non mi convince questa tua interpretazione, perché il film comunque, in mezzo a varie scene inventate (per la maggior parte deplorevoli, tipo Jim che chiude Pam nell'armadio), ci sono comunque riferimenti reali e il film segue il percorso storico della band abbastanza fedelmente. Molto più di Bohemian Rhapsody, per dire. Mi riesce difficile non definirlo un biopic, lo è più di altri.
A me quello che non piace, e che non è piaciuto nemmeno a Ray, è il fatto che si calchi molto la mano su Morrison personaggio cupo maledetto dedito agli stravizi e poco su altri aspetti della sua personalità, meno appariscenti ma comunque parte integrante del suo modo di essere. Devo dire che condivido in toto la visione di Manzarek. Per vedere la differenza tra il vero Morrison e il tizio del film basta confrontare il vero filmato dell'esibizione da Ed Sullivan con la corrispettiva scena del film.
Poi comunque, come hai detto giustamente tu, de gustibus, già la colonna sonora lo riabilita parzialmente, del resto sono i Doors
guarda, ogni biopic ha delle scene inventate, pure quello su charlie parker di clint eastwood, che è fatto benissimo.e se lo vuoi chiamare biopic, va bene, fai pure, ma è molto di più. non è un solo un film sul mito dei doors, è un film sul concetto di mitologema nella modernità, ossia sulla costruzione del mito. inoltre è un film che mette bene in chiaro come la musica dei doors sia davvero sciamanica, e che l'aggettivo sciamanico associato ai doors non è affatto un luogo comune, anche se si è abusato. ed era sciamanica perchè era ed è una musica junghiana, in cui ogni elemento sonoro, voce compresa, non rimangono in superfice ma ti scavano nell'animo: l'urlo di the end, per esempio. mentre la musica dei velvet underground, altro gruppo che adoro, è una musica valutabile solo per l'aspetto musicale. val è la copia sputata di jim, poi che accentui determinate pose è normalissimo, è un film, e c'è un messaggio da far passare. gli altri aspetti della personalità di jim non sono esposti, ma si vedono eccome in controluce, a partire dalla scena iniziale dell'incidente della famiglia indiana. il rapporto tormentato con pam, al di là delle esagerazioni, che ripeto sono funzionali al concetto di cinema, è reso abbastanza bene, tradimenti compresi, che c'erano da entrambe le parti. ma ripeto, de gustibus, e capisco che anche ai fan possa non piacere. solo una cosa: posso chiederti l'età? questo direbbe molto. Io ho 47 anni, l'ho visto negli anni novanta quando uscì, e ti posso dire che al di là della critica, al pubblico piacque moltissimo.