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Tutte le news dai quotidiani in edicola sul derby di Milano in programma questa sera
GDS: è un derby da far girare la testa. Una pazzesca sfida in vetta alla classifica. Inzaghi ha frecce e Lautaro gol. Pioli ha Leao e gli incursori. Il tecnico rossonero affolla la trequarti con Loftus, Reijnders e i terzini accentrati. Ma il Milan quest'anno martella anche a destra, con Pulisic e Chukwueze. Occhio a Lautaro che ha segnato 5 gol negli ultimi 5 derby.
E' il primo derby della storia in cui Inter e Milan si affrontano da capoliste in solitarie dopo tre partite di campionato. Non era ma successo.
Tuttosport: rischia più il Milan: Pioli, dopo aver cambiato molto, cerca certezze. Inzaghi insegue il record delle cinque vittorie consecutive contro i cugini, mai l’Inter ci è riuscita. Lautaro-Leao le stelle annunciate Derby show a San Siro: la partita sarà vista in oltre 200 tra paesi e territori grazie a 60 broadcaster esteri prima sentenza . Nei 4 derby giocati nel 2023 il Milan non è mai riuscito a segnare all’Inter Sarà un derby del mondo: sessanta broadcaster esteri trasmetteranno la gara in oltre duecento tra paesi e territori, un record. San Siro stasera metterà lo smoking: stadio esaurito, coreografia a 360° di marca nerazzurra (i tifosi del Milan saranno “confinati” in Curva Sud) e la tribuna piena di vip e glorie. D’altronde quando il milanese Sozza fischierà l’inizio della partita (altro inedito), saranno le 18, orario in cui abitualmente il 7 dicembre si apre la prima al Teatro alla Scala. Il paragone tra il teatro lirico più famoso al mondo e il tempio pagano per eccellenza stavolta ci sta tutto perché Inter-Milan è quanto di meglio offre - al momento - il nostro calcio. Lo dice la classifica - sono le squadre appaiate al primo posto dopo tre giornate in cui hanno solo vinto - e lo certifica il ricordo ancora fresco dell’euroderby in semifinale di Champions. Nel 2023 è la quinta stracittadina - un record - come è un record il fatto che l’Inter le abbia vinte tutte e senza subire gol: 3-0 a Riad in Supercoppa (18 gennaio), 1-0 in campionato (5 febbraio), 2-0 nella semifinale di andata di Champions (10 maggio) e 1-0 in quella di ritorno (16 maggio). Stefano Pioli ieri ha detto di non aver rivisto gli euroderby per preparare questa sfida, ma si è limitato a studiare quanto fatto dall’Inter nelle prime tre giornate di campionato. L’allenatore del Milan ha ritrovato una squadra che ha completato il suo processo di maturazione traendo linfa proprio dal percorso fatto in Champions, una squadra che sa vincere anche in gestione (come solo i grandi sanno fare) e che non perde mai il controllo della partita. Per il suo Milan, ampiamente rinnovato in estate, sarà un esame di laurea. La cabala è dalla sua parte (mai l’Inter nella storia è riuscita a vincere cinque stracittadine di seguito), ma affidarsi ai bussolotti non è mestiere di un allenatore e Pioli - dopo l’avvio fulminante - cerca certezze da questa partita, anche perché il Milan verrà attaccato e lì si capira a che livello è la tenuta difensiva di una squadra bellissima dalla cintola in su. Il fatto che manchino Tomori (squalificato) e Kalulu (infortunato) è un bel problema anche perché il Milan sarà costretto a rilanciare Kjaer che in pre-campionato ha mostrato di avere qualche ruga di troppo. L’Inter invece ritroverà Acerbi e Inzaghi, al netto dell’effetto jetlag per Sanchez e Cuadrado, avrà solo l’imbarazzo della scelta. Troverà un Milan nuovo a livello di sistema di gioco (il 4-3-3) ma con i principi che hanno caratterizzato anche le ultime creature di Pioli e potrà contare sull’impatto di Lautaro Martinez - capocannoniere con 5 gol e già 8 reti segnate nei derby - e Marcus Thuram: fisicità che l’Inter vuole scaricare sui centrali rossoneri, sulla carta l’anello debole della catena. Quella è sicuramente una chiave della partita, come lo è, banalmente, il fatto che stavolta il Milan abbia Leao e, al suo fuoriclasse, abbia aggiunto Pulisic a destra, la fisicità di Loftus-Cheek e Reijnders (reinventatosi come incursore) in mezzo in campo e pure l’impredibilità di Chukwueze come jolly spacca-partite. Armi in più ma tutti sanno che, se gira Leao, gira tutto il Milan: per questo Darmian - e con lui Dumfries - sarà costretto agli straordinari. Questo perché il portoghese, partita dopo partita, ha preso coscienza della sua nuova leadership, resa ancor più manifesta dopo la scelta di prendere il numero 10. Discorso simile per Lautaro Martinez che in un anno si è ritrovato prima campione del mondo, quindi capitano dell’Inter. Un’Inter che deve ancora dispiegare tutte le sue forze: Inzaghi ha chiesto (e ottenuto) due giocatori intercambiabili e, con l’entrata in scena della Champions dovrà riuscire, come accaduto nella coda dell’ultima stagione, a gestire turnover e risultati. Una Champions dove la Milano del calcio, dopo anni di letargo, si ripresenterà da protagonista. Mentre l’Inter può legittimamente aspirare a passare il turno da prima contro Real Sociedad, Salisburgo e Benfica, Il girone capitato al Milan (Psg, Newcastle e Borussia Dortmund nel menù) non invoglia a guardare più in là di dicembre. Però alzi la mano chi, nell’agosto 2022 dopo che a Istanbul l’Inter era stata sorteggiata con Bayern e Barcellona, avrebbe scommesso un euro sul fatto che sarebbe tornata a Istanbul, ma per giocarsi la finale.
Il CorSera in edicola sul derby LEGGI QUI -) #5
L'analisi tattica di Bacconi (su Tuttosport) su Inter - Milan di oggi LEGGI QUI -)
#4
GDS: è un derby da far girare la testa. Una pazzesca sfida in vetta alla classifica. Inzaghi ha frecce e Lautaro gol. Pioli ha Leao e gli incursori. Il tecnico rossonero affolla la trequarti con Loftus, Reijnders e i terzini accentrati. Ma il Milan quest'anno martella anche a destra, con Pulisic e Chukwueze. Occhio a Lautaro che ha segnato 5 gol negli ultimi 5 derby.
E' il primo derby della storia in cui Inter e Milan si affrontano da capoliste in solitarie dopo tre partite di campionato. Non era ma successo.
Tuttosport: rischia più il Milan: Pioli, dopo aver cambiato molto, cerca certezze. Inzaghi insegue il record delle cinque vittorie consecutive contro i cugini, mai l’Inter ci è riuscita. Lautaro-Leao le stelle annunciate Derby show a San Siro: la partita sarà vista in oltre 200 tra paesi e territori grazie a 60 broadcaster esteri prima sentenza . Nei 4 derby giocati nel 2023 il Milan non è mai riuscito a segnare all’Inter Sarà un derby del mondo: sessanta broadcaster esteri trasmetteranno la gara in oltre duecento tra paesi e territori, un record. San Siro stasera metterà lo smoking: stadio esaurito, coreografia a 360° di marca nerazzurra (i tifosi del Milan saranno “confinati” in Curva Sud) e la tribuna piena di vip e glorie. D’altronde quando il milanese Sozza fischierà l’inizio della partita (altro inedito), saranno le 18, orario in cui abitualmente il 7 dicembre si apre la prima al Teatro alla Scala. Il paragone tra il teatro lirico più famoso al mondo e il tempio pagano per eccellenza stavolta ci sta tutto perché Inter-Milan è quanto di meglio offre - al momento - il nostro calcio. Lo dice la classifica - sono le squadre appaiate al primo posto dopo tre giornate in cui hanno solo vinto - e lo certifica il ricordo ancora fresco dell’euroderby in semifinale di Champions. Nel 2023 è la quinta stracittadina - un record - come è un record il fatto che l’Inter le abbia vinte tutte e senza subire gol: 3-0 a Riad in Supercoppa (18 gennaio), 1-0 in campionato (5 febbraio), 2-0 nella semifinale di andata di Champions (10 maggio) e 1-0 in quella di ritorno (16 maggio). Stefano Pioli ieri ha detto di non aver rivisto gli euroderby per preparare questa sfida, ma si è limitato a studiare quanto fatto dall’Inter nelle prime tre giornate di campionato. L’allenatore del Milan ha ritrovato una squadra che ha completato il suo processo di maturazione traendo linfa proprio dal percorso fatto in Champions, una squadra che sa vincere anche in gestione (come solo i grandi sanno fare) e che non perde mai il controllo della partita. Per il suo Milan, ampiamente rinnovato in estate, sarà un esame di laurea. La cabala è dalla sua parte (mai l’Inter nella storia è riuscita a vincere cinque stracittadine di seguito), ma affidarsi ai bussolotti non è mestiere di un allenatore e Pioli - dopo l’avvio fulminante - cerca certezze da questa partita, anche perché il Milan verrà attaccato e lì si capira a che livello è la tenuta difensiva di una squadra bellissima dalla cintola in su. Il fatto che manchino Tomori (squalificato) e Kalulu (infortunato) è un bel problema anche perché il Milan sarà costretto a rilanciare Kjaer che in pre-campionato ha mostrato di avere qualche ruga di troppo. L’Inter invece ritroverà Acerbi e Inzaghi, al netto dell’effetto jetlag per Sanchez e Cuadrado, avrà solo l’imbarazzo della scelta. Troverà un Milan nuovo a livello di sistema di gioco (il 4-3-3) ma con i principi che hanno caratterizzato anche le ultime creature di Pioli e potrà contare sull’impatto di Lautaro Martinez - capocannoniere con 5 gol e già 8 reti segnate nei derby - e Marcus Thuram: fisicità che l’Inter vuole scaricare sui centrali rossoneri, sulla carta l’anello debole della catena. Quella è sicuramente una chiave della partita, come lo è, banalmente, il fatto che stavolta il Milan abbia Leao e, al suo fuoriclasse, abbia aggiunto Pulisic a destra, la fisicità di Loftus-Cheek e Reijnders (reinventatosi come incursore) in mezzo in campo e pure l’impredibilità di Chukwueze come jolly spacca-partite. Armi in più ma tutti sanno che, se gira Leao, gira tutto il Milan: per questo Darmian - e con lui Dumfries - sarà costretto agli straordinari. Questo perché il portoghese, partita dopo partita, ha preso coscienza della sua nuova leadership, resa ancor più manifesta dopo la scelta di prendere il numero 10. Discorso simile per Lautaro Martinez che in un anno si è ritrovato prima campione del mondo, quindi capitano dell’Inter. Un’Inter che deve ancora dispiegare tutte le sue forze: Inzaghi ha chiesto (e ottenuto) due giocatori intercambiabili e, con l’entrata in scena della Champions dovrà riuscire, come accaduto nella coda dell’ultima stagione, a gestire turnover e risultati. Una Champions dove la Milano del calcio, dopo anni di letargo, si ripresenterà da protagonista. Mentre l’Inter può legittimamente aspirare a passare il turno da prima contro Real Sociedad, Salisburgo e Benfica, Il girone capitato al Milan (Psg, Newcastle e Borussia Dortmund nel menù) non invoglia a guardare più in là di dicembre. Però alzi la mano chi, nell’agosto 2022 dopo che a Istanbul l’Inter era stata sorteggiata con Bayern e Barcellona, avrebbe scommesso un euro sul fatto che sarebbe tornata a Istanbul, ma per giocarsi la finale.
Il CorSera in edicola sul derby LEGGI QUI -) #5
L'analisi tattica di Bacconi (su Tuttosport) su Inter - Milan di oggi LEGGI QUI -)
#4