Elliott - famiglia Singer. Proprietari del Milan.

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gabri65

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Condivido la tua analisi. Prima o poi sono convinto che scoppierà questa bolla finanziaria del mondo del calcio. E' l'unico modo per ritornare al sano sport di competizione con dei valori e divertimento per gli appassionati.
Adesso è diventato bussiness e modo per fare soldi o riciclarne altri. Non parlo del Milan,attenzione. Ci sono tanti club che puzzano sotto questo aspetto.
Comunque speriamo mettano presto, tetto salariale, limiti agli investimenti ecc ecc. E' l'unica via per sperare in un futuro migliore.
Per il Milan invece speriamo tutti il meglio, che sia Singer, che sia Elliott, che sia chiunque. L'importante è il bene del Milan.

perfetto :ok:
 

Casnop

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Sul piano teorico ed industriale, la possibilità di fiutare l'affare per me esiste anche oggettivamente. E questa è l'unica cosa che interessa ad Elliott ed era il dubbio che il comunicato di ieri ha sciolto: Singer non vuole fare cassa ora ma vede una vendita migliore in futuro.

Restando ai numeri, il Milan è una grande dormiente sul piano industriale, perché senza Champions, senza campioni e risultati sportivi, con gli sponsor che scappano e con diritti tv interni ridicoli rispetto alle cifre del calcio globale, fattura ancora 200 milioni annui ed è sulla soglia delle 20 squadre con più ricavi al mondo.

Senza fare grandi sforzi e soprattutto senza inventarsi piani industriali surreali con Milan China, un Milan ben amministrato (anche senza investimenti in strutture e stadio) ha dietro l'angolo i 300 milioni di fatturato, che vuol dire stabilizzarsi tranquillamente tra le prime 4 in Italia e le prime 16 in Europa pure nel breve periodo.
Anche perché tutti i numeri del calcio internazionale sono in crescita (solo l'Italia dorme per la miopia della politica sportiva e non) ed oggettivamente l'effetto Ronaldo in qualche modo ci darà un mano di riflesso.

Bisogna essere bravi, ovvero essere manager che veramente sanno analizzare i flussi, razionalizzare i costi e capire come fare ricavi, specie lavorando sul piano tecnico e sportivo che è dove serve una prima immediata inversione di tendenza.

E qui veniamo alla tua domanda per me: può Elliott, intesa ovviamente come "Management Corporation" e non come Singer in autonomia, portare avanti un progetto simile?
Per me la risposta non verte sulla volontà o possibilità di farlo, perché Elliott in passato come spiegato nitidamente dall'amico [MENTION=1914]Casnop[/MENTION] si è già avventurato in processi di ristrutturazione aziendale fiutando l'utile potenziale futuro, e pare che per il Milan abbia colto questo potenziale.

Per me la risposta deve invece vertere sulla capacità di farlo, ovvero il dubbio è: saranno così bravi da farcela, magari bene ed in poco tempo?
Qui li giudicheremo mossa dopo mossa fin da domani, ma gli utili partendo dalla base attuale del Milan sono assolutamente plausibili in linea teorica.

Molto bene, Djerry, le osservazioni, le conclusioni, i dubbi. Abbiamo a che fare con un soggetto di alta professionalità del business corporate, un attivista, non uno speculatore, che combina strategie diverse per la univocità dell'affare, sul lato operativo, su quello industriale, sulla governance. Non ha una strategia di copertura della posizione sul capitale, ma impone una propria strategia industriale, di valorizzazione del patrimonio, di equilibrio finanziario, a volte sfidando apertamente, da posizioni di minoranza, boards inefficienti o incompetenti. Soprattutto ha impostato una filosofia, quella di fare tutto il possibile per tutelare gli interessi degli azionisti. E tutto vuol dire davvero tutto: in un caso, contro la Arconic, una grande azienda aerospaziale con cui si era aperta una battaglia, ha speso 3 milioni di dollari per inviare a decine di migliaia di piccoli azionisti un piccolo video di 4 minuti insieme alle carte per il voto in assemblea. Il video raccontava le inefficienze dell’azienda sotto al guida del suo amministratore delegato Klaus Kleinfeld «il peggiore in base ai dati di tutte le aziende dell’S&P 500». E’ noto che Elliott usa agenzie di investigazione private e lancia i suoi attacchi solo dopo mesi di lavoro e di ricerca accurata, intervistando come nel caso dell’attacco alla Emc (poi assorbita da Dell) addirittura 700 persone. Kleinfeld ha provato a contrattaccare in modo goffo inviando velati ricatti a Singer, ed ha così segnato la sua condanna: il suo stesso consiglio lo ha licenziato e ha invitato Elliott a collaborare per la ricerca del nuovo ad. Per alcuni, la vicenda prova quanto sia difficile usare le maniere forti contro un attivista come Elliott. Il suo approccio ha fatto scuola, ha formato giovani che perseguono per conto dell’azienda decine di operazioni, solo l’anno scorso ne ha aperte 19. Morale? In uno scontro con attivisti che spesso raccolgono le simpatie di associazioni di azionisti come la Institutional Shareholders Services, o Glass Lewis, è sconsigliabile scegliere la strada del confronto pubblico. Singer attaccherà sempre quel tipo di establishment imprenditoriale colpevole di sfruttare a proprio vantaggio ed a danno degli azionisti di minoranza una posizione di controllo del consiglio. Secondo Elliott, ad esempio è il caso di Bolloré di Vivendi in Tim. Detto questo, detto della straordinaria, quasi leggendaria capacità di analisi a 360 gradi del target dell'investimento, sul piano societario, economico, legale, finanziario, contrattuale, fiscale, personale, psicologico e strategico, che non potrà non essere stato fatto anche per l'acquisizione del Milan, è chiaro che il fondo dovrà cimentarsi con un business ad alta alea come quello sportivo e calcistico, in una dimensione di sistema, quello del calcio italiano e del mercato ad esso collegato, che è fondamentalmente inefficiente. Ma l'approccio è quello della introduzione di un modello di sviluppo sostenibile che crei valore al target, permanente allorchè generato in situazione di autofinanziamento. E questo, preme dire, è un aspetto assoluto, giacchè il valore generato è sì patrimonialmente commerciabile, ma rimane al soggetto, non può essere sconnesso da esso perchè è unico ed univoco ad esso; se poi, come auspicabile, sarà autofinanziato, è la premessa per la sua ultrattività alle proprietà, ai boards, al management, al volere dei tifosi, o alle congiunture del sistema. Assicurare questo al club varrà più di ogni vittoria futura. Lo pretendiamo, da subito, ai signori Paul e Gordon Singer. :)
 

numero 3

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Molto bene, Djerry, le osservazioni, le conclusioni, i dubbi. Abbiamo a che fare con un soggetto di alta professionalità del business corporate, un attivista, non uno speculatore, che combina strategie diverse per la univocità dell'affare, sul lato operativo, su quello industriale, sulla governance. Non ha una strategia di copertura della posizione sul capitale, ma impone una propria strategia industriale, di valorizzazione del patrimonio, di equilibrio finanziario, a volte sfidando apertamente, da posizioni di minoranza, boards inefficienti o incompetenti. Soprattutto ha impostato una filosofia, quella di fare tutto il possibile per tutelare gli interessi degli azionisti. E tutto vuol dire davvero tutto: in un caso, contro la Arconic, una grande azienda aerospaziale con cui si era aperta una battaglia, ha speso 3 milioni di dollari per inviare a decine di migliaia di piccoli azionisti un piccolo video di 4 minuti insieme alle carte per il voto in assemblea. Il video raccontava le inefficienze dell’azienda sotto al guida del suo amministratore delegato Klaus Kleinfeld «il peggiore in base ai dati di tutte le aziende dell’S&P 500». E’ noto che Elliott usa agenzie di investigazione private e lancia i suoi attacchi solo dopo mesi di lavoro e di ricerca accurata, intervistando come nel caso dell’attacco alla Emc (poi assorbita da Dell) addirittura 700 persone. Kleinfeld ha provato a contrattaccare in modo goffo inviando velati ricatti a Singer, ed ha così segnato la sua condanna: il suo stesso consiglio lo ha licenziato e ha invitato Elliott a collaborare per la ricerca del nuovo ad. Per alcuni, la vicenda prova quanto sia difficile usare le maniere forti contro un attivista come Elliott. Il suo approccio ha fatto scuola, ha formato giovani che perseguono per conto dell’azienda decine di operazioni, solo l’anno scorso ne ha aperte 19. Morale? In uno scontro con attivisti che spesso raccolgono le simpatie di associazioni di azionisti come la Institutional Shareholders Services, o Glass Lewis, è sconsigliabile scegliere la strada del confronto pubblico. Singer attaccherà sempre quel tipo di establishment imprenditoriale colpevole di sfruttare a proprio vantaggio ed a danno degli azionisti di minoranza una posizione di controllo del consiglio. Secondo Elliott, ad esempio è il caso di Bolloré di Vivendi in Tim. Detto questo, detto della straordinaria, quasi leggendaria capacità di analisi a 360 gradi del target dell'investimento, sul piano societario, economico, legale, finanziario, contrattuale, fiscale, personale, psicologico e strategico, che non potrà non essere stato fatto anche per l'acquisizione del Milan, è chiaro che il fondo dovrà cimentarsi con un business ad alta alea come quello sportivo e calcistico, in una dimensione di sistema, quello del calcio italiano e del mercato ad esso collegato, che è fondamentalmente inefficiente. Ma l'approccio è quello della introduzione di un modello di sviluppo sostenibile che crei valore al target, permanente allorchè generato in situazione di autofinanziamento. E questo, preme dire, è un aspetto assoluto, giacchè il valore generato è sì patrimonialmente commerciabile, ma rimane al soggetto, non può essere sconnesso da esso perchè è unico ed univoco ad esso; se poi, come auspicabile, sarà autofinanziato, è la premessa per la sua ultrattività alle proprietà, ai boards, al management, al volere dei tifosi, o alle congiunture del sistema. Assicurare questo al club varrà più di ogni vittoria futura. Lo pretendiamo, da subito, ai signori Paul e Gordon Singer. :)

Casnop sei molto afferrato su tutto il sistema finanziario...
Voglio farti una domanda secca...
" Tutto quello che sta passando il Milan fa parte di un processo immaginabile cioè preventivabile oppure viviamo di varianti che all' inizio non si sospettavano?"
In poche parole sei sorpreso o sapevi già Tutto?
 

Aron

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A mio parere:

Gandini e Maldini dirigenti----------------------->rilancio deciso del Milan e Singer proprietario del club a lungo o futuro passaggio ai Ricketts

altri dirigenti e ingresso di soci come Silva------>interregno di Elliott e possibile rientro di Silvio
 

corvorossonero

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A mio parere:

Gandini e Maldini dirigenti----------------------->rilancio deciso del Milan e Singer proprietario del club a lungo o futuro passaggio ai Ricketts

altri dirigenti e ingresso di soci come Silva------>interregno di Elliott e possibile rientro di Silvio

Non torna...vai sereno. Altrimenti è la volta buona che lo distruggono e con lui tutte le sue aziende. Fin quando possibile,rimarrà in disparte, per poter guadagnarci successivamente.
 

Aron

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Non torna...vai sereno. Altrimenti è la volta buona che lo distruggono e con lui tutte le sue aziende. Fin quando possibile,rimarrà in disparte, per poter guadagnarci successivamente.

Ma infatti il suo rientro è solo una possibilità.
Rischia tantissimo a fare una cosa del genere.

Però intanto si continua a restare nel limbo, vuoi per il lavaggio dei panni vuoi per questo suo "vorrei ma non posso" di tornare al Milan per salvarlo dall'oblio.
 

corvorossonero

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Ma infatti il suo rientro è solo una possibilità.
Rischia tantissimo a fare una cosa del genere.

Però intanto si continua a restare nel limbo, vuoi per il lavaggio dei panni vuoi per questo suo "vorrei ma non posso" di tornare al Milan per salvarlo dall'oblio.

si rimane nel limbo perché il maledetto vuole soldi. E' semplice. Vuole il famoso miliardo. Probabilmente gli hanno fatto capire che non lo avrà mai se non rivaluta il Milan ed ecco spiegata la situazione odierna.
 

Aron

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si rimane nel limbo perché il maledetto vuole soldi. E' semplice. Vuole il famoso miliardo. Probabilmente gli hanno fatto capire che non lo avrà mai se non rivaluta il Milan ed ecco spiegata la situazione odierna.

e come lo rivaluti confermando Fassone e Mirabelli e smobilitando la rosa?

Non si rivaluta niente, il Milan continuerebbe ad annaspare e basta.
 

corvorossonero

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e come lo rivaluti confermando Fassone e Mirabelli e smobilitando la rosa?

Non si rivaluta niente, il Milan continuerebbe ad annaspare e basta.

eh ma non lo dire a me, fosse per me farei tabula rasa. Il problema è che comanda la biondina che è amica di fessone.
Speravo in un colpo di coda, invece pare niente. Non ha imparato nulla.
 
W

Wildbone

Guest
Dopo le ultime news, che hanno di fatto confermato che Elliott, come previsto, faceva parte del teatrino fin dall'inizio, accetterò di seguire il Milan nella prossima stagione solo se: 1) Vanno via Fassone e Mirabelli 2) Entra Maldini 3) Il fondo svela le sue vere intenzioni con il Milan. Senza queste 3 condizioni, per me il Milan non esiste fino alla prossima cessione.

Sono stufo di essere preso per il ****.
 
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