Elliott: manovre in Lussemburgo. Riassetto o cessione?

A.C Milan 1899

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Ma sai leggere? Ho scritto è riportato nel bilancio, facendo riferimento ovviamente a quello lussemburghese. Di cosa si parla qui? Bah. In. Ogni caso ho sbagliato, è più di 1 mld, non 900 mln. Il Milan come valore è messo a 83 mln. Ma comunque questa è un'altra storia. Non vedo esattamente il problema di questo articolo. Anzi forse sì, che cerca di farvi aprire gli occhi ma non volete farlo. Come con i cinefake. Stessa storia

Io feci un riassunto un anno fa (qui https://www.milanworld.net/elliott-...el-milan-vt64854-post1906347.html#post1906347 )

Elliott controlla il 9% di Telecom Italia.

Elliott è in guerra con Vivendi per avere il controllo della stessa.

Elliott ha “comprato protezione” da una famosa banca americana su Telecom.

Vivendi tentava la scalata di Fininvest.

Uno sconosciuto testa di legno cinese compra una società da Fininvest, parzialmente grazie al credito di Elliott, sotto advisory della banca americana di cui sopra, cioè la N M Rothschild & Sons Limited, di proprietà della famiglia ebrea tedesca Rothschild (che caso, giudei come lo strozzino che ha escusso il pegno l’estate scorsa ed ora tiene il Milan per i testicoli).

Il vicepresidente di quella banca, è l'attuale “””””””””presidente”””””””””” del Milan, il quale “”””””presidente”””””” è uno dei tanti fidi cani slinguazzanti e scodinzolanti di Belluccone.

È sempre la medesima feccia che ci tiene la testa nella tazza del ***** da sette anni. E lo ringraziate pure.

Sindrome di Stoccolma, perhaps.
 
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E chi ha detto che non è lecito. Stai facendo confusione. Tu parli di sicurezza che non ci sia Berlusconi perché c'erano due banche, ma che significa? Non hai idea di cosa dici. I soldi vengono da paradisi fiscali, nessuno può saperlo. Comunque per risponderti sul discorso Singer, probabilmente non sai cosa fa Elliot, investono soldi di terze persone per farle fruttare, non soldi di singer. Per cui nessuno potrà mai dire nulla in quanto tecnicamente i soldi li mette Elliot ma fa semplicemente da ponte o schermo, chiamalo come vuoi. E non credo proprio si metta normalmente ad investire 1 mld a fondo perduto senza avere la Certezza di poterci guadagnare. A meno che non sia un cliente che lo vuole. Che strano.
Probabilmente dimentichi o non sai che c'è un indagine in corso sulla cessione del Milan. Proprio pulita non è la cosa evidentemente.

Probabilmente stai rispondendo a caso a cose che non ho mai scritto. Mai parlato di Berlusconi né in un senso né nell'altro.
Sul resto che hai scritto è inutile rispondere. Continui a girarci intorno. Ti ho mai detto che Singer è un brav'uomo? Nn mi pare...
 

corvorossonero

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Probabilmente stai rispondendo a caso a cose che non ho mai scritto. Mai parlato di Berlusconi né in un senso né nell'altro.
Sul resto che hai scritto è inutile rispondere. Continui a girarci intorno. Ti ho mai detto che Singer è un brav'uomo? Nn mi pare...

si ok dai, lasciamo stare.
 

Mauricio

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Ma sai leggere? Ho scritto è riportato nel bilancio, facendo riferimento ovviamente a quello lussemburghese. Di cosa si parla qui? Bah. In. Ogni caso ho sbagliato, è più di 1 mld, non 900 mln. Il Milan come valore è messo a 83 mln. Ma comunque questa è un'altra storia. Non vedo esattamente il problema di questo articolo. Anzi forse sì, che cerca di farvi aprire gli occhi ma non volete farlo. Come con i cinefake. Stessa storia

Io si, ed ho anche fatto una disamina dei dati. Evidentemente qui quello che non sa leggere, o peggio non ha idea di cosa si parli, non sono io.
 

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La GDS in edicola oggi, 17 agosto, riporta l'articolo del CorSera ed aggiunge che la cessione del Milan è ritenuta ad oggi distante anni luce. Il travaso di azioni è solamente un'operazione tecnica che non sposta equilibri e il rosso da 1 mld della Rossoneri Lux è frutto di una svalutazione del valore di carico che Mr. Li deteneva prima di perdere il Milan, e non ha a che fare col valore del club né con l’esposizione effettiva di Elliott sul club.
 

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La GDS in edicola oggi, 17 agosto, riporta l'articolo del CorSera ed aggiunge che la cessione del Milan è ritenuta ad oggi distante anni luce. Il travaso di azioni è solamente un'operazione tecnica che non sposta equilibri e il rosso da 1 mld della Rossoneri Lux è frutto di una svalutazione del valore di carico che Mr. Li deteneva prima di perdere il Milan, e non ha a che fare col valore del club né con l’esposizione effettiva di Elliott sul club.

Riparte la lavatrice?
 
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Il prestito fatto da Elliott al cinese era lecito fino a prova contraria.
I soldi c'erano e son stati spesi. Mi pare quasi superfluo sottolineare che vista l'entità del prestito le somme sono transitate da un conto ad un altro a mezzo bonifico e quindi almeno 2 banche hanno fatto i necessari controlli ivi compresi quelli antiriciclaggio. Quindi ditemi... di cosa parliamo? Cosa dovrebbe chiarire elliott? Si hanno prove o si vuol gettare fango senza il minimo straccio di prova perché tanto va bene sputare sul Milan, fa notizia...
Sul restante 46%... ti rendi conto anche tu che quella è una pura semplice e assoluta supposizione. Non sanno nulla e... inventano. Ma a sto punto per me il restante 46% visto il numero potrebbe essere di Vale Rossi. Una supposizione come un'altra.

Senza offesa, ma vorrei farvi tornare sulla terra. Elliott è un hedge fund, fondo d’investimento. Gli si è presentata l’occasione di prestare 300 milioni circa (che sono l’1% del patrimonio in gestione se è di 32 miliardi) a tassi da usura (se non ricordo male 11%) ottenendo in pegno le quote totali del Milan. Che seppur svalutato valeva di più di questa cifra. Voi un investimento del genere non l’avreste fatto?! Se andava male si otteneva oltre il 10% di rendimento, se andava bene un asset che valeva più del prestito.

Detto questo l’articolo mi sembra molto approssimativo: anche qui se non ricordo male l’investimento totale è di circa 500 milioni (diversi articoli online lo confermano). Da quando Elliott ha investito 1 miliardo nel Milan?! Andrebbe analizzato nel dettaglio da cosa deriva tale perdita.

Concludo ribadendo che un fondo d’investimento può sbagliare un’operazione (rivendita più bassa del prezzo di acquisto), è nella natura delle cose e potrebbe essere questo il caso. E le cifre in ballo sono “spiccioli” per il patrimonio di Elliott.

Ma la verità non la ho nemmeno io, per cui potrebbe essere che sia ancora Sil.vio dietro al Milan!

Questo che dite voi non fa una piega ma non capisco perchè sarebbe in contrasto con quello che penso io. Cioè lo sconosciuto cinese acquista nota società di calcio facendosi prestare i soldi che non ha dal fondo Elliott tramite l'intermediazione di Fassone giusto? Poi perde la società, il fondo giustamente si ritrova una proprietà sottopagandola quindi è contento di partecipare a questa operazione. Scaroni era già nel primo cda e poi diventa presidente. Non sto discutendo la legalità, ne gli eventuali margini di profitto del fondo di investimento.
 

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Il Corriere della Sera pubblica un articolo sull'intricata situazione societaria del Milan e con Elliott che sta facendo delle manovre in Lussemburgo. Preludio ad un riassetto o ad una cessione?

Ecco l'articolo completo


Il Fondo Elliott muove le pedine degli assetti del Milan mentre la società lussemburghese che controlla il club registra una perdita superiore al miliardo, per l’esattezza 1.046.977.327,85 euro. In queste settimane centrali dell’estate, mentre tiene banco il rinnovo del contratto a Zlatan Ibrahimovic, ci sono state alcune operazioni finanziarie a monte del Milan, l’ultima chiusa il 10 agosto. Tra queste, un travaso di azioni che ha interessato due società del Delaware, apparentemente lontane ma, come vedremo, fondamentali nella struttura proprietaria che presenta ancora zone d’ombra. Movimenti che potrebbero preludere a qualche novità negli assetti del club. Paul Singer, 76 anni, il numero uno del gruppo di gestione di investimenti, sta preparando la strada alla cessione? Apre ad altri soci? O è solo un riassetto interno del controllo? Nei mesi scorsi era circolato il nome di Bernard Arnault, patron del gigante del lusso Lvmh, ma le voci di un suo interesse per la squadra di Stefano Pioli non hanno mai trovato riscontro.

Da Li a Elliott
Elliott Management Corporation è diventata proprietaria del Milan nell’estate 2018 esercitando le garanzie sull’inadempiente Yonghong Li. Cioè il cinese senza capitali che nell’aprile 2017, già inseguito per insolvenza dalla Jangsu Bank, comprò il Milan da Berlusconi per 740 milioni, anche grazie ai soldi, oltre 300 milioni, di Elliott. È tuttora inspiegabile come uno sconosciuto (anche in Cina) imprenditore che millantava un patrimonio in gran parte inesistente (e quello esistente sull’orlo del crac) abbia potuto sedersi al tavolo di quella trattativa, chiudere una delle più rilevanti compravendite calcistiche di sempre e ottenere un simile finanziamento, sebbene assai oneroso.

Il finanziamento
All’epoca Li creò una scatola societaria per l’acquisto del Milan: la Rossoneri Sport Investment Luxembourg (Rossoneri Lux). Ed Elliott con due finanzieri italiani (Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione) costituì sempre in Lussemburgo la Project Redblack per erogare il prestito alla Rossoneri Lux. Fallito il cinese, gli americani sono andati a escutere la garanzia e così la Project si è presa il 100% della Rossoneri Lux che ha il 99% delle azioni del Milan.

Super rosso di bilancio
I costi e i conti di tutte queste operazioni (dall’acquisizione di Li fino agli oltre 400 milioni erogati al Milan da agosto 2018 fino al 19 marzo 2020) sono compresi nei bilanci della Rossoneri Lux. E nell’ultimo, depositato da poco, sono indicate perdite cumulate per oltre un miliardo al 30 giugno 2019. La situazione nel frattempo non è migliorata, i risultati sportivi non aiutano e il costo «fisso» di gestione della società è di circa 10 milioni al mese. Un problema serio anche per un investitore dalle spalle larghe come Elliott (32 miliardi di euro in gestione) che non è abituato a registrare minusvalenze.

Chi offre un miliardo?
Il Milan, tuttavia, è a bilancio a soli 83 milioni e poi, in caso di cessione, anche l’asset «nuovo stadio» potrà essere messo sul tavolo. Insomma c’è margine per riequilibrare i conti. Non abbastanza però per ipotizzare plusvalenze degli investitori finali a meno che qualcuno non offra almeno un miliardo. Il rischio per Elliott è rimanere a lungo impantanato in un business che dà visibilità ma assorbe denaro, non esattamente l’obiettivo di un hedge fund.

Zone d’ombra
Intanto il 25 giugno scorso c’è stato un passaggio di azioni dentro la Project, la società che controlla la Rossoneri Lux che a sua volta ha il 99% del Milan. La Genio Investments ha ceduto 120 azioni alla King George. Entrambe sono veicoli dell’arcipelago Elliott. Piccola operazione ma è un segnale che qualcosa si sta muovendo: è il primo assestamento che emerge in due anni. E le carte fanno più luce dentro la Project, perno della proprietà. Ci sono tre categorie di azioni (A-B e C) e le due finanziarie appena citate hanno tutte le azioni A che corrispondono al 49,99% del capitale votante. Ma chi ha il resto? Ovvero le B (4%) e le C (46%)? Nell’ultima segnalazione ufficiale del Milan (27 settembre 2019) si diceva che il capitale di Rossoneri Lux «è interamente detenuto da Project Redblack, il cui capitale sociale è a sua volta detenuto da Blue Skye Financial Partners e da alcune società indirettamente detenute da Elliott Associates ed Elliott International».

Il labirinto
Se quelle di Elliott fossero solo Genio e King vorrebbe dire che la maggioranza è in mano alla Blue Skye Financial Partners (Lussemburgo) dei finanzieri D’Avanzo e Cerchione che fin dall’inizio hanno affiancato gli americani nell’operazione e che sono ora in cda del Milan. Ma è probabile, come hanno detto in passato fonti di Elliott, che a loro faccia capo «solo» il 4% delle azioni B (comunque decisivo per la maggioranza) mentre sul 46% resta un alone di mistero. Per capire potrebbe essere utile il bilancio Blue Skye ma non è una loro priorità pubblicare i conti: nel 2020 (due settimane fa) hanno depositato il bilancio, inconsistente, del 2015 ... Sei giorni fa, infine, le due società di Elliott (Genio e King) e la stessa Blue Skye hanno rilevato le «vecchie» finanziarie lussemburghesi di Yonghong Li che erano state messe fuori gioco, rimanendo orfane del Milan, quando il fondo esercitò la garanzia e si prese la Rossoneri Lux. Manovre estive nei labirinti rossoneri da cui il fondo Elliott sta cercando una via d’uscita.

La GDS in edicola oggi, 17 agosto, riporta l'articolo del CorSera ed aggiunge che la cessione del Milan è ritenuta ad oggi distante anni luce. Il travaso di azioni è solamente un'operazione tecnica che non sposta equilibri e il rosso da 1 mld della Rossoneri Lux è frutto di una svalutazione del valore di carico che Mr. Li deteneva prima di perdere il Milan, e non ha a che fare col valore del club né con l’esposizione effettiva di Elliott sul club.

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Il Corriere della Sera pubblica un articolo sull'intricata situazione societaria del Milan e con Elliott che sta facendo delle manovre in Lussemburgo. Preludio ad un riassetto o ad una cessione?

Ecco l'articolo completo


Il Fondo Elliott muove le pedine degli assetti del Milan mentre la società lussemburghese che controlla il club registra una perdita superiore al miliardo, per l’esattezza 1.046.977.327,85 euro. In queste settimane centrali dell’estate, mentre tiene banco il rinnovo del contratto a Zlatan Ibrahimovic, ci sono state alcune operazioni finanziarie a monte del Milan, l’ultima chiusa il 10 agosto. Tra queste, un travaso di azioni che ha interessato due società del Delaware, apparentemente lontane ma, come vedremo, fondamentali nella struttura proprietaria che presenta ancora zone d’ombra. Movimenti che potrebbero preludere a qualche novità negli assetti del club. Paul Singer, 76 anni, il numero uno del gruppo di gestione di investimenti, sta preparando la strada alla cessione? Apre ad altri soci? O è solo un riassetto interno del controllo? Nei mesi scorsi era circolato il nome di Bernard Arnault, patron del gigante del lusso Lvmh, ma le voci di un suo interesse per la squadra di Stefano Pioli non hanno mai trovato riscontro.

Da Li a Elliott
Elliott Management Corporation è diventata proprietaria del Milan nell’estate 2018 esercitando le garanzie sull’inadempiente Yonghong Li. Cioè il cinese senza capitali che nell’aprile 2017, già inseguito per insolvenza dalla Jangsu Bank, comprò il Milan da Berlusconi per 740 milioni, anche grazie ai soldi, oltre 300 milioni, di Elliott. È tuttora inspiegabile come uno sconosciuto (anche in Cina) imprenditore che millantava un patrimonio in gran parte inesistente (e quello esistente sull’orlo del crac) abbia potuto sedersi al tavolo di quella trattativa, chiudere una delle più rilevanti compravendite calcistiche di sempre e ottenere un simile finanziamento, sebbene assai oneroso.

Il finanziamento
All’epoca Li creò una scatola societaria per l’acquisto del Milan: la Rossoneri Sport Investment Luxembourg (Rossoneri Lux). Ed Elliott con due finanzieri italiani (Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione) costituì sempre in Lussemburgo la Project Redblack per erogare il prestito alla Rossoneri Lux. Fallito il cinese, gli americani sono andati a escutere la garanzia e così la Project si è presa il 100% della Rossoneri Lux che ha il 99% delle azioni del Milan.

Super rosso di bilancio
I costi e i conti di tutte queste operazioni (dall’acquisizione di Li fino agli oltre 400 milioni erogati al Milan da agosto 2018 fino al 19 marzo 2020) sono compresi nei bilanci della Rossoneri Lux. E nell’ultimo, depositato da poco, sono indicate perdite cumulate per oltre un miliardo al 30 giugno 2019. La situazione nel frattempo non è migliorata, i risultati sportivi non aiutano e il costo «fisso» di gestione della società è di circa 10 milioni al mese. Un problema serio anche per un investitore dalle spalle larghe come Elliott (32 miliardi di euro in gestione) che non è abituato a registrare minusvalenze.

Chi offre un miliardo?
Il Milan, tuttavia, è a bilancio a soli 83 milioni e poi, in caso di cessione, anche l’asset «nuovo stadio» potrà essere messo sul tavolo. Insomma c’è margine per riequilibrare i conti. Non abbastanza però per ipotizzare plusvalenze degli investitori finali a meno che qualcuno non offra almeno un miliardo. Il rischio per Elliott è rimanere a lungo impantanato in un business che dà visibilità ma assorbe denaro, non esattamente l’obiettivo di un hedge fund.

Zone d’ombra
Intanto il 25 giugno scorso c’è stato un passaggio di azioni dentro la Project, la società che controlla la Rossoneri Lux che a sua volta ha il 99% del Milan. La Genio Investments ha ceduto 120 azioni alla King George. Entrambe sono veicoli dell’arcipelago Elliott. Piccola operazione ma è un segnale che qualcosa si sta muovendo: è il primo assestamento che emerge in due anni. E le carte fanno più luce dentro la Project, perno della proprietà. Ci sono tre categorie di azioni (A-B e C) e le due finanziarie appena citate hanno tutte le azioni A che corrispondono al 49,99% del capitale votante. Ma chi ha il resto? Ovvero le B (4%) e le C (46%)? Nell’ultima segnalazione ufficiale del Milan (27 settembre 2019) si diceva che il capitale di Rossoneri Lux «è interamente detenuto da Project Redblack, il cui capitale sociale è a sua volta detenuto da Blue Skye Financial Partners e da alcune società indirettamente detenute da Elliott Associates ed Elliott International».

Il labirinto
Se quelle di Elliott fossero solo Genio e King vorrebbe dire che la maggioranza è in mano alla Blue Skye Financial Partners (Lussemburgo) dei finanzieri D’Avanzo e Cerchione che fin dall’inizio hanno affiancato gli americani nell’operazione e che sono ora in cda del Milan. Ma è probabile, come hanno detto in passato fonti di Elliott, che a loro faccia capo «solo» il 4% delle azioni B (comunque decisivo per la maggioranza) mentre sul 46% resta un alone di mistero. Per capire potrebbe essere utile il bilancio Blue Skye ma non è una loro priorità pubblicare i conti: nel 2020 (due settimane fa) hanno depositato il bilancio, inconsistente, del 2015 ... Sei giorni fa, infine, le due società di Elliott (Genio e King) e la stessa Blue Skye hanno rilevato le «vecchie» finanziarie lussemburghesi di Yonghong Li che erano state messe fuori gioco, rimanendo orfane del Milan, quando il fondo esercitò la garanzia e si prese la Rossoneri Lux. Manovre estive nei labirinti rossoneri da cui il fondo Elliott sta cercando una via d’uscita.

La GDS in edicola oggi, 17 agosto, riporta l'articolo del CorSera ed aggiunge che la cessione del Milan è ritenuta ad oggi distante anni luce. Il travaso di azioni è solamente un'operazione tecnica che non sposta equilibri e il rosso da 1 mld della Rossoneri Lux è frutto di una svalutazione del valore di carico che Mr. Li deteneva prima di perdere il Milan, e non ha a che fare col valore del club né con l’esposizione effettiva di Elliott sul club.

Oh signore.....:huh:
 
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