Donadoni:"Napoli Milan aperta. I rossoneri...".

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Roberto Donadoni a TMW:

All'andata l'hanno spuntata i rossoneri, ripetendosi dopo 10 giorni...
"Partita aperta, chiaro che il Napoli ha dimostrato di essere una squadra migliore dal punto di vista del gioco. Il Milan vive più sugli sprazzi, sulle individualità, le giocate improvvisate e ha tirato fuori la vittoria. Bravi una volta passati in vantaggio a contenere e a portare a casa il risultato. Il ritorno sarà ancora apertissimo".
Pioli parla di 50 e 50...
"Il risultato è aperto per entrambe, vero che il Milan ha vinto la gara d'andata ma per il Napoli fare gol non è impossibile. Se il Milan fosse andato sul 2-0 avrebbe significato costringere il Napoli a ribaltare un risultato differente, a esporsi di più e quindi concedere un po' di più all'avversario, dandogli più opportunità nelle ripartenze. In ogni caso il Napoli deve solo vincere e questo rende la situazione interessante e bella per chi guarda".
Per gli azzurri torna Osimhen...
"Un giocatore così sarebbe importante per molte squadre. È una possibilità di sviluppo del gioco, dà più alternative sia palla a terra attaccando lo spazio, sia nel gioco aereo sfruttando i traversoni. È il giocatore che dal punto di vista individuale può crearsi l'occasione maggiormente. Che il Napoli lo abbia a disposizione è fondamentale".
Se il Napoli è stato indicato anche da allenatori come Guardiola come una delle favorite alla vittoria della Champions, il Milan altalenante di questa stagione sotto un certo aspetto sorprende
"È la squadra che ha vinto il campionato scorso, per cui è lecito che possa fare qualche passo in avanti. E poi la squadra è più amalgamata, più coesa e ha capito cosa significa vincere. Chiaro che il percorso in campionato è una cosa, in Champions è un'altra".
Quanto è complicato saper gestire i due impegni?
"Si è legati a diverse situazioni. Giocare spesso, giocare partite importanti, dal punto di vista fisico e mentale logora un po'. Da questo punto di vista è normale avere un calo. Serve avere una tensione massimale sempre alta e non è semplice".
Lei è legato indissolubilmente al Milan. Ma vanta anche un'esperienza a Napoli, da allenatore. Erano i primi anni in A della squadra di De Laurentiis. Crede di essere arrivato in un momento storico sbagliato?
"Non direi. Semplicemente mi sono ritrovato in una realtà che doveva ancora fare un certo tipo di percorso. Ho fatto quel che era possibile nelle mie capacità in un club che ancora doveva affermarsi anche dal punto di vista dell'organizzazione. Per quel che riguarda la gente e il pubblico Napoli rappresenta per me allenatore una delle migliori piazze in assoluto. Ho avuto l'occasione di sentir vibrare lo stadio in gare di cartello e devo dire che quello che il tifoso napoletano trasmette dagli spalti alla squadra è difficile da vedere altrove".
 

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All'andata l'hanno spuntata i rossoneri, ripetendosi dopo 10 giorni...
"Partita aperta, chiaro che il Napoli ha dimostrato di essere una squadra migliore dal punto di vista del gioco. Il Milan vive più sugli sprazzi, sulle individualità, le giocate improvvisate e ha tirato fuori la vittoria. Bravi una volta passati in vantaggio a contenere e a portare a casa il risultato. Il ritorno sarà ancora apertissimo".
Pioli parla di 50 e 50...
"Il risultato è aperto per entrambe, vero che il Milan ha vinto la gara d'andata ma per il Napoli fare gol non è impossibile. Se il Milan fosse andato sul 2-0 avrebbe significato costringere il Napoli a ribaltare un risultato differente, a esporsi di più e quindi concedere un po' di più all'avversario, dandogli più opportunità nelle ripartenze. In ogni caso il Napoli deve solo vincere e questo rende la situazione interessante e bella per chi guarda".
Per gli azzurri torna Osimhen...
"Un giocatore così sarebbe importante per molte squadre. È una possibilità di sviluppo del gioco, dà più alternative sia palla a terra attaccando lo spazio, sia nel gioco aereo sfruttando i traversoni. È il giocatore che dal punto di vista individuale può crearsi l'occasione maggiormente. Che il Napoli lo abbia a disposizione è fondamentale".
Se il Napoli è stato indicato anche da allenatori come Guardiola come una delle favorite alla vittoria della Champions, il Milan altalenante di questa stagione sotto un certo aspetto sorprende
"È la squadra che ha vinto il campionato scorso, per cui è lecito che possa fare qualche passo in avanti. E poi la squadra è più amalgamata, più coesa e ha capito cosa significa vincere. Chiaro che il percorso in campionato è una cosa, in Champions è un'altra".
Quanto è complicato saper gestire i due impegni?
"Si è legati a diverse situazioni. Giocare spesso, giocare partite importanti, dal punto di vista fisico e mentale logora un po'. Da questo punto di vista è normale avere un calo. Serve avere una tensione massimale sempre alta e non è semplice".
Lei è legato indissolubilmente al Milan. Ma vanta anche un'esperienza a Napoli, da allenatore. Erano i primi anni in A della squadra di De Laurentiis. Crede di essere arrivato in un momento storico sbagliato?
"Non direi. Semplicemente mi sono ritrovato in una realtà che doveva ancora fare un certo tipo di percorso. Ho fatto quel che era possibile nelle mie capacità in un club che ancora doveva affermarsi anche dal punto di vista dell'organizzazione. Per quel che riguarda la gente e il pubblico Napoli rappresenta per me allenatore una delle migliori piazze in assoluto. Ho avuto l'occasione di sentir vibrare lo stadio in gare di cartello e devo dire che quello che il tifoso napoletano trasmette dagli spalti alla squadra è difficile da vedere altrove".
 

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All'andata l'hanno spuntata i rossoneri, ripetendosi dopo 10 giorni...
"Partita aperta, chiaro che il Napoli ha dimostrato di essere una squadra migliore dal punto di vista del gioco. Il Milan vive più sugli sprazzi, sulle individualità, le giocate improvvisate e ha tirato fuori la vittoria. Bravi una volta passati in vantaggio a contenere e a portare a casa il risultato. Il ritorno sarà ancora apertissimo".
Pioli parla di 50 e 50...
"Il risultato è aperto per entrambe, vero che il Milan ha vinto la gara d'andata ma per il Napoli fare gol non è impossibile. Se il Milan fosse andato sul 2-0 avrebbe significato costringere il Napoli a ribaltare un risultato differente, a esporsi di più e quindi concedere un po' di più all'avversario, dandogli più opportunità nelle ripartenze. In ogni caso il Napoli deve solo vincere e questo rende la situazione interessante e bella per chi guarda".
Per gli azzurri torna Osimhen...
"Un giocatore così sarebbe importante per molte squadre. È una possibilità di sviluppo del gioco, dà più alternative sia palla a terra attaccando lo spazio, sia nel gioco aereo sfruttando i traversoni. È il giocatore che dal punto di vista individuale può crearsi l'occasione maggiormente. Che il Napoli lo abbia a disposizione è fondamentale".
Se il Napoli è stato indicato anche da allenatori come Guardiola come una delle favorite alla vittoria della Champions, il Milan altalenante di questa stagione sotto un certo aspetto sorprende
"È la squadra che ha vinto il campionato scorso, per cui è lecito che possa fare qualche passo in avanti. E poi la squadra è più amalgamata, più coesa e ha capito cosa significa vincere. Chiaro che il percorso in campionato è una cosa, in Champions è un'altra".
Quanto è complicato saper gestire i due impegni?
"Si è legati a diverse situazioni. Giocare spesso, giocare partite importanti, dal punto di vista fisico e mentale logora un po'. Da questo punto di vista è normale avere un calo. Serve avere una tensione massimale sempre alta e non è semplice".
Lei è legato indissolubilmente al Milan. Ma vanta anche un'esperienza a Napoli, da allenatore. Erano i primi anni in A della squadra di De Laurentiis. Crede di essere arrivato in un momento storico sbagliato?
"Non direi. Semplicemente mi sono ritrovato in una realtà che doveva ancora fare un certo tipo di percorso. Ho fatto quel che era possibile nelle mie capacità in un club che ancora doveva affermarsi anche dal punto di vista dell'organizzazione. Per quel che riguarda la gente e il pubblico Napoli rappresenta per me allenatore una delle migliori piazze in assoluto. Ho avuto l'occasione di sentir vibrare lo stadio in gare di cartello e devo dire che quello che il tifoso napoletano trasmette dagli spalti alla squadra è difficile da vedere altrove".
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