Ragazzi, per favore. Se Donnarumma avesse voluto rimanere al Milan, avrebbe detto "io voglio rimanere al Milan". Fregacazzi di Raiola e famiglia. D'altronde, con 5 milioni all'anno (la prima offerta del Milan) li tieni a bada tranquillamente i parenti, e paghi anche eventuali penali con il suino.
Gigio, invece, a mio parere, era d'accordo con il suo agente e la famiglia per fargli trovare il contratto migliore (Real? Juve?), che facesse al contempo guadagnare la maggiore commissione a Mino, e che facesse anche arrivare nelle tasche dei familiari dei bei milioncini (forse direttamente dalla commissione di Raiola o dal bonus alla firma del giocatore).
Ma quando hanno visto che l'opinione pubblica si è schierata contro il duo, che ha iniziato a mangiarsi Gigio e a distruggere la credibilità di Mino, la famiglia e il suino hanno deciso di fare un passo indietro, ripiegando dunque sullo strappare al Milan un contratto quantomeno più vantaggioso di quello proposto in precedenza (il fatto che l'ingaggio sia misteriosamente salito a 6 milioni + 1 per Antonio, mi fa credere senza troppi dubbi che alla famiglia interessassero semplicemente i soldi, altro che il bene del baby prodigio, che comunque era d'accordissimo nel far guadagnare bene tutti (compreso se stesso, eh), tranne il Milan).
Il Milan è diventata insomma l'unica soluzione per salvare la faccia al giocatore, alla famiglia e al procuratore. Una soluzione che comunque frutta bei soldoni a tutti, tranne a Mino (sempre se non si sono accordati sottobanco per una percentuale sull'ingaggio, come contentino), che però si è sottratto a una guerra che lo avrebbe probabilmente distrutto mediaticamente.
Per me, la verità è questa.
Le colpe (gravi!) ce le hanno tutte e 3 le teste di questo mostro composto da Gigio, Raiola e famiglia Donnarumma. Nessuno escluso. Tutti colpevoli e vili.