Questo non ho mai perdonato e mai accetterò del suo lavoro.
Fossi stato io presidente o ds lo avrei evitato totalmente, in quanto non idoneo a livello professionale.
Una gestione dei propri assistiti non idonea, vero, perché i suoi assistiti venivano rappresentati come se fossero loro la squadra, il gruppo, quando invece erano semplicemente parte del gruppo, parte di uno sport di squadra e non atleti di discipline sportive come nuoto o atletica o simili, uno dei tanti misteri e schifi del calcio degli ultimi 20-25 anni, un calcio senza freni dove in tanti hanno mangiato, facendo forza sulla fallimentarietà della gestione sportiva di tutti quei club che facevano girare cifre senza senso che col tempo sono cresciute senza che alcuna istituzione facesse nulla, club tecnicamente falliti in un sistema totalmente mancante e privo di senso che si reggeva sul fatto di essere lo sport mondiale n° 1, con tanti appassionati idolatranti senza la minima cultura sportiva.
Sento un senso di libertà, speravo che potessimo liberarci molto prima di certi affaristi liberando certi giocatori, invece fino all'ultimo abbiamo retto il gioco, basti pensare che abbiamo fatto capitano uh mediocre e abbiamo ancora Ibra che rappresenta Raiola al 100% ed è proprio grazie alla divinizzazione di certi assistiti che solo oggi ci liberiamo di tutto, ma doveva crepare lui, doveva arrivare in scadenza dopo 4 lunghi anni un capitano panchinaro, doveva pensarci quello lassù, non so, so solo che il nostro futuro non dovrà essere immelmato da procuratori che ci dettano il mercato, ricordo che quando eravamo 0 certa gente ci dettava il mercato, procuratorini da nulla ma anche lo stesso Mino, talmente potenti che quando non sapevano dove piazzare la ***** di turno chiamavano il bavoso Galliani che schiavo del sistema come pochi ha cercato di sopravvivere al nulla che aveva creato dal 2008 in poi.
Che questo sia un avvertimento alle prossime gestioni, voglio che le commissioni siano a 0 o minime, logiche e che il Milan torni ad essere una figura superiore ai singoli procuratori, resi forti da un sistema marcio che idolatra addirittura chi ha fatto di tutto per mettersi al di sopra dei club, dello sport stesso.