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Sven Goran Eriksson alla GDS:”
Perché dare qualcosa per scontato? Eppure così tanti anni di calcio dovrebbero averci insegnato che la sorpresa può succedere sempre. Se poi non dovesse andare bene, non sarebbe un dramma né per l’Inter, che ha comunque vinto due trofei, e né per Simone. La sua carriera è appena iniziata e, in ogni caso, io sarò sempre un suo tifoso. Se il Milan vincerà lo scudetto, allora vorrà dire che ha avuto qualcosa in più: meriterà un giusto applauso. Ma dalle sconfitte ci si rialza, le delusioni insegnano. Io, ad esempio, mi sono trovato nella situazione opposta, quella di chi viene beffato all’ultimo, non una ma due volte: proprio l’anno prima dello scudetto della Lazio, quando ci superò il Milan, e non dimentichiamoci di quando allenavo la Roma nel 1985-1986. Pensavamo di potercela fare dopo una grande rimonta, ma poi sul più bello, alla penultima con il Lecce, siamo caduti...".
Perché dare qualcosa per scontato? Eppure così tanti anni di calcio dovrebbero averci insegnato che la sorpresa può succedere sempre. Se poi non dovesse andare bene, non sarebbe un dramma né per l’Inter, che ha comunque vinto due trofei, e né per Simone. La sua carriera è appena iniziata e, in ogni caso, io sarò sempre un suo tifoso. Se il Milan vincerà lo scudetto, allora vorrà dire che ha avuto qualcosa in più: meriterà un giusto applauso. Ma dalle sconfitte ci si rialza, le delusioni insegnano. Io, ad esempio, mi sono trovato nella situazione opposta, quella di chi viene beffato all’ultimo, non una ma due volte: proprio l’anno prima dello scudetto della Lazio, quando ci superò il Milan, e non dimentichiamoci di quando allenavo la Roma nel 1985-1986. Pensavamo di potercela fare dopo una grande rimonta, ma poi sul più bello, alla penultima con il Lecce, siamo caduti...".