Il Corriere dello Sport in edicola oggi, 11 giugno 2017, dedica la prima pagina alla scelta di Gigio Donnarumma. Il portiere ha scelto di restare al Milan ed è pronto a rinnovare il proprio contratto con il club rossonero. Il nodo resta sempre quello legato alla clausola rescissoria, che Raiola vorrebbe inserire. La dirigenza punta sul portiere in vista della prossima campagna abbonamenti.
Questa delle clausole di libertà è una storia che non meriterebbe che l'attenzione di uno starnuto. Non riguarda la vicenda della proposta contrattuale fatta dal Milan a Donnarumma, tramite il suo stolido agente, che è molto alta sul lato ingaggio proprio per renderla appetibile al giocatore, sì da essere à prendre ou à laisser, senza possibilità di negoziazione ulteriore: se il ragazzo accetta, accetta quella proposta, amen. Essa tuttavia non dovrebbe riguardare di principio i clubs che hanno campioni di alto valore di mercato, cui va riservato il diritto, una volta che arrivi da un terzo una proposta di acquisto di un suo giocatore, e questi la valuti favorevolmente, di esprimere il consenso alle migliori condizioni possibili in concreto, senza riferimento ad astratte cifre, indicate in contratto in un tempo diverso da quello di effettiva applicazione, e che hanno il solo effetto deleterio di creare speculazioni gravi sui prezzi. Bene hanno fatto, o farebbero, Fassone ed i suoi a dire no a certi vizi del mercato. Donnarumma verrà pagato ben oltre i suoi meriti, si accontenti di questo.
