Demenza senile, ecco i 9 fattori di rischio

Milanforever26

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Uno studio internazionale realizzato da circa 24 esperti e presentato all'Alzheimer's Association International Conference di Londra riporta i nove fattori di rischio da evitare per ridurre il rischio di incorrere nella demenza senile.
Per alcuni in raltà non c'è modo di intervenire direttamente, ma su altri si può agire.

Eccoli di seguito:

Perdita dell’udito
Mancata Istruzione
Fumo
Depressione
Mancata attività fisica
Isolamento sociale
Ipertensione
Obesità
Diabete di tipo due
 

Milanforever26

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Perchè ti reputi socialmente isolato ?

Be diciamo che io detesto la "mondanità"..e sono uno a cui piace moltissimo stare a casa..
La mia indole mi porta ad isolarmi..ho sempre detestato "le compagnie" dove sei obbligato ad andare di qua o di là o a trovarti sempre..

Adesso ho più di 30 anni e ho i miei pochi amici, ma con loro non parlo di argomenti che mi interessano..purtroppo in giro è difficile trovare qualcuno che ama discutere di temi come la scienza, la società, la teologia, la fisica..quindi si ci si vede..ma in fondo, per parlare del nulla..

Poi vedi io amo definirmi un "nullologo" (in tutti i campi) nel senso che io benché ami discutere di tutto detesto l'approfondimento delle cose, perché implica troppa perdita di tempo e la perdita della mia opinione personale per lasciare spazio a quella degli altri..questo per me inesorabilmente finisce per standardizzarti..

Infatti se noterai anche qui sul forum io dibatto praticamente in tutte le discussioni ma non sono ferratissimo in nulla..perché io amo la discussione in se non il giungere ad una conclusione..invece alla gente ormai piace avere risposte immediate e certe..la discussione è "una perdita di tempo"..

Quindi io mi sento socialmente isolato perché trovo pochi compagni di viaggio con cui relazionarmi..
 
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Be diciamo che io detesto la "mondanità"..e sono uno a cui piace moltissimo stare a casa..
La mia indole mi porta ad isolarmi..ho sempre detestato "le compagnie" dove sei obbligato ad andare di qua o di là o a trovarti sempre..

Adesso ho più di 30 anni e ho i miei pochi amici, ma con loro non parlo di argomenti che mi interessano..purtroppo in giro è difficile trovare qualcuno che ama discutere di temi come la scienza, la società, la teologia, la fisica..quindi si ci si vede..ma in fondo, per parlare del nulla..

Poi vedi io amo definirmi un "nullologo" (in tutti i campi) nel senso che io benché ami discutere di tutto detesto l'approfondimento delle cose, perché implica troppa perdita di tempo e la perdita della mia opinione personale per lasciare spazio a quella degli altri..questo per me inesorabilmente finisce per standardizzarti..

Infatti se noterai anche qui sul forum io dibatto praticamente in tutte le discussioni ma non sono ferratissimo in nulla..perché io amo la discussione in se non il giungere ad una conclusione..invece alla gente ormai piace avere risposte immediate e certe..la discussione è "una perdita di tempo"..

Quindi io mi sento socialmente isolato perché trovo pochi compagni di viaggio con cui relazionarmi..

Ti capisco bene.
Ci sono certe uscite/serate che sono di una tristezza unica per discorsi che si affrontano, tematiche ridicole , falsità di rito .
Alla fine è una sfilata o ci si fa compagnia oppure non lo so nemmeno io come definire certe serate in compagnia.
Non sei isolato, se mi posso permettere di definirti, forse sei solo molto onesto con te stesso a tal punto da non volerti prendere in giro.
In fin dei conti quante volte si fanno cose per 'inerzia'? Prendendosi appunto in giro da soli o forse per paura di ascoltare se stessi o , peggio, di stare soli con se stessi.
 

Djici

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Be diciamo che io detesto la "mondanità"..e sono uno a cui piace moltissimo stare a casa..
La mia indole mi porta ad isolarmi..ho sempre detestato "le compagnie" dove sei obbligato ad andare di qua o di là o a trovarti sempre..

Adesso ho più di 30 anni e ho i miei pochi amici, ma con loro non parlo di argomenti che mi interessano..purtroppo in giro è difficile trovare qualcuno che ama discutere di temi come la scienza, la società, la teologia, la fisica..quindi si ci si vede..ma in fondo, per parlare del nulla..

Poi vedi io amo definirmi un "nullologo" (in tutti i campi) nel senso che io benché ami discutere di tutto detesto l'approfondimento delle cose, perché implica troppa perdita di tempo e la perdita della mia opinione personale per lasciare spazio a quella degli altri..questo per me inesorabilmente finisce per standardizzarti..

Infatti se noterai anche qui sul forum io dibatto praticamente in tutte le discussioni ma non sono ferratissimo in nulla..perché io amo la discussione in se non il giungere ad una conclusione..invece alla gente ormai piace avere risposte immediate e certe..la discussione è "una perdita di tempo"..

Quindi io mi sento socialmente isolato perché trovo pochi compagni di viaggio con cui relazionarmi..

Ovviamente non conoscendoti e impossibile dire se ti sei analizzato bene ma la tua e un analisi molto bella e che dimostra quanto sei vero.

E più semplice essere onesto con qualcuno che con sé stesso.

:ok:
 

Mr. Canà

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Uno studio internazionale realizzato da circa 24 esperti e presentato all'Alzheimer's Association International Conference di Londra riporta i nove fattori di rischio da evitare per ridurre il rischio di incorrere nella demenza senile.
Per alcuni in raltà non c'è modo di intervenire direttamente, ma su altri si può agire.

Eccoli di seguito:

Perdita dell’udito
Mancata Istruzione
Fumo
Depressione
Mancata attività fisica
Isolamento sociale
Ipertensione
Obesità
Diabete di tipo due

Per sdrammatizzare un po'...

[MENTION=1415]Milanforever26[/MENTION] stai tranquillo, non sei l'unico. E più passa il tempo ed è normale non avere voglia di certe cose, di ascoltare sempre le stesse conversazioni vuote o di compiere che certe obbligazioni sociali, anche avere meno amici di quando uno è un ragazzino penso sia normale. Quando si entra nell'età adulta si diventa per forza di cose più occupati e qualche amico lo si perde lungo la strada, normale. ;)
 

Ruuddil23

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Be diciamo che io detesto la "mondanità"..e sono uno a cui piace moltissimo stare a casa..
La mia indole mi porta ad isolarmi..ho sempre detestato "le compagnie" dove sei obbligato ad andare di qua o di là o a trovarti sempre..

Adesso ho più di 30 anni e ho i miei pochi amici, ma con loro non parlo di argomenti che mi interessano..purtroppo in giro è difficile trovare qualcuno che ama discutere di temi come la scienza, la società, la teologia, la fisica..quindi si ci si vede..ma in fondo, per parlare del nulla..

Poi vedi io amo definirmi un "nullologo" (in tutti i campi) nel senso che io benché ami discutere di tutto detesto l'approfondimento delle cose, perché implica troppa perdita di tempo e la perdita della mia opinione personale per lasciare spazio a quella degli altri..questo per me inesorabilmente finisce per standardizzarti..

Infatti se noterai anche qui sul forum io dibatto praticamente in tutte le discussioni ma non sono ferratissimo in nulla..perché io amo la discussione in se non il giungere ad una conclusione..invece alla gente ormai piace avere risposte immediate e certe..la discussione è "una perdita di tempo"..

Quindi io mi sento socialmente isolato perché trovo pochi compagni di viaggio con cui relazionarmi..

Ti capisco bene.
Ci sono certe uscite/serate che sono di una tristezza unica per discorsi che si affrontano, tematiche ridicole , falsità di rito .
Alla fine è una sfilata o ci si fa compagnia oppure non lo so nemmeno io come definire certe serate in compagnia.
Non sei isolato, se mi posso permettere di definirti, forse sei solo molto onesto con te stesso a tal punto da non volerti prendere in giro.
In fin dei conti quante volte si fanno cose per 'inerzia'? Prendendosi appunto in giro da soli o forse per paura di ascoltare se stessi o , peggio, di stare soli con se stessi.

Credo che siamo un po' sulla stessa barca, con le dovute differenze ovviamente :) Certe uscite sono caratterizzate da discorsi che ormai fanno venire l'orticaria e spesso a fine serata mi capita di rendermi conto che si è parlato per il 90% del tempo di c.... altrui, non che non possa mai succedere (dipende anche dal come) ma se diventa l'argomento principale o addirittura unico, è veramente triste. Poi questa ritualità, quasi obbligatorietà di vedersi periodicamente almeno una volta a settimana più altre occasioni "comandate" (tipo capodanno, per me la più insopportabile), col passare degli anni sta sempre più stretta. Anche l'organizzazione stessa della serata inizia a pesare. Sto cercando di limitare un po' queste "adunate", specie quelle delle feste comandate, e soprattutto di variare per quanto possibile la compagnia, perché andare sempre negli stessi posti con le stesse persone aggiunge seccatura a seccatura.

Insomma siamo nella fase Jepp Gambardella: "A questa età non posso più perdere tempo con cose che non mi va di fare". Ci stiamo arrivando molto prima di lui ma per me è un vantaggio :D
 

Milanforever26

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Ti capisco bene.
Ci sono certe uscite/serate che sono di una tristezza unica per discorsi che si affrontano, tematiche ridicole , falsità di rito .
Alla fine è una sfilata o ci si fa compagnia oppure non lo so nemmeno io come definire certe serate in compagnia.
Non sei isolato, se mi posso permettere di definirti, forse sei solo molto onesto con te stesso a tal punto da non volerti prendere in giro.
In fin dei conti quante volte si fanno cose per 'inerzia'? Prendendosi appunto in giro da soli o forse per paura di ascoltare se stessi o , peggio, di stare soli con se stessi.

Credo che siamo un po' sulla stessa barca, con le dovute differenze ovviamente :) Certe uscite sono caratterizzate da discorsi che ormai fanno venire l'orticaria e spesso a fine serata mi capita di rendermi conto che si è parlato per il 90% del tempo di c.... altrui, non che non possa mai succedere (dipende anche dal come) ma se diventa l'argomento principale o addirittura unico, è veramente triste. Poi questa ritualità, quasi obbligatorietà di vedersi periodicamente almeno una volta a settimana più altre occasioni "comandate" (tipo capodanno, per me la più insopportabile), col passare degli anni sta sempre più stretta. Anche l'organizzazione stessa della serata inizia a pesare. Sto cercando di limitare un po' queste "adunate", specie quelle delle feste comandate, e soprattutto di variare per quanto possibile la compagnia, perché andare sempre negli stessi posti con le stesse persone aggiunge seccatura a seccatura.

Insomma siamo nella fase Jepp Gambardella: "A questa età non posso più perdere tempo con cose che non mi va di fare". Ci stiamo arrivando molto prima di lui ma per me è un vantaggio :D

A quanto pare siamo in diversi sulla via della demenza senile!
:ok:
 
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Credo che siamo un po' sulla stessa barca, con le dovute differenze ovviamente :) Certe uscite sono caratterizzate da discorsi che ormai fanno venire l'orticaria e spesso a fine serata mi capita di rendermi conto che si è parlato per il 90% del tempo di c.... altrui, non che non possa mai succedere (dipende anche dal come) ma se diventa l'argomento principale o addirittura unico, è veramente triste. Poi questa ritualità, quasi obbligatorietà di vedersi periodicamente almeno una volta a settimana più altre occasioni "comandate" (tipo capodanno, per me la più insopportabile), col passare degli anni sta sempre più stretta. Anche l'organizzazione stessa della serata inizia a pesare. Sto cercando di limitare un po' queste "adunate", specie quelle delle feste comandate, e soprattutto di variare per quanto possibile la compagnia, perché andare sempre negli stessi posti con le stesse persone aggiunge seccatura a seccatura.

Insomma siamo nella fase Jepp Gambardella: "A questa età non posso più perdere tempo con cose che non mi va di fare". Ci stiamo arrivando molto prima di lui ma per me è un vantaggio :D

fantastica la citazione di Gambardella !!!!
E io ti rispondo con una delle gemme tratta dal film 'mediterraneo' : Avevamo tutti più o meno quell'età in cui non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo. ::D:
 
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