Dirigenti, Tare, Allegri e il Milan a un bivio

Lineker10

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Occorre anche essere realisti però. Certamente non si poteva sperare in Begiristan DS e Guardiola in panchina. Se le alternative si chiamavano Paratici e Palledino...
E invece mi sa che sono tra i pochi realisti.
Tare e Allegri sono due mediocri (per ragioni diverse) e secondo me lo vedremo.
Caricati di troppe aspettative dai media per le capacità effettive e anche per il ruolo che avranno nel concreto.
Oltretutto messi li da una dirigenza di disperati sperando che facciano chissà cosa, neanche nelle condizioni migliori per fare quello che sanno fare...
Sono una specie di governo tecnico. Una mossa della disperazione.

Vediamo che mercato faranno, ma per ora mi sa che si, sono tra i pochi davvero realisti su cosa ci aspetta la prossima stagione.
 

livestrong

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E invece mi sa che sono tra i pochi realisti.
Tare e Allegri sono due mediocri (per ragioni diverse) e secondo me lo vedremo.
Oltretutto messi li sperando che facciano chissà cosa, neanche nelle condizioni migliori per fare quello che sanno fare...
Sono una specie di governo tecnico.

Vediamo che mercato faranno, ma per ora mi sa che si, sono tra i pochi davvero realisti su cosa ci aspetta la prossima stagione.
Fammi dei nomi realistici di ds e allenatore che ti avrebbero fatto intravedere un po' di speranza. La situazione è critica ma certamente, secondo me, non per quanto han fatto questa settimana
 

DavMilan

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Fammi dei nomi realistici di ds e allenatore che ti avrebbero fatto intravedere un po' di speranza. La situazione è critica ma certamente, secondo me, non per quanto han fatto questa settimana
io sarei stato pessimista e disfattista qualsiasi scelta avessero fatto.

l'unica che mi avrebbe dato speranza erano le dimissioni/cacciata di tutto il team integrato
 
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Dopo un anno sportivamente disastroso e dilettantesco nella gestione e nelle scelte il Milan ha deciso di ripartire da Tare e da Allegri.

Il nome del tecnico livornese pare aver placato , almeno momentaneamente, la furente tifoseria rossonera ma ora l’attenzione è tutta sul mercato in entrata e in uscita.

Il destino rossonero passa per l’operato dei responsabili dell’area tecnica ma , ancor prima, sui rapporti proprietà-AD-DS-allenatore.
E’ ormai pensiero comune quello che l’AD di una società calcistica debba far le veci della società, che il DS debba seguire le ferree linee guida dell’AD e che poi, DS e tecnico, debbano assieme costruire la squadra.

Ma è veramente cosi?

Nonostante io per primo veda ragionare le società cosi credo si stia perdendo totalmente di vista la magia e il potere del ‘contraddittorio’.
Le più grandi creazioni sportive e le più grandi idee nascono quando , dentro un rapporto pur sempre di subordinazione e di rispetto dei ruoli, esistono il contraddittorio e il confronto.
Per lo meno nel calcio è spesso stato cosi ma mi rendo conto che l’evoluzione aziendale del calcio sta spegnendo questa peculiarità a favore di una gestione scientifica, razionale , statistica.

Se l’AD fa le veci della proprietà, il DS rispetta i paletti societari e l’allenatore chiede e ottiene i giocatori che può avere la creazione è piatta, passatemi il termine.



Noi stessi al Milan siamo stati testimoni di quanto affermo : quante volte Galliani, da amministratore delegato, andava a rompere le scatole al presidente Berlusconi, quindi alla proprietà, affinchè si facesse quello sforzo ulteriore sul mercato ma che poteva cambiare totalmente il destino del progetto sportivo?

Quante volte Galliani prendeva all’allenatore di turno certamente i giocatori che chiedeva ma non si faceva sfuggire le occasioni di mercato che potevano essere in linea coi disegni societari e perché c’è una linea guida che va oltre anche il contratto di un tecnico?

Basti solo pensare, giusto per fare un esempio, quando nell’estate del 2002 ci ritrovammo una rosa piena zeppa di trequartisti con un allenatore che fino a qualche anno prima nemmeno lo concepiva come figura.

Forse senza quella ‘dolce imposizione’ non sarebbe nato il milan dei ‘meravigliosi ‘e Ancelotti non avrebbe capito la sua strada e la sua ‘dimensione’.

Il talento dell’Ancelotti allenatore era come se fosse sopito, andava solo tirato fuori.
E ci hanno pensato i Seedorf, Rui Costa, Pirlo, Rivaldo, Kaka a fargli trovare la strada.


Anche Allegri se vogliamo è stato impregnato e formato da queste dinamiche e , anzi, il miglior Allegri lo abbiamo ammirato quando ha dovuto gestire campioni, talento , uomini.
Il tanto bistrattato acciughina che preferisce , secondo la leggenda, Van Bommel a Pirlo non è lo stesso che si ritrova Pirlo alla juve e lo fa giocare perno e mente del centrocampo assieme a Pogba e Vidal, in quella che , senza dubbi, è stata una delle mediane più forti e tecniche in Italia del recente passato?


Attenzione quindi a lasciarsi troppo andar con etichette e farsi fuorviare da valutazioni approssimative : un allenatore può avere una sua metodologia ma ogni società deve avere una sua anima e il pensiero calcistico non sempre è un bene che sia uno e uno solo.


Per questi e altri motivo un allenatore non sarà mai lo stesso su panchine diverse.

Per dinamiche particolari ora al Milan ci ritroviamo un allenatore e un DS che erano fermi al palo, fuori dal giro e dal calcio.
Allegri arriva in una squadra alla perenne ricerca di equilibri e che ha trasformato le partite in succoso materiale da highlights.

Il pensiero comune è che ora mezza rosa vada cestinata per costruire la squadra ideale di soldati per Allegri.
Ma davvero va fatto questo?

Eppure la storia ci dice non esattamente questo.

Un allenatore gestore potrebbe fare la fortuna di un gruppo qualitativo ma poco tattico , al netto chiaramente di un mercato che va comunque fatto e dovrà essere mirato e importante.



La storiella del calcio ‘semplice’ allegriano ha fatto ormai letteratura e innumerevoli sono i parallelismi fatti dal tecnico tra il calcio e il basket, con le giocate risolutive e gli 1vs1 decisivi che spettano ai campioni e che vanno a rompere gli equilibri in campo.
Se c’è una cosa che al Milan non mancano sono proprio i giocatori da 1vs e da giocate risolutive.


Il Milan e Allegri potrebbero essersi trovati al momento giusto ma attenzione a costruire la squadra per Allegri perchè potremmo ritrovarci un allenatore con le difficoltà del secondo ciclo alla Juve e un Milan alle prese con una rivoluzione costosa e drammatica che potrebbe impoverire tecnicamente la rosa.


La società abbia il coraggio ,anima e le ambizioni di proporre qualcosa, l’AD abbia il carattere di dare una linea, il DS abbia la lungimiranza di vedere un tecnico da smussare e Allegri capisca che nel calcio è meglio mettere un freno al talento che chiedere la giocata al mediano tattico.

Se per le prime due voci ho grossi dubbi mi auguro che l’asse Tare-Allegri sia costruttiva , di completamento ma non di allineamento.
Tare non dovrà costruire la squadra per Allegri ma dovrà avere il coraggio di dare in mano ad Allegri un materiale che lo esalti e lo migliori.
Il milan automaticamente ne uscirà più forte.
Perfetto, concordo praticamente in tutto. Al netto di Reijnders out e Modric in il Milan dovrà avere un centrocampo più forte / solido di quello che abbiamo visto gli ultimi 2 anni, quello del dopo Kessie e del dopo Tonali. Allegri tra l'altro (imho) non è neanche un "talebano del horto muso" pur rimanendo un allenatore pragmatico (ricordiamoci che è arrivato ad un passo dalla Champions giocandosela fino all'ultimo con un Barcellona molto forte). Ma c'è un grosso ma.......Reijnders sarà venduto per i disastri a 360° fatti dal trio degrado e se quei cani saranno ancora attivamente presenti a limitare / ostacolare il lavoro di Tare ed Allegri le speranze che il Milan possa sfruttare i problemi di società come Juve e Me*de saranno pari allo zero. Se metti il troll livornese alla guida di una macchina fatta bene i risultati li può ottenere, ma se metti troppi paletti e magari glieli metti anche tra le ruote.......addio
 

livestrong

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io sarei stato pessimista e disfattista qualsiasi scelta avessero fatto.

l'unica che mi avrebbe dato speranza erano le dimissioni/cacciata di tutto il team integrato
Furlani non può essere cacciato a nessun costo, almeno finché Redbird non estingue il debito con Elliot. Io con certe situazioni odiose son venuto a patti da tempo, purtroppo è così. Certi soggetti, compreso il nostro "presidente", ce li leveremo di torno solo con la loro morte o con un passaggio di proprietà
 

DavMilan

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Furlani non può essere cacciato a nessun costo, almeno finché Redbird non estingue il debito con Elliot. Io con certe situazioni odiose son venuto a patti da tempo, purtroppo è così. Certi soggetti, compreso il nostro "presidente", ce li leveremo di torno solo con la loro morte o con un passaggio di proprietà
appunto.

quindi fino la loro morte o un passaggio di proprietà faremo schifo, e questo inizio di mercato ne è la conferma.
 

Lineker10

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Fammi dei nomi realistici di ds e allenatore che ti avrebbero fatto intravedere un po' di speranza. La situazione è critica ma certamente, secondo me, non per quanto han fatto questa settimana
In questo momento nessuno a dire la verità.
Mi avrebbe incuriosito l'arrivo del Gasp, perchè perlomeno saremmo tornati a parlare di aspetti tattici, tecnici, inseguendo uno stile di gioco ben preciso e chiaro. Ma pure lui in questo circo avrebbe deluso, secondo me.
La speranza tornerà quando si toglieranno di mezzo i cialtroni, i saltimbanchi, i ladri e i mentecatti che gestiscono questo Milan.

Deve cambiare proprio tutto alla radice, l'intero sistema di gestione della società e la filosofia di base che va dalla proprietà fino all'allenatore.

Tare e Allegri ripeto sono una specie di governo tecnico. Una mossa della disperazione per far galleggiare la barca: cercare di tornare a competere per MASSIMO il quarto posto spendendo il meno possibile, investendo nulla di nulla.
 

Lorenzo 89

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In questo momento nessuno a dire la verità.
Mi avrebbe incuriosito l'arrivo del Gasp, perchè perlomeno saremmo tornati a parlare di aspetti tattici, tecnici, inseguendo uno stile di gioco ben preciso e chiaro. Ma pure lui in questo circo avrebbe deluso, secondo me.
La speranza tornerà quando si toglieranno di mezzo i cialtroni, i saltimbanchi, i ladri e i mentecatti che gestiscono questo Milan.

Deve cambiare proprio tutto alla radice, l'intero sistema di gestione della società e la filosofia di base che va dalla proprietà fino all'allenatore.

Tare e Allegri ripeto sono una specie di governo tecnico. Una mossa della disperazione per far galleggiare la barca: cercare di tornare a competere per MASSIMO il quarto posto spendendo il meno possibile, investendo nulla di nulla.
Comunque io sto pensando che non ci libereremo mai di questi, cioè anche andassero via verrebbero altri americani a fare quello che già stanno facendo loro.
La Serie A sta andando tutta in mano a sti yankee, guarda anche le ultime 2 società storicamente italiane vendute a due fondi americani (Hellas e Udinese), la stessa Inter è passata dal cinese a Oaktree.
 
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