Il tutto parandosi dietro la Parola di Dio per l'appunto, o frasine come "il più grande inganno del diavolo è quello di farti credere che non esiste". Con questi semplici e clamorosamente efficaci assiomi insindacabili hanno buona parte del mondo in mano.
Per restare al tema di questi giorni, la Chesa è la versione maxima e definitiva di influenza, chiara Ferragli è una costoletta da niente al confronto. Divertente quando i credenti puntano il dito contro le sette quali la chiesa dell'unificazione fondata da sun moon; come se invece l'original version delle sette invece ha usato e usa trucchi differenti per tenere la gente sotto scacco
Discorsi sempre troppo delicati in cui inciampare è un attimo. Non è che chi crede spiritualmente in qualcosa è per forza sotto scacco di qualche millantatore.
I fedeli che credono in Dio non c'entrano nulla con quelli che credono ciecamente, senza spirito critico, alle istituzioni vaticane. Che è mera politica, come quando discutiamo del MES.
Chi fa di tutta l'erba un fascio cade nell'ateismo intollerante.
A me non frega niente di chi non crede in qualche divinità o si basa solo sull'umanesimo e sul materialismo. umano. Possono fare quello che gli pare. Ma non mi danno fastidio solo finché non rompono le palle agli altri o cercano di abolire, minimizzare, cancellare o deridere le loro usanze.
Perché a qualcuno dovrebbe dare fastidio chi va in chiesa a dire una preghiera o a pregare una statua, o trova conforto a leggere uno scritto antico?
L'intolleranza atea è manifesto di una grande frustrazione e debolezza interiore.
Ora mi si risponderà che per queste ragioni non dovrebbe darmi fastidio nemmeno chi crede in satana. Ma è un'altra risposta vacua, perché satana per la religione cattolica rappresenta il male. E' così mica perché me lo dice il vescovo di turno, è così perché gli stessi satanisti adorano questo anti dio per spergiuro al dio degli altri. Di certo non mi da fastidio chi crede nel sole, nella luna, o in un gatto.
Vanno combattuti gli estremismi religiosi, le speculazioni basate sulla religione, il marciume dei leader religiosi, non la religione stessa.