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Ennesima pazzia woke, questa volta partorita da tale "Francamente", sottoprodotto musicale uscito dalla cloaca di X-Factor. Ecco quanto scritto via social:"L'inno italiano non è inclusivo. Mi è stato proposto di cantare l'inno d'Italia dopo una manifestazione sportiva, che nella sua inclusività inizia con "fratelli d'Italia". La prima cosa che ho pensato è bene accetto, ma cambio il testo per renderlo più inclusivo. Ho scoperto però che questo sarebbe stato vilipendio alla bandiera. Mi sono detta forse non è il caso. Si sono aperte due opzioni: la prima era di rifiutare, la seconda che è quella che ho intrapreso era l'opportunità di prendere uno spazio, farlo da donna queer vestendo determinati colori per dare un messaggio molto chiaro. Le persone queer esistono, le persone transessuali esistono, le persone non binarie esistono e non sono cittadini, cittadine, cittadinx di serie b. Hanno pari doveri e diritti della società italiana» Le persone nere esistono. Tante sono le persone stanche di un'Italia razzista, omofoba, che si riconosce in un tricolore anacronistico. Quando viene scritto l'inno di Mameli si pensa a unificare diversi stati sotto un'unica bandiera. Penso che l'obiettivo debba essere quello piuttosto di unificarsi sotto una bandiera di pace, di inclusività".
