Farioli:"Milan, attento al Rennes. Brassier...".

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Farioli, presente al premio Maestrelli, ha parlato anche del calcio italiano. Ecco le dichiarazioni riportate da TMW

La pressione si sente anche in Francia?
"Chiaramente è un lavoro che ha tante cose belle quando ci sono i risultati, sono meno belle quando non arrivano. Gli stadi sono pieni e la pressione c'è. L'esperienza è formativa e fa allargare le spalle. Noi come gruppo di lavoro dobbiamo trovare il nostro equilibrio".
Il Rennes sfiderà il Milan in Europa League. Che squadra è?
"Ha grande valore e una profondità di rosa che dà tante soluzioni. Cercano di fare la partita e sanno come fare male, sarà complicata da affrontare per il Milan".
Felice di essere oggi in Italia?
"Sono nella mia città, i miei genitori vivono a 5 chilometri da Montecatini e si sono sposati proprio qui, dove ho festeggiato la vittoria del Mondiale 2006. Tante coincidenze ed emozioni, mi chiedo, vedendo i premiati, cosa ci faccia io qui".
Futuro in Italia?
"Non mi arrivano le chiamate, ho il telefono bloccato (ride ndr)".
Lei ha 34 anni, come ci si relaziona da così giovani con lo spogliatoio?
"Spesso mi è capitato di avere giocatori più anziani di me, è stata la costante del mio percorso. Alla fine però i calciatori sono esseri umani e devono sentire dei valori. Devono essere convinti di far parte di un progetto, quando si crea questa fiducia la carta d'identità non conta. Si decide tutto nella prima settimana, dobbiamo essere sempre pronti".
Theate del Rennes e Brassier del Brest interessano in Italia, chi è più pronto?
"Sono due centrali mancini fortissimi. Varrebbe la pena giocare con due giocatori mancini insieme. Sono pronti a giocare anche a un livello superiore, sono di grande valore entrambi".
 

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Farioli, presente al premio Maestrelli, ha parlato anche del calcio italiano. Ecco le dichiarazioni riportate da TMW

La pressione si sente anche in Francia?
"Chiaramente è un lavoro che ha tante cose belle quando ci sono i risultati, sono meno belle quando non arrivano. Gli stadi sono pieni e la pressione c'è. L'esperienza è formativa e fa allargare le spalle. Noi come gruppo di lavoro dobbiamo trovare il nostro equilibrio".
Il Rennes sfiderà il Milan in Europa League. Che squadra è?
"Ha grande valore e una profondità di rosa che dà tante soluzioni. Cercano di fare la partita e sanno come fare male, sarà complicata da affrontare per il Milan".
Felice di essere oggi in Italia?
"Sono nella mia città, i miei genitori vivono a 5 chilometri da Montecatini e si sono sposati proprio qui, dove ho festeggiato la vittoria del Mondiale 2006. Tante coincidenze ed emozioni, mi chiedo, vedendo i premiati, cosa ci faccia io qui".
Futuro in Italia?
"Non mi arrivano le chiamate, ho il telefono bloccato (ride ndr)".
Lei ha 34 anni, come ci si relaziona da così giovani con lo spogliatoio?
"Spesso mi è capitato di avere giocatori più anziani di me, è stata la costante del mio percorso. Alla fine però i calciatori sono esseri umani e devono sentire dei valori. Devono essere convinti di far parte di un progetto, quando si crea questa fiducia la carta d'identità non conta. Si decide tutto nella prima settimana, dobbiamo essere sempre pronti".
Theate del Rennes e Brassier del Brest interessano in Italia, chi è più pronto?
"Sono due centrali mancini fortissimi. Varrebbe la pena giocare con due giocatori mancini insieme. Sono pronti a giocare anche a un livello superiore, sono di grande valore entrambi".
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