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Si avvicina Milan - Napoli e iniziano a piovere dichiarazioni. Ecco Brahim Diaz, intervistato da Pellegatti:"Quando ero piccolo era incredibile vedere una partita di Champions. Ora posso giocarla. E farlo in club storico come il Milan è molto bello. Vedere i tifosi che urlano 'The Champions' è da pelle d'oca. È incredibile. È un’emozione, giocare San Siro è fantastico".
"Milan ai quarti? Contro il Tottenham ho visto la gente che ci credeva. C’era anche la famiglia allo stadio. Non giochiamo solo noi, ci sono i tifosi con noi".
"Io son da CL? Sì, gioco al Milan. Tutti siamo giocatori da Champions ed e per questo che siamo tra le prime otto in Europa. È bellissimo poi essere lì insieme ad altre due squadre italiane. Il movimento diventa più forte. È incredibile. Abbiamo meritato di essere qui: l’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto e quest’anno siamo tra le più forti d’Europa".
"Il tifo di San Siro? È una motivazione in più. Come dico sempre, sono il dodicesimo giocatore. È bello che ci abbiano aiutato e che siano stati vicini a noi per tutta la partita. Hai quella sensazione del ‘Sveglia!’, che ti concentra, che ti motiva. Io vorrei giocare sempre a San Siro, ma non si può".
"Il gol più importante? Tutti i gol sono importanti: forse uno che potrei scegliere è quello contro la Juventus, molto bello. Chi segna, segna. Io voglio solo aiutare la squadra a vincere".
Il NapolI? Hanno una squadra forte e lo stanno dimostrando in Italia e in Europa. Tecnicamente sono forti, ma lo siamo anche noi. È importante il fatto che ci conosciamo, è equilibrata come partita. Una qualità per metterli in difficoltà? Ce ne sono tante. Una è quella di avere il controllo della palla durante la partita perché non sono abituati senza".
"Il Milan ha migliorato le mie caratteristiche. Sono cresciuto tanto qui e devo ancora crescere".
"La regola del gol in trasferta? È cambiato. Ma penso sia meglio così. Devi essere più attento e più concentrato. Le partite comunque sono simili, devi dare sempre il 100%".
"Un fioretto per la vittoria della CL? Non lo so, dobbiamo pensare partita per partita. Tra un mese lo dico se posso fare qualcosa...".
"Milan ai quarti? Contro il Tottenham ho visto la gente che ci credeva. C’era anche la famiglia allo stadio. Non giochiamo solo noi, ci sono i tifosi con noi".
"Io son da CL? Sì, gioco al Milan. Tutti siamo giocatori da Champions ed e per questo che siamo tra le prime otto in Europa. È bellissimo poi essere lì insieme ad altre due squadre italiane. Il movimento diventa più forte. È incredibile. Abbiamo meritato di essere qui: l’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto e quest’anno siamo tra le più forti d’Europa".
"Il tifo di San Siro? È una motivazione in più. Come dico sempre, sono il dodicesimo giocatore. È bello che ci abbiano aiutato e che siano stati vicini a noi per tutta la partita. Hai quella sensazione del ‘Sveglia!’, che ti concentra, che ti motiva. Io vorrei giocare sempre a San Siro, ma non si può".
"Il gol più importante? Tutti i gol sono importanti: forse uno che potrei scegliere è quello contro la Juventus, molto bello. Chi segna, segna. Io voglio solo aiutare la squadra a vincere".
Il NapolI? Hanno una squadra forte e lo stanno dimostrando in Italia e in Europa. Tecnicamente sono forti, ma lo siamo anche noi. È importante il fatto che ci conosciamo, è equilibrata come partita. Una qualità per metterli in difficoltà? Ce ne sono tante. Una è quella di avere il controllo della palla durante la partita perché non sono abituati senza".
"Il Milan ha migliorato le mie caratteristiche. Sono cresciuto tanto qui e devo ancora crescere".
"La regola del gol in trasferta? È cambiato. Ma penso sia meglio così. Devi essere più attento e più concentrato. Le partite comunque sono simili, devi dare sempre il 100%".
"Un fioretto per la vittoria della CL? Non lo so, dobbiamo pensare partita per partita. Tra un mese lo dico se posso fare qualcosa...".
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