 12 settembre 2017.

Splendidi Incisivi

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Che però ebbe l accortezza di cestinare vedendo che i giocatori che aveva a disposizione erano completamente inadatti.
Montella è stato giustamente criticato per le scelte scellerate di inizio campionato, ora dimostri di essere preparato e renda presentabile questa squadra come fece Sarri. Per diventare poi una macchina perfetta ci sarà tempo, lo stesso che ci è voluto anche per il 4-3-3 di Sarri.
Diamoglielo, però, 'sto tempo a Montella; nel post-Lazio si invocava l'esonero per prendere Prandelli, Guidolin e gentaglia simile.
 

Splendidi Incisivi

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Perdonami Splendidi ma credo che Montella sia uno degli allenatori più protetti e coccolati dai tifosi della storia recente del Milan. Allegri, che pure ha vinto uno scudetto ed ha compiuto un vero miracolo arrivando terzo nel 2013, era denigrato e sbertucciato (giustamente) per il suo non gioco. Mihajlovic nel suo periodo d'oro ha sconfitto 3-0 l'Inter (evento che negli ultimi 10 anni sarà capitato due volte) e 2-0 una Fiorentina all'epoca tra le prime ma era sempre sulla graticola. Non parlo di Inzaghi, Brocchi o Leonardo perché sarebbe come sparare sulla croce rossa, né di Ancelotti che pur con 2 Champions in bacheca è ancora adesso criticato.

Montella vive da gennaio ad oggi sulla leggenda metropolitana del miracoloso 6° posto in cui si dimentica di omettere che se Inter e Fiorentina non avessero vissuto situazioni molto particolari a livello di ambiente e società, ci sarebbero arrivate davanti ed allora forse molti avrebbero giudicato diversamente il lavoro dell'aeroplanino. Il suo girone di ritorno è stato uno dei peggiori che si ricordi negli ultimi 30 anni ma tutto è passato in silenzio perché c'era il closing, la squadra ha mollato, la rosa è scarsa ed altre giustificazioni che per gli altri mister non valevano. E' da questa estate che questo signore continua a pararsi le terga parlando di "obiettivo quarto posto se va bene" e nessun giornalista ha mai avuto da obiettare. Mihajlovic fu crocifisso in piazza per aver perso alla prima 2-0 a Firenze contro l'ottima Fiorentina di Sousa mentre la stampa in questi due giorni ha avuto critiche solo per il mercato, per i dirigenti e per i giocatori. Non credo quindi che Montella abbia subito chissà quali attacchi. Al massimo su questo forum si cerca di ristabilire quel principio di realtà che molti giornalisti italiani non tengono mai in considerazione nelle loro analisi.
Con "attacco", però, mi riferivo agli attacchi subiti dal Milan nel post-Lazio; discorso a parte, poi, quello della nostra compattezza e degli attacchi inter nos a Montella.
 

Splendidi Incisivi

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Purtroppo le critiche quando schieri Calabria, Montolivo, Borini e Cutrone in una partita difficile come quella di Roma presentando un 433 imbarazzante sono il minimo che possa succedere
Il primo a farle! Però se quelle critiche sono il minimo, invocare l'esonero è decisamente oltre il massimo.
 
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I risultati mi sembrano chiari. 3 anni alla viola, zero volte in CL. Anzi nell'anno della "vita" contro il Milan più scarso di sempre con un Allegri che ha regalato il girone d'andata, MOntella è riuscito a fallire incredibilmente la CL quell'anno. Mi ricordo tipo la sconfitta a Firenze con la Roma con gol di Osvaldo lol.

queste analisi lasciano sempre il tempo che trovano, quante volte abbiamo letto le stesse cose quando allegri allenava da noi e poi come è andata a finire? Montella sicuramente ha le sue gravi colpe nella sconfitta contro la lazio, ma aveva una serie di scusanti quindi ha ancora altri crediti da giocarsi prima dell'esonero tanto agognato
 

goleador 70

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Il primo a farle! Però se quelle critiche sono il minimo, invocare l'esonero è decisamente oltre il massimo.

Sicuramente il pensiero di molti e' stato dovuto sia ad arrabbiatura che delusione a caldo..quando era palese già il sabato che saremo andati incontro ad un'imbarcata con quella formazione.
Sperando che non vada avanti con la sua cocciutaggine e capisca che quella gente non può più giocare e trovi accorgimenti sul modulo..
 
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Ecco le parole di Fassone al Corriere dello Sport in edicola, dopo l'anticipazione riportata ieri:"Se ho assorbito la sconfitta? Questa è la prima giornata di down dall’inizio della stagione, ma giocare subito ci aiuterà: non avremo tempo per rimuginare e per fare tanti discorsi. Certezze minate? Qualche dubbio ci è venuto, ma Montella è stato bravo nel post partita a sottolineare che le sconfitte fanno parte di un progetto di crescita. Magari non di queste dimensioni... Ecco perché quando mi hanno inquadrato in tribuna dopo il 4-0 avevo quell’espressione terribile (sorride, ndr). Contro il Cagliari non avevamo giocato bene, ma erano arrivati i tre punti. Contro la Lazio invece... Raiola non crede nel progetto?Mi è dispiaciuto che abbia detto certe cose. Raiola è l’agente di Donnarumma, ma anche di Bonaventura, Abate e altri giovani. Ammetto però che Mino è coerente e questa sua sfiducia l’ha espressa finn da aprile perché vede come oscuro e nebuloso il futuro del club. Gli ho spiegato il nostro progetto che si svilupperà in 4-5 anni. Dalle sue ultime frasi deduco che, nonostante gli investimenti, nutre ancora perplessità, ma sono felice che Gigio abbia scelto di rimanere: vuol dire che lui ci crede. Scetticismo dagli orfani di Berlusconi? Pensavo che questo scetticismo fosse ancora più pesante perché Berlusconi è stato al Milan 31 anni, 27 dei quali caratterizzati da grandi successi. Con Galliani ci sentiamo e tra noi il rapporto è buono. In una situazione del genere essere nel mirino della gente è normale e anche per questo abbiamo adottato una tipologia di comunicazione molto diretta: spieghiamo tutto ai tifosi con grande trasparenza sui social. Ho notato che la gente apprezza. Il numero di abbonamenti rispetto allo scorso anno è quasi raddoppiato e intorno al Milan sento tanto calore anche in trasferta. Minimo dubbio sulla permanenza dell'attuale proprietà? Avrei potuto anche dire al 99,9%, ma come manager, in presenza di un rifinanziamento non ancora certo, un minimo margine di dubbio va lasciato. Spero di poter dire che saremo a posto al 100% nella primavera del 2018, forse addirittura a febbraio-marzo, con 6 mesi di anticipo sulla scadenza del debito con Elliott. La mia frase voleva dare una rassicurazione ai tifosi, far capire loro che il Milan non porterà comunque i libri in tribunale e continuerà ad avere una proprietà solida anche nella più sciagurata e remota delle ipotesi. Dubbi e insinuazione sulla solidità del Milan? MI sono stancato di sentirle? A volte sì. Nel mondo del calcio spesso le proprietà orientali vengono viste come poco trasparenti e poco comunicative. Noi, dove possibile, abbiamo deciso di rispondere con i fatti e con i numeri. Ricavi dalla Cina? I top club lì fatturano poche decina di milioni di euro, 20-25, anche il Manchester United che è il leader assoluto in quel mercato. La nostra scommessa è arrivare nei prossimi anni a 60-70-100 milioni. Come? In Cina abbiamo una società locale, non un semplice ufficio, e manager cinesi che possono sviluppare il nostro business conoscendo la cultura e sapendo come muoversi. Obiettivo minimo?C’è un piano economico che va di pari passo con quello sportivo. L’obiettivo è la zona Champions League: vogliamo conquistarla per poi crescere ancora e vincere. Non riuscirci, però, non sarebbe un dramma. Alla Uefa ho presentato anche dei piani che non prevedono la partecipazione alla Champions e quindi 40 milioni in meno di ricavi. Se arriveremo “solo” in Eu- ropa League non chiuderemo la baracca, ma non nascondiamo che gli azionisti ci hanno chiesto di tornare subito a giocare la coppa più prestigiosa. Su chi fare la corsa? Juventus e Napoli hanno qualcosa in più delle altre perché sono solide e collaudate. La corsa va fatta su Inter, Roma e Lazio che mi sembrano più alla nostra portata come rose. Se cresciamo come squadra, possiamo dar fastidio a tutti. Europa League? Per noi è una competizione importante, anzi prioritaria. Non la faremo schierando le riserve perché vogliamo arrivare il più lontano possibile e migliorare il nostro ran- king. Se da febbraio avremo un po’ di fortuna nei sorteggi... Inter più forte? Loro lo scorso anno in classifica sono finiti dietro di noi, ma il Milan ha cambiato molto. Ce la giocheremo senza paura, con loro e con le altre. Al derby e, ancora prima, allo scontro con la Roma arriveremo più rodati rispetto a ora. L’Inter era soggetta al Fair Play dell’Uefa, noi lo saremo il prossimo anno, ma non mi permetto di entrare nei loro affari. Tra la nostra proprietà e la loro c’è grande rispetto. A maggio abbiamo ottenuto lo slittamento della sottoscrizione del Voluntary Agreement. Siamo stati convocati in un momento in cui i nostri piani erano ancora superficiali. Ci rivedremo a novembre e speriamo che tutto vada a posto. I tifosi possono sognare altri grandi colpi? Trovare l’accordo per il Voluntary Agreement potrebbe darci dei vantaggi, ma dei vincoli con l’Uefa li avremo. Quest’anno la proprietà ha accettato perdite forti che nel prossimo bilancio saranno coperte da aumenti di capitale e abbiamo inserito in rosa 11 nuovi giocatori. Nel 2018 niente rifondazioni: l’idea è quella di aggiungere 2-3 elementi e migliorarci dove ne abbiamo bisogno. Faremo mercati importanti anche senza cessioni di spessore. Rammarico per Morata o Aumabeyang? Siamo felici di Kalinic. Montella lo voleva finn dall’inizio e puntavamo su di lui. Ci siamo tenute aperte delle altre piste perché non sapevamo cosa avrebbe fatto la Fiorentina. Come è nato l'affare Bonucci? Eravamo partiti per costruire una squadra di un certo tipo e nella nostra idea base Leo non c’era. A ini- zio luglio Montella e Mirabelli mi hanno prospettato l’acquisto Bonucci, spiegandomi che era il giocatore che avrebbe completato la nostra rosa. Su di lui siamo andati dritti per dritti anche se a me sembrava impossibile prenderlo. E invece al primo incontro con Marotta abbiamo trovato l’accordo in mezzora. Leo è un leader, ma anche lui deve ambientarsi. La fascia a Donnarumma? Non voglio fare polemiche. Dico solo che da quando ha sposato il nostro progetto, immaginiamo che Gigio diventerà capitano del Milan. Dargli la fascia adesso sarebbe stata una cosa prematura, ma se rimarrà a lungo con noi come speriamo...Dubbi su Montella? Non lo abbiamo mai messo in discussione e sarebbe rimasto anche senza la qualificazione all’Europa League. Mi è piaciuto tantissimo come ha lavorato la scorsa stagione, caratterizzata dalle difficoltà del cambio di proprietà. Ha grandi doti gestionali del gruppo".

Chiaro, diretto, trasparente, lucido, chiarificatore e competente.
Come al solito un piacere ascoltarlo, finalmente un manager degno di tal nome.
E bravo Fassone!
 
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