Dopo le parole al Corriere della Sera (
http://www.milanworld.net/fassone-se-gigio-ci-ripensa-lo-abbracciamo-vt48874.html ) ecco la replica di Fassone, intervistato dalla Gazzetta, alle parole di Raiola:
"Mi pare abbastanza semplice: giocatore e agente hanno fatto una valutazione tecnica ed economica, ritenendo di rivolgersi in futuro a un club con pedigree più altolocato e maggiore disponibilità finanziaria. Raiola vuole valorizzare economicamente il percorso del giocatore e intende spostarlo per massimizzare i ricavi. Per l’assistito e per se stesso. Gigio ci ha assicurato di voler restare? Esatto. Fin dal primo giorno dopo il nostro insediamento abbiamo iniziato a parlare sia con lui, sia con Raiola. E mentre Raiola tendeva sempre a rallentare, il giocatore ci diceva di volere il Milan. E ce lo diceva guardandoci fissi negli occhi. Era assolutamente sincero. Alla fine ha prevalso la linea dell’agente e io sono convinto che in cuor suo Gigio non sia convinto della decisione presa. Va tutto ricondotto a Raiola? Ma certo. La decisione è sua. Ha usato la sua influenza, e lui su Gigio è molto influente. Pensateci un attimo: un ragazo di 18 anni e un procuratore importante con grande personalità. Come poteva finire? Certo, quando guardavo il ragazzo negli occhi una buona dose di speranza che tutto finisse bene ce l’avevo. E invece... Se mi attendevo una presa di posizione da parte di Donnarumma? No. E' normale che si sia messo nelle mani dell'agente. Mi aspettavo invece che Raiola trovasse una soluzione ottimale. Raiola parla di mobbing? Mi fa sorridere. Se intende le telefonate che abbiamo fatto al ragazzo, mi sembra normale provarci fino all'ultimo per un giocatore del genere. E' esagerato dire che siamo in guerra? Beh, se lui attacca Mirabelli attacca tutto il MIlan. La dichiarazione di guerra è la sua. Raiola va contro Mirabelli perchè vuole scavare un solco all'interno del Milan. Ma il giochino non funziona. Perchè non si sono presi? MIrabelli non scende a compromessi. Le minacce per per farlo giocare? Non mi risultano. Posso solo dire che a Montecarlo i toni si sono un pò inaspriti. Ma noi abbiamo fatto un'importante offerta economica. Erano rimasti sorpresi positivamente. Quindi eravamo ottimisti. A Gigio ho detto:"Pensaci un attimo, se rinnovi ti ritrovi diecimila persone sotto la sede. Troppa fretta da parte nostra? Evidentemente abbiamo concetti temporali differenti. Per Raiola due mesi sono “troppa fretta”? Il primo incontro è stato il 14 aprile, poi ce ne sono stati altri, abbiamo avuto tutto il tempo per conoscerci. E poi vorrei chiarire con forza un concetto: se io non riesco a capire cosa può succedere a un giocatore in scadenza, non ho modo di cautelarmi se quel giocatore poi non rinnova. Guardate infatti cosa è successo con De Sciglio: vista l’incertezza, è arrivato Rodriguez. Se mi sento tradito? Gigio lo amiamo tutti e abbia*mo provato a trasferirgli il sentimento in ogni modo. Le dirò di più: il Milan ancora oggi sarebbe pronto a riaccoglierlo a braccia aperte. Anche i tifosi più incavolati.Non escludo un riavvicinamento? Dico che se ricevessimo una telefonata in cui ci viene pro*spettata l’ipotesi di sedersi di nuovo per riparlarne, lo fa*remmo senza problemi. Da parte nostra la disponibilità di riprendere a parlarne c’è. Cer*to, Raiola è stato molto netto, ma non escludo che le parti si riparlino e si rivedano. Ovvia*mente, quando si riaggregherà alla squadra, parleremo anche col giocatore. Se tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo. Cosa sarebbe stato etico? Un rinnovo con clausola che andasse bene a tutti. Invece di mettere all'angolo l'altro negoziatore con debolezza contrattuale. E' brutto e mi amareggia. Se faremo affari con Raiola? Non c'è mai preclusione. Non contano le questioni personali. In futuro potrà ricapitare di fare affari con lui. Ed anche per gli altri suoi assistiti, Abate e Bonaventura, conta solo che siano funzionali al progetto. I tifosi schierati con noi? Bellissimo. Non pensavo accadesse. Ci hanno dato fiducia in poco tempo. Abbiamo una tifoseria matura. Deploro invece le minacce arrivate al giocatore. Non vedrebbe mai il campo se restasse? E questo chi lo ha detto? Noi cerchiamo un altro portiere forte, ma le gerarchie le stabilisce Montella. Non c'è preclusione nel vedere Donnarumma titolare. Escono tutti perdenti da questa storia? Il Milan perde un portiere forte, e perde anche in termini economici. Ma la vicenda ha cementato il rapporto con i tifosi".