Il Re dell'Est
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14 aprile 2016 - Sal Galatioto: ecco chi vuole acquistare il Milan.
Secondo quanto riportato da Carlo Festa del Il Sole 24 Ore, a capo della cordata cino-americana ci sarebbe la Galatioto Sports (un colosso sui temi di finanza e sport, negli Usa) di Sal Galatioto. L'offerta a Berlusconi sarebbe di 650 milioni di euro (contro il miliardo richiesto dal patron a Bee).
Berlusconi, al momento, non sembra assolutamenente intenzionato a cedere la maggioranza ed in particolar modo a quel prezzo visto che si è fissato con la valutazione miliardaria. Ma il presidente rossonero potrebbe comunque concedere la due diligence a Galatioto, italo americano, ex banker, è diventato famoso per aver messo a segno diverse cessioni, a cifre molto alte, di diverse squadre Nba e di Baseball Usa.
14 aprile 2016 -Milan: la cessione del club si avvicina sempre di più.
La GdS dello Sport, a firma Pasotto e Laudisa, conferma le notizie uscite nella giornata di ieri: la cessione del Milan avanza spedita. Sarà la volta buona? Non sembra ma è passato un anno da quando spuntò Bee. Oggi con lui è finito tutto in alto mare. L'economia e la borsa cinese hanno tirato diversi colpi bassi al broker thailandese. La dead line che Fininvest gli ha concesso scade a fine maggio.
Ecco perché in un contesto simile ha avuto gioco facile chi ha provato a inserirsi in corsa. D'altronde qualche mese fa era stato lo stesso Berlusconi a confermare l'interesse di altri soggetti. Ed effettivamente adesso uno di questi si trova in pole position. E' la famigerata cordata cino-americana, dove l'investitore è cinese e l'advisor scelto dal Milan è americano (la banca Lazard).
Si sta entrando nella fase calda, ed entrambe le parti sono legate da un patto di riservatezza, cosa di cui il mangate cinese deve rispondere direttamente al governo di Pechino che su queste cose non scherza (ricordiamo la sparizione di un alto dirigente qualche mese fa, ndr). I primi contatti risalgono proprio ad un anno fa, quando vi furono i primi abboccamenti. Ma all'epoca la pista Bee era molto più affascinante.Negli ultimi mesi a Fininvest sono arrivate diverse manifestazioni di interesse, ma questa appare la più solida.
Ed ora, finalmente, con il benestare di Berlusconi in persona, l'interesse si è trasformato in una vera e propria trattativa.
Ma in che fase stiamo? La proposta è al vaglio dei tecnici e lo stesso Berlusconi ancora non l’ha approfondita nei dettagli, ma di base è considerata da Fininvest affidabile e interessante. Per questo motivo è imminente la firma di un preliminare d’esclusiva, a cui seguirebbe poi la necessaria due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri.
I più ottimisti parlano quindi di «settimane» per la chiusura dell’operazione, anche perché in questo caso la disponibilità di capitali è assolutamente immediata.
I lavori dunque procedono a passo serrato, sebbene da Fininvest filtri molta cautela, anche perché come al solito la decisione finale sarà del presidente rossonero.
Rispetto a Taechaubol, questa volta il punto di forza della trattativa è la proprietà unica e non una galassia di investitori. Fininvest quindi sta trattando con un unico, grande magnate.
Ci sono però un paio di differenze molto importanti rispetto alla situazione con Bee. In primis la valutazione del Milan si aggirerebbe intorno ai 700M (contro il miliardo) e inoltre chi compra vorrebbe immediatamente la maggioranza.
Due tasti dolenti che Berlusconi sin qui non ha mai voluto prendere in considerazione, ma che tuttavia questa volta pare disposto a considerare. Ed ovviamente intorno a questi scenari ruota anche il discorso di governance: nel caso, infatti, in cui l’affare dovesse prendere corpo, quale sarà il destino di Galliani?
Al momento non si profilano novità, nonostante in queste ore si sia parlato parecchio delle divergenze di opinioni fra l’a.d. e Silvio
sulla questione allenatore.
La differenza è che stavolta è stato tutto più esplicito. Ad ogni modo Galliani è legato al Milan da un contratto fino al 2019 (Galliani invece afferma che il mandato gli viene rinnovato dal CDA anno per anno, ndr), e fino ad ora i fatti hanno dimostrato che l’a.d. è e sarà legato a Berlusconi, e quindi al suo destino.
15 aprile 2016 - Milan: è l'ora del dragone. Galatioto tratta l'acquisto per i cinesi
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi dedica la prima pagina alla trattativa che dovrebbe porta il Milan (e forse anche l'Inter) nelle mani dei cinesi.
Riguardo la trattativa per la cessione del club rossonero, la rosea titola: un italoamericano (Sam Galatioto -) Sal Galatioto: ecco chi vuole acquistare il Milan. ) tratta per Pechino con Berlusconi.
La GdS conferma: un investitore cinese con advisor americano (Sal Galatioto) ha stretto i contatti avviati un anno fa con Berlusconi. Si parla dell’acquisto della maggioranza del club rossonero per una cifra di 600 700M. La differenza principale rispetto alla trattativa con Mr. Bee è che Berlusconi non tratterebbe con un broker, a sua volta impegnato a raccogliere soldi da un gruppo di investitori asiatici, ma con una cordata già ben definita, dai capitali certi.
Per questo l’evoluzione dell’affare potrebbe essere molto più rapida.
La firma di un preliminare d’esclusiva potrebbe arrivare molto presto, poi seguirebbero le analisi dei conti e le ovvie valutazioni di opportunità. Berlusconi è ovviamente legato al suo Milan ma sa che il club ha 250M di debiti, la Juve ormai è lontana e l’amataChampions su un altro pianeta.
Un proprietario asiatico di altissimo profilo avrebbe un’altra marcia, un’altra potenza economica per investire massicciamente nella risalita. In fretta, come nello stile della Cina, una nazione che punta ad avere 50M di praticanti entro il 2020 e magari il Mondiale in casa nel 2026.
La Repubblica: la vendita del Milan non è mai stata così probabile. É la frase che riecheggia nei meandri della sede Fininvest. Entro la fine della prossima settimana Berlusconi dovrà decidere.
In caso di risposta affermativa, già a luglio il Milan potrà avere un nuovo proprietario. Si tratta si una cordata di una decina di imprenditori cinesi che puntano ad acquistare il 60/70% per 300M, valorizzando il pacchetto complessivo 500M più debiti (250M).
Arriverà un nuovo AD, probabilmente non subito. Si parla di un manager straniero già attivo in Italia. La cordata viene guidata da Sal Galatiolo.
15 aprile 2016 -Milan, cessione ad un passo per 700M al 6° più ricco della Cina.
Il Corriere dello Sport in esclusiva riporta altri dettagli sulla cessione del club rossonero: stavolta ci siamo.
Il Milan è ad un passo dalla fine di un'era e dall'inizio di una nuova. Silvio Berlusconi sta per cedere il 70% delle quote azionarie per una cifra di circa 400M (100% valutato 700M). L'acquirente è un magnate cinese, l'advisor un esperto finanziario americano. Da fonti accreditate si riferisce che la firma è imminente, forse già entro la settimana.
Il 70% subito, il 30% entro la fine del successivo anno. Da una parte Fininvest, dall'altra l'offerta cinese (tra poco capiremo se una cordata o un unico magnate).
Quello che è certo è che il regista della trattativa è Galatiolo Sports Management, società incaricata di curare la due diligence.
L'offerta è vera, recapitata nero su bianco e già sul tavolo della famiglia Berlusconi. Stando ad indiscrezioni siamo in una fase decisamente avanzata.
Per convincere Silvio, Sal Glatiolo avrebbe preparato un piano immediato di introiti: 300M di euro nel giro di un anno tramite merchandising, sponsor e partnership. Il tutto sfruttando soltanto il marchio Milan, tra i più famosi se non l più famoso di tutto l'estremo Oriente.
A dir la verità, ad un naso attento, il profumo d'Oriente era stato già avvertito qualche tempo fa, quando la società aveva inaugurato il sito ufficiale in lingua cinese.
Ma veniamo al dunque: i protagonisti di questa svolta epocale saranno due. Da una parte Berlusconi e dall'altra uno degli uomini più ricchi della Cina. Uno solo, a quanto pare, e non una cordata. Le nostre fonti parlano di 6° uomo più ricco della Cina, con un patrimonio di circa 10 miliardi di euro. Certezze sul nome, anche per questioni finanziarie e borsistiche, ancora non ce ne sono, ma gli uomini più ricchi della Cina sarebbero questi in basso (classifica Forbes).Il nostro uomo sarebbe tra questi. Il sesto è un certo Robin Li, ma potrebbe essere anche He Xingjian, re dei condizionatori.
Tuttavia, è bene ribadirlo, siccome sta trattando Silvio Berlusconi può accadere ancora tutto e il contrario di tutto.
Altra indiscrezione è che la cessione è stata portata avanti da un noto studio legale di Roma.
15 aprile 2016 -Cessione Milan: i cinesi vogliono l'accordo entro giugno.
Tutti i media concordano: il Milan è in vendita e l'offerta dei cinesi c'è ed è reale. Ecco le ultime news, dopo quelle riportate da Gazzetta, Corriere della Sera, Corriere dello Sport, Repubblica ( Milan, cessione ad un passo per 700M al 6° più ricco della Cina.)
Anche l'Ansa conferma: Berlusconi ed il consorzio dovrebbero giungere ad un accordo scritto entro giugno.
Questo le indiscrezioni che circolano negli ambienti finanziari. Secondo Bloomberg, l'obiettivo del consorzio cinese è giungere ad un accordo entro giugno. Il consorzio, che è formato da colossi nel campo dell'energia rinnovabile e dei media, è d'accordo sulla maggior parte dei punti ma non è intenzionato a far andare le trattative oltre giugno. Sempre secondo Bloomberg l'obiettivo del consorzio è acquistare una quota tra il 50% (minimo) e il 70%. Con Bee invece la trattativa è in fase di stallo.Arriva anche la conferma di Sky: è in corso una trattativa in fase avanzata tra Berlusconi ed un consorzio cinese. L'ostacolo attuale sarebbe la valutazione complessiva di 650M, contro il miliardo preteso dal patron rossonero fino a poco tempo fa.
Attenzione: l'agenzia di stampa della Repubblica popolare cinese, Xinhua.net, ha riportato la notizia che già è deflagrata in Italia: Berlusconi starebbe vendendo il Milan per circa 600M ad un consorzio cinese. L'operazione sarà divisa in due parti.
Ricordiamo che in Cina vige la censura pertanto l'agenzia di stampa governativa fa passare soltanto determinate notizie.
16 aprile 2016 - Galatioto conferma. "Milan ai cinesi in due mesi".
Ecco le importantissime parole riportate da Sal Galatioto alla GdS: ''Credo che la mia vera forza sia quella di avere un gruppo di lavoro preparatissimo. Abbiamo consolidato questo team grazie ad una serie di operazioni fortunate nel tempo.
Il nostro obiettivo non è solo far profitto bensì realizzare un progetto serio che duri nel tempo e faccia felici i tifosi.
Vogliamo che un club diventi competitivo non solo da un punto di vista finanziario ma anche sportivo.
È questo che dopo tutti questi anni ancora mi motiva nel mio lavoro.
Il Milan è innanzitutto un club importantissimo e se non lo fosse neanche ci muoveremmo.
Milano è una città bellissima e il brand del Milan è fantastico. Per ovvi motivi capirete che non posso dire chi sia il gruppo cinese interessato, ma vi assicuro che è molto ambizioso ed è molto molto interessato al club.
Del progetto fanno parte imprenditori di alto livello, abbiamo progetti e idee interessanti, prima però dobbiamo chiudere l'operazione. Direi che se le cose vanno nel verso giusto possiamo farcela in 6-8 settimane. Un mio ex studente che lavora a Milano mi sta facendo da consulente. Siamo a buon punto ma in questi casi è meglio non sbilanciarsi.
Il cacio è uno sport che mi piace ma ammetto di non essere un grande esperto. Comunque a prescindere da tutto ciò che mi motiva di più é vincere e credo che una operazione simile possa portare grandi successi al club.
Per certi versi mi ricorda il passaggio di proprietà dei Warriors (oggi dominatori della NBA, ndr). Ancora oggi ricevo mail di ringraziamento dei tifosi di Golden State. I fan del Milan stanno facendo la stessa cosa, intasando la mia casella di posta elettronica con messaggi di incoraggiamento.
È bellissimo è toccare con mano la passione dei tifosi.''
16 aprile 2016 - Milan-Cina: si tratta a oltranza. Lunedì giorno decisivo?
Altra esclusiva del Corriere dello Sport: la Cina avanza a grandi passi verso il club rossonero. La cordata vuole a tutti i costi giungere ad un accordo e sta tentando di accelerare i tempi.
I termini dell'affare sono ormai noti: i cinesi vogliono subito il 70% e poi il restante 30% nel giro di un anno.
Le cifre sono molto importanti: per Fininvest ci sono sul piatto subito 500M. I restanti 200M quando i cinesi avranno il 100%. Per una valutazione totale di 700M (a quanto pare debiti esclusi).
La notizia clamorosa è che si è trattato anche oggi è si farà anche domani.
Lunedì potrebbe essere un giorno cruciale con una conference call che si terrà nello studio legale romano tra Fininvest e la cordata cinese rappresentata da Galatioto col suo collaboratore milanese.
La partita è a due: Berlusconi, unico vero ostacolo alla conclusione dell'affare, e Robin Li (a quanto pare il capofila della cordata).
La prossima settimana quindi potrebbe essere decisiva per le sorti del diavolo.
17 aprile 2016 - Cessione Milan: siamo molto avanti, ma Berlusconi..
Ultime notizie da Sky, da Fabio Caressa, sulla cessione del Milan. Il dubbio di fondo riguarda la decisione di Berlusconi. Una parte della famiglia spinge per la cessione della società. E se la cessione avverrà potrebbe essere forzata. Si parla anche di un possibile rilancio di Mr Bee.
Per il closing c'è bisogno del sì definitivo di Berlusconi. Le parti in gioco sono in ansia per la risposta definitiva del presidente rossonero, che se si impuntasse potrebbe far saltare tutto.
Il piano B di Berlusconi è l'ItalMilan con Brocchi.
18 aprile 2016 - Altri aggiornamenti sulla cessione alla cordata cinese
Corriere della Sera: Berlusconi è ancora incerto se aprire o meno le porte a questa cordata cinese che valuta il club rossonero 700M. Nella mattinata di ieri, al Salone del Mobile, il cavaliere avrebbe confidato ad alcuni amici di avere ancora dei dubbi sulla cessione del controllo del club.
Repubblica: questa è la settimana decisiva sul futuro del Milan. Berlusconi dovrà prendere una decisione sull'offerta della cordata cinese, che punta a rilevare subito la maggioranza e poi il 100% della società.
Carlo Festa (Sole24Ore) riporta informazioni diverse da quelle del Corsport: la due diligence ancora non è stata avviata, la cordata è composta da non più di 3 investitori e vuole rilevare il 70% del Milan. Tuttavia secondo Festa tra questi non ci sarebbe Robin Li, che sembrerebbe più una congettura. L'operazione, inoltre, pare ancora lontana dal chiudersi visto che ci sono in ballo diversi paletti. Insomma, il bello deve ancora venire.
Secondo quanto riportato da Monica Colombo del Corriere della Sera, entro la fine di questa settimana Berlusconi dovrà decidere se cedere o meno la maggioranza del club alla cordata cinese. Il presidente rossonero è molto combattuto e non esclude di rispedire al mittente la proposta e di portare avanti, da solo, il progetto ItalMilan.
In questo scenario, Mr Bee potrebbe rifarsi sotto e formulare una nuova offerta.
18 aprile 2016 - Forchielli:"La cordata cinese per il Milan? Tutte stronz...."
Alberto Forchielli, presidente dell'osservatorio Asia e uno dei primi a "smascherare" Mr Bee, risponde così, su Twitter, ad un utente che gli chiede se l'offerta dei cinesi, "guidati" da Galatioto, sia reale o meno:"Sono tutte bullshit" (Stronz....).
18 aprile 2016 - Fu Yixiang sulla cessione del Milan ai cinesi
Dopo le parole di Forchielli ( Forchielli:"La cordata cinese per il Milan? Tutte stronz...." ) arriva un'altra doccia fredda in merito alla possibile cessione del Milan. Fu Yixiang, vice presidente della camera di commercio italo-cinese, intervistato da Fabio Ravezzani ha dichiarato quanto segue:"Milan e Inter di proprietà cinesi? I rossonero sono molto più appetibili ma l'Inter è più accessibile ed ha più volontà di vendere. Thohir ha speso molto ma non ha avuto molti guadagni".
Secondo quanto riportato da Carlo Festa del Il Sole 24 Ore, a capo della cordata cino-americana ci sarebbe la Galatioto Sports (un colosso sui temi di finanza e sport, negli Usa) di Sal Galatioto. L'offerta a Berlusconi sarebbe di 650 milioni di euro (contro il miliardo richiesto dal patron a Bee).
Berlusconi, al momento, non sembra assolutamenente intenzionato a cedere la maggioranza ed in particolar modo a quel prezzo visto che si è fissato con la valutazione miliardaria. Ma il presidente rossonero potrebbe comunque concedere la due diligence a Galatioto, italo americano, ex banker, è diventato famoso per aver messo a segno diverse cessioni, a cifre molto alte, di diverse squadre Nba e di Baseball Usa.
14 aprile 2016 -Milan: la cessione del club si avvicina sempre di più.
La GdS dello Sport, a firma Pasotto e Laudisa, conferma le notizie uscite nella giornata di ieri: la cessione del Milan avanza spedita. Sarà la volta buona? Non sembra ma è passato un anno da quando spuntò Bee. Oggi con lui è finito tutto in alto mare. L'economia e la borsa cinese hanno tirato diversi colpi bassi al broker thailandese. La dead line che Fininvest gli ha concesso scade a fine maggio.
Ecco perché in un contesto simile ha avuto gioco facile chi ha provato a inserirsi in corsa. D'altronde qualche mese fa era stato lo stesso Berlusconi a confermare l'interesse di altri soggetti. Ed effettivamente adesso uno di questi si trova in pole position. E' la famigerata cordata cino-americana, dove l'investitore è cinese e l'advisor scelto dal Milan è americano (la banca Lazard).
Si sta entrando nella fase calda, ed entrambe le parti sono legate da un patto di riservatezza, cosa di cui il mangate cinese deve rispondere direttamente al governo di Pechino che su queste cose non scherza (ricordiamo la sparizione di un alto dirigente qualche mese fa, ndr). I primi contatti risalgono proprio ad un anno fa, quando vi furono i primi abboccamenti. Ma all'epoca la pista Bee era molto più affascinante.Negli ultimi mesi a Fininvest sono arrivate diverse manifestazioni di interesse, ma questa appare la più solida.
Ed ora, finalmente, con il benestare di Berlusconi in persona, l'interesse si è trasformato in una vera e propria trattativa.
Ma in che fase stiamo? La proposta è al vaglio dei tecnici e lo stesso Berlusconi ancora non l’ha approfondita nei dettagli, ma di base è considerata da Fininvest affidabile e interessante. Per questo motivo è imminente la firma di un preliminare d’esclusiva, a cui seguirebbe poi la necessaria due diligence, ovvero l’analisi dei conti rossoneri.
I più ottimisti parlano quindi di «settimane» per la chiusura dell’operazione, anche perché in questo caso la disponibilità di capitali è assolutamente immediata.
I lavori dunque procedono a passo serrato, sebbene da Fininvest filtri molta cautela, anche perché come al solito la decisione finale sarà del presidente rossonero.
Rispetto a Taechaubol, questa volta il punto di forza della trattativa è la proprietà unica e non una galassia di investitori. Fininvest quindi sta trattando con un unico, grande magnate.
Ci sono però un paio di differenze molto importanti rispetto alla situazione con Bee. In primis la valutazione del Milan si aggirerebbe intorno ai 700M (contro il miliardo) e inoltre chi compra vorrebbe immediatamente la maggioranza.
Due tasti dolenti che Berlusconi sin qui non ha mai voluto prendere in considerazione, ma che tuttavia questa volta pare disposto a considerare. Ed ovviamente intorno a questi scenari ruota anche il discorso di governance: nel caso, infatti, in cui l’affare dovesse prendere corpo, quale sarà il destino di Galliani?
Al momento non si profilano novità, nonostante in queste ore si sia parlato parecchio delle divergenze di opinioni fra l’a.d. e Silvio
sulla questione allenatore.
La differenza è che stavolta è stato tutto più esplicito. Ad ogni modo Galliani è legato al Milan da un contratto fino al 2019 (Galliani invece afferma che il mandato gli viene rinnovato dal CDA anno per anno, ndr), e fino ad ora i fatti hanno dimostrato che l’a.d. è e sarà legato a Berlusconi, e quindi al suo destino.
15 aprile 2016 - Milan: è l'ora del dragone. Galatioto tratta l'acquisto per i cinesi
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi dedica la prima pagina alla trattativa che dovrebbe porta il Milan (e forse anche l'Inter) nelle mani dei cinesi.
Riguardo la trattativa per la cessione del club rossonero, la rosea titola: un italoamericano (Sam Galatioto -) Sal Galatioto: ecco chi vuole acquistare il Milan. ) tratta per Pechino con Berlusconi.
La GdS conferma: un investitore cinese con advisor americano (Sal Galatioto) ha stretto i contatti avviati un anno fa con Berlusconi. Si parla dell’acquisto della maggioranza del club rossonero per una cifra di 600 700M. La differenza principale rispetto alla trattativa con Mr. Bee è che Berlusconi non tratterebbe con un broker, a sua volta impegnato a raccogliere soldi da un gruppo di investitori asiatici, ma con una cordata già ben definita, dai capitali certi.
Per questo l’evoluzione dell’affare potrebbe essere molto più rapida.
La firma di un preliminare d’esclusiva potrebbe arrivare molto presto, poi seguirebbero le analisi dei conti e le ovvie valutazioni di opportunità. Berlusconi è ovviamente legato al suo Milan ma sa che il club ha 250M di debiti, la Juve ormai è lontana e l’amataChampions su un altro pianeta.
Un proprietario asiatico di altissimo profilo avrebbe un’altra marcia, un’altra potenza economica per investire massicciamente nella risalita. In fretta, come nello stile della Cina, una nazione che punta ad avere 50M di praticanti entro il 2020 e magari il Mondiale in casa nel 2026.
La Repubblica: la vendita del Milan non è mai stata così probabile. É la frase che riecheggia nei meandri della sede Fininvest. Entro la fine della prossima settimana Berlusconi dovrà decidere.
In caso di risposta affermativa, già a luglio il Milan potrà avere un nuovo proprietario. Si tratta si una cordata di una decina di imprenditori cinesi che puntano ad acquistare il 60/70% per 300M, valorizzando il pacchetto complessivo 500M più debiti (250M).
Arriverà un nuovo AD, probabilmente non subito. Si parla di un manager straniero già attivo in Italia. La cordata viene guidata da Sal Galatiolo.
15 aprile 2016 -Milan, cessione ad un passo per 700M al 6° più ricco della Cina.
Il Corriere dello Sport in esclusiva riporta altri dettagli sulla cessione del club rossonero: stavolta ci siamo.
Il Milan è ad un passo dalla fine di un'era e dall'inizio di una nuova. Silvio Berlusconi sta per cedere il 70% delle quote azionarie per una cifra di circa 400M (100% valutato 700M). L'acquirente è un magnate cinese, l'advisor un esperto finanziario americano. Da fonti accreditate si riferisce che la firma è imminente, forse già entro la settimana.
Il 70% subito, il 30% entro la fine del successivo anno. Da una parte Fininvest, dall'altra l'offerta cinese (tra poco capiremo se una cordata o un unico magnate).
Quello che è certo è che il regista della trattativa è Galatiolo Sports Management, società incaricata di curare la due diligence.
L'offerta è vera, recapitata nero su bianco e già sul tavolo della famiglia Berlusconi. Stando ad indiscrezioni siamo in una fase decisamente avanzata.
Per convincere Silvio, Sal Glatiolo avrebbe preparato un piano immediato di introiti: 300M di euro nel giro di un anno tramite merchandising, sponsor e partnership. Il tutto sfruttando soltanto il marchio Milan, tra i più famosi se non l più famoso di tutto l'estremo Oriente.
A dir la verità, ad un naso attento, il profumo d'Oriente era stato già avvertito qualche tempo fa, quando la società aveva inaugurato il sito ufficiale in lingua cinese.
Ma veniamo al dunque: i protagonisti di questa svolta epocale saranno due. Da una parte Berlusconi e dall'altra uno degli uomini più ricchi della Cina. Uno solo, a quanto pare, e non una cordata. Le nostre fonti parlano di 6° uomo più ricco della Cina, con un patrimonio di circa 10 miliardi di euro. Certezze sul nome, anche per questioni finanziarie e borsistiche, ancora non ce ne sono, ma gli uomini più ricchi della Cina sarebbero questi in basso (classifica Forbes).Il nostro uomo sarebbe tra questi. Il sesto è un certo Robin Li, ma potrebbe essere anche He Xingjian, re dei condizionatori.
Tuttavia, è bene ribadirlo, siccome sta trattando Silvio Berlusconi può accadere ancora tutto e il contrario di tutto.
Altra indiscrezione è che la cessione è stata portata avanti da un noto studio legale di Roma.
15 aprile 2016 -Cessione Milan: i cinesi vogliono l'accordo entro giugno.
Tutti i media concordano: il Milan è in vendita e l'offerta dei cinesi c'è ed è reale. Ecco le ultime news, dopo quelle riportate da Gazzetta, Corriere della Sera, Corriere dello Sport, Repubblica ( Milan, cessione ad un passo per 700M al 6° più ricco della Cina.)
Anche l'Ansa conferma: Berlusconi ed il consorzio dovrebbero giungere ad un accordo scritto entro giugno.
Questo le indiscrezioni che circolano negli ambienti finanziari. Secondo Bloomberg, l'obiettivo del consorzio cinese è giungere ad un accordo entro giugno. Il consorzio, che è formato da colossi nel campo dell'energia rinnovabile e dei media, è d'accordo sulla maggior parte dei punti ma non è intenzionato a far andare le trattative oltre giugno. Sempre secondo Bloomberg l'obiettivo del consorzio è acquistare una quota tra il 50% (minimo) e il 70%. Con Bee invece la trattativa è in fase di stallo.Arriva anche la conferma di Sky: è in corso una trattativa in fase avanzata tra Berlusconi ed un consorzio cinese. L'ostacolo attuale sarebbe la valutazione complessiva di 650M, contro il miliardo preteso dal patron rossonero fino a poco tempo fa.
Attenzione: l'agenzia di stampa della Repubblica popolare cinese, Xinhua.net, ha riportato la notizia che già è deflagrata in Italia: Berlusconi starebbe vendendo il Milan per circa 600M ad un consorzio cinese. L'operazione sarà divisa in due parti.
Ricordiamo che in Cina vige la censura pertanto l'agenzia di stampa governativa fa passare soltanto determinate notizie.
16 aprile 2016 - Galatioto conferma. "Milan ai cinesi in due mesi".
Ecco le importantissime parole riportate da Sal Galatioto alla GdS: ''Credo che la mia vera forza sia quella di avere un gruppo di lavoro preparatissimo. Abbiamo consolidato questo team grazie ad una serie di operazioni fortunate nel tempo.
Il nostro obiettivo non è solo far profitto bensì realizzare un progetto serio che duri nel tempo e faccia felici i tifosi.
Vogliamo che un club diventi competitivo non solo da un punto di vista finanziario ma anche sportivo.
È questo che dopo tutti questi anni ancora mi motiva nel mio lavoro.
Il Milan è innanzitutto un club importantissimo e se non lo fosse neanche ci muoveremmo.
Milano è una città bellissima e il brand del Milan è fantastico. Per ovvi motivi capirete che non posso dire chi sia il gruppo cinese interessato, ma vi assicuro che è molto ambizioso ed è molto molto interessato al club.
Del progetto fanno parte imprenditori di alto livello, abbiamo progetti e idee interessanti, prima però dobbiamo chiudere l'operazione. Direi che se le cose vanno nel verso giusto possiamo farcela in 6-8 settimane. Un mio ex studente che lavora a Milano mi sta facendo da consulente. Siamo a buon punto ma in questi casi è meglio non sbilanciarsi.
Il cacio è uno sport che mi piace ma ammetto di non essere un grande esperto. Comunque a prescindere da tutto ciò che mi motiva di più é vincere e credo che una operazione simile possa portare grandi successi al club.
Per certi versi mi ricorda il passaggio di proprietà dei Warriors (oggi dominatori della NBA, ndr). Ancora oggi ricevo mail di ringraziamento dei tifosi di Golden State. I fan del Milan stanno facendo la stessa cosa, intasando la mia casella di posta elettronica con messaggi di incoraggiamento.
È bellissimo è toccare con mano la passione dei tifosi.''
16 aprile 2016 - Milan-Cina: si tratta a oltranza. Lunedì giorno decisivo?
Altra esclusiva del Corriere dello Sport: la Cina avanza a grandi passi verso il club rossonero. La cordata vuole a tutti i costi giungere ad un accordo e sta tentando di accelerare i tempi.
I termini dell'affare sono ormai noti: i cinesi vogliono subito il 70% e poi il restante 30% nel giro di un anno.
Le cifre sono molto importanti: per Fininvest ci sono sul piatto subito 500M. I restanti 200M quando i cinesi avranno il 100%. Per una valutazione totale di 700M (a quanto pare debiti esclusi).
La notizia clamorosa è che si è trattato anche oggi è si farà anche domani.
Lunedì potrebbe essere un giorno cruciale con una conference call che si terrà nello studio legale romano tra Fininvest e la cordata cinese rappresentata da Galatioto col suo collaboratore milanese.
La partita è a due: Berlusconi, unico vero ostacolo alla conclusione dell'affare, e Robin Li (a quanto pare il capofila della cordata).
La prossima settimana quindi potrebbe essere decisiva per le sorti del diavolo.
17 aprile 2016 - Cessione Milan: siamo molto avanti, ma Berlusconi..
Ultime notizie da Sky, da Fabio Caressa, sulla cessione del Milan. Il dubbio di fondo riguarda la decisione di Berlusconi. Una parte della famiglia spinge per la cessione della società. E se la cessione avverrà potrebbe essere forzata. Si parla anche di un possibile rilancio di Mr Bee.
Per il closing c'è bisogno del sì definitivo di Berlusconi. Le parti in gioco sono in ansia per la risposta definitiva del presidente rossonero, che se si impuntasse potrebbe far saltare tutto.
Il piano B di Berlusconi è l'ItalMilan con Brocchi.
18 aprile 2016 - Altri aggiornamenti sulla cessione alla cordata cinese
Corriere della Sera: Berlusconi è ancora incerto se aprire o meno le porte a questa cordata cinese che valuta il club rossonero 700M. Nella mattinata di ieri, al Salone del Mobile, il cavaliere avrebbe confidato ad alcuni amici di avere ancora dei dubbi sulla cessione del controllo del club.
Repubblica: questa è la settimana decisiva sul futuro del Milan. Berlusconi dovrà prendere una decisione sull'offerta della cordata cinese, che punta a rilevare subito la maggioranza e poi il 100% della società.
Carlo Festa (Sole24Ore) riporta informazioni diverse da quelle del Corsport: la due diligence ancora non è stata avviata, la cordata è composta da non più di 3 investitori e vuole rilevare il 70% del Milan. Tuttavia secondo Festa tra questi non ci sarebbe Robin Li, che sembrerebbe più una congettura. L'operazione, inoltre, pare ancora lontana dal chiudersi visto che ci sono in ballo diversi paletti. Insomma, il bello deve ancora venire.
Secondo quanto riportato da Monica Colombo del Corriere della Sera, entro la fine di questa settimana Berlusconi dovrà decidere se cedere o meno la maggioranza del club alla cordata cinese. Il presidente rossonero è molto combattuto e non esclude di rispedire al mittente la proposta e di portare avanti, da solo, il progetto ItalMilan.
In questo scenario, Mr Bee potrebbe rifarsi sotto e formulare una nuova offerta.
18 aprile 2016 - Forchielli:"La cordata cinese per il Milan? Tutte stronz...."
Alberto Forchielli, presidente dell'osservatorio Asia e uno dei primi a "smascherare" Mr Bee, risponde così, su Twitter, ad un utente che gli chiede se l'offerta dei cinesi, "guidati" da Galatioto, sia reale o meno:"Sono tutte bullshit" (Stronz....).
18 aprile 2016 - Fu Yixiang sulla cessione del Milan ai cinesi
Dopo le parole di Forchielli ( Forchielli:"La cordata cinese per il Milan? Tutte stronz...." ) arriva un'altra doccia fredda in merito alla possibile cessione del Milan. Fu Yixiang, vice presidente della camera di commercio italo-cinese, intervistato da Fabio Ravezzani ha dichiarato quanto segue:"Milan e Inter di proprietà cinesi? I rossonero sono molto più appetibili ma l'Inter è più accessibile ed ha più volontà di vendere. Thohir ha speso molto ma non ha avuto molti guadagni".
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