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Domenica 30 giugno si tengono le elezioni legislative in Francia. Il secondo turno si svolgerà domenica 7 luglio. Il territorio è diviso in 577 collegi uninominali. Per vincere al primo turno, un candidato deve ottenere non solo il 50%+1 dei voti, ma anche il 25% degli aventi diritto al voto. Sotto queste soglie, si procede al secondo turno. Al secondo turno accedono i primi 2 candidati di diritto, e chiunque abbia superato il 12,5% degli aventi diritto al voto (e non dei voti, quindi è raro accada, ma questa volta potrebbero esserci più trielli perché l'affluenza sarà più alta).
I sondaggi vedono in vantaggio il RN (alleato con il presidente dei gollisti Ciotti, ma non con il resto del partito che si è ribellato), che si colloca attorno al 36-37%, circa 8 punti sopra il Nuovo Fronte Popolare (alleanza tra le forze di sinistra ed estrema sinistra), che è dato attorno al 28%. Ensamble, la coalizione macroniana, si colloca attorni al 20, mentre i gollisti che hanno rifiutato la lista unica con RN sono dati sul 6-7%. Al secondo turno, nei collegi in cui non saranno al ballottaggio, i macroniani potrebbero dare l'endorsment alla sinistra solo quando è presente contro RN un candidato socialista, verde e forse comunista, mentre con i candidati Melenchoniani lasceranno libertà di scelta tra RN e sinistra.
I gollisti invece, pur essendosi ribellati al presidente non volendo una coalizione con RN al primo turno, hanno detto per bocca di Bellamy, leader pro tempore, che inviteranno a votare il partito di Le Pen contro la sinistra.
Le proiezioni dei seggi, che però in Francia a causa del doppioturno sono spesso inaffidabili e tra loro discordanti, vedono RN in vantaggio, con la maggioranza relativa, ma non distante dalla assoluta (289), che potrebbe raggiungere con un patto con i gollisti. Al secondo posto
I sondaggi vedono in vantaggio il RN (alleato con il presidente dei gollisti Ciotti, ma non con il resto del partito che si è ribellato), che si colloca attorno al 36-37%, circa 8 punti sopra il Nuovo Fronte Popolare (alleanza tra le forze di sinistra ed estrema sinistra), che è dato attorno al 28%. Ensamble, la coalizione macroniana, si colloca attorni al 20, mentre i gollisti che hanno rifiutato la lista unica con RN sono dati sul 6-7%. Al secondo turno, nei collegi in cui non saranno al ballottaggio, i macroniani potrebbero dare l'endorsment alla sinistra solo quando è presente contro RN un candidato socialista, verde e forse comunista, mentre con i candidati Melenchoniani lasceranno libertà di scelta tra RN e sinistra.
I gollisti invece, pur essendosi ribellati al presidente non volendo una coalizione con RN al primo turno, hanno detto per bocca di Bellamy, leader pro tempore, che inviteranno a votare il partito di Le Pen contro la sinistra.
Le proiezioni dei seggi, che però in Francia a causa del doppioturno sono spesso inaffidabili e tra loro discordanti, vedono RN in vantaggio, con la maggioranza relativa, ma non distante dalla assoluta (289), che potrebbe raggiungere con un patto con i gollisti. Al secondo posto