Declino calcio italiano,tutto partito da lontano.

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Spalletti comunque ha grandi colpe nelle scelte, perché se ti porti 10 difensori devi giocare assolutamente con la difesa a 3 essendo 9 su 10 abituati a giocare così.
Secondo me invece di inventarsi guardiopiolate doveva semplicemente giocare basso, compatto e con ripartenze con un 3-5-2.
Non saremmo andati avanti perché facciamo comunque schifo, ma almeno sarebbe stato più dignitoso (come l’europeo di Conte)
Forse però poi si è reso conto tardi che l'unico materiale veramente buono a disposizione (Chiesa) con quel modulo veniva totalmente sacrificato in nome di un 3-5-2 che non appartiene alla storia spallettiana.

Inutile che ci giriamo intorno, sono d'accordo con chi dice che l'Italia sarebbe comunque uscita magari il turno dopo, ma non era roba da farsi palleggiare in faccia, anche se questa governance merita questa figura qua.

Convocazioni totalmente sbagliate.
Se convochi El Shaarawy, di Lorenzo e soprattutto gente raccomandata come fagioli e ti affidi solo al "blocco Inter" meriti di andare a casa così.
Avrebbe potuto chiamare Orsolini, Colpani e Bonaventura che lo meritavano di più. Non sono dei campioni ma almeno hanno idea di come gestire un possesso e potevano sopperire alla totale mancanza di qualità sulla trequarti.

Il centrocampo che ha presentato contro la Svizzera è roba da Salernitana. Sì sono visti in particolare i limiti di un giocatore come barella, pompatissimo dai media marottiani, che ha zero doti di playmaking e costruzione di gioco. È un Gattuso più elegante ma che non ha minimamente la rabbia agonistica, la ferocia, i polmoni e la forza fisica di ringhio.

Io non sono disfattista come tanti altri circa il futuro dei giovani italiani perché lo dicono i fatti, a livello giovanile andiamo benissimo.
Il problema è che questi ragazzi mancano di fare lo step successivo, quando devono giocare per migliorare.
Mentre in spagna (AL BARCELLONA) non hanno problemi a mandare in campo Cubarsì o Yamal minorenni, da noi i Pafundi vengono snobbati dall'UDINESE.

Il problema pertanto secondo me è veramente solo questa Lega e questa Governance vecchia che vuole solo lo status quo e non si evolve.
Si dovrebbero prendere decisioni drastiche, e si può fare in mille modi, per costringere le squadre a fare giocare i giocatori italiani (è vergognoso che il Milan ad esempio non abbia mezzo italiano in nazionale maggiore o che l'udinese di turno giochi con 11 stranieri in campo) e per rendere più fluido il mercato senza bisogno che le big debbano attingere per forza al mercato estero.
I nostri giocatori migliori troppo spesso rimangono incastrati in realtà medie senza possibilità di crescere e di giocare partite internazionali di alto livello per colpa dei Cairo, dei Pozzo, dei Sassuolo di turno. Per questo motivo i Berardi, Belotti, Buongiorno e presto anche i Pafundi rimarranno sempre dei giocatori di media fascia quando in realtà il potenziale avrebbe dovuto dire altro.

Ma purtroppo, come potete immaginare, a qualcuno va bene così. Procuratori e alcuni club guadagnano dal fatto che la serie a sia una lega vecchia e priva di talento.
Ogni riferimento al potere occulto di Marotta aiutato da Gravina è voluto.
 
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Comunque il vero cono d'ombra del calcio italiano è tra i 18 e i 23 anni.
In tutti gli altri paese un zeroli, cito il primo italiano bravo che abbiamo noi e mi viene in mente, viene buttato in prima squadra e quindi in campo, come poteva accadere ad un albertini tanti anni fa.
Se il ragazzo è bravo si farà ma deve giocare.
 

Butcher

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Tutto verissimo, soprattutto sul giocare nelle strade. Quando ero bambino e ragazzino e in realtà anche dopo giocavamo tutti in strada, ci si radunava e si giocava con le magliette come pali, senza traverse quindi imparavi a tenere la palla bassa a tirare, gli spazi erano ristretti così imparavi a passare subito la palla oppure, se eri forte, a inventare dribbling e questo succedeva tutti i santi giorni, finivi i compiti il prima possibile per andare a giocare a pallone (bada bene che ho scritto pallone e non calcio di proposito). Io sono cresciuto in un paesino in Valtellina di 1500 anime e il traffico era praticamente assente, le poche macchine che passavano facevamo sfide a far passare la palla sopra la macchina in movimento e metterla sul petto dell’amico (non ti dico che sgridate dagli automobilisti quando sbagliavamo), poi ho compiuto 14 anni e mi sono trasferito a Rho… ma le cose non erano diverse, grazie al calcio feci subito amicizie e giocavamo comunque in strada. Adesso tutta questa magia è svanita e la colpa la do principalmente al modo di vivere odierno, vedo il figlio più grande della mia compagna a lui e i suoi amici non basta più giocare in strada o in un prato, vogliono il campo e se non ce l’hanno giocano alla play… tutto il giorno ?
Verissimo. Anche io da bimbo e ragazzino scendevo giù in strada e giocavo con amici e vicini di casa, si creava una vera e propria ressa di ragazzini. Per non parlare del campetto scassato in cemento, ci si sfidava a chi prendeva il campo.
Ora quando torno giù è una desolazione, i ragazzini un miraggio. Il campetto sempre, e dico sempre, vuoto.
Quello di basket, invece, viene usato...
 

Antokkmilan

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Verissimo ciò che dici è aggiungo anche un dettaglio non da poco, é da tanto che non andate a vedere partite dei ragazzini? La quantità di genitori starnazzanti sulle tribune che si sentono già procuratori di futuri campioni, che insultano gli altri ragazzini, che devono mettere becco sulle scelte dell'allenatore e delle società é diventata una roba vergognosa.
La maggior parte dei genitori speculano sui figli soprattutto nel calcio odierno, l’importante è la mega commissione, il mega ingaggio fa nulla se poi marcisce in panchina.
 

Ringhio8

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La maggior parte dei genitori speculano sui figli soprattutto nel calcio odierno, l’importante è la mega commissione, il mega ingaggio fa nulla se poi marcisce in panchina.
Si si ma intendevo che già nei campetti dei paesini si comportano come bestie perché "mio figlio é più bravo degli altri", chissà quanto gli infarciscono la testa di ste scemenze pure a casa, al punto che secondo me manco si divertono a giocare sti ragazzini
 

Ringhio8

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Verissimo. Anche io da bimbo e ragazzino scendevo giù in strada e giocavo con amici e vicini di casa, si creava una vera e propria ressa di ragazzini. Per non parlare del campetto scassato in cemento, ci si sfidava a chi prendeva il campo.
Ora quando torno giù è una desolazione, i ragazzini un miraggio. Il campetto sempre, e dico sempre, vuoto.
Quello di basket, invece, viene usato...
E quanto bello era quando arrivava uno nuovo con la solita frase "posso giocare con voi?"
 

Antokkmilan

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Si si ma intendevo che già nei campetti dei paesini si comportano come bestie perché "mio figlio é più bravo degli altri", chissà quanto gli infarciscono la testa di ste scemenze pure a casa, al punto che secondo me manco si divertono a giocare sti ragazzini
Guarda mi hai fatto ricordare un episodio di qualche anno fa con mio cugino di terzo grado ?, ecco è successo tutto quello che hai scritto e fidati lui non era propria una cima ma dai parenti era considerato Maradona.
 
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Comunque il vero cono d'ombra del calcio italiano è tra i 18 e i 23 anni.
In tutti gli altri paese un zeroli, cito il primo italiano bravo che abbiamo noi e mi viene in mente, viene buttato in prima squadra e quindi in campo, come poteva accadere ad un albertini tanti anni fa.
Se il ragazzo è bravo si farà ma deve giocare.
Sono andato a vedermi le Nazionali under-21 del ciclo d’oro di Cesare.
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1992
Antonioli, Peruzzi, Bonomi, Favalli, Luzardi, Malusci, Matrecano, Rossini, Taccola, Verga, Villa, Albertini, Dino Baggio, Corini, Marcolin, Orlando, Sordo, Bertarelli, Buso, Melli, Muzzi,

Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1994
Toldo, Cannavaro, Colonnese, Delli Carri, Galante, *****, Panucci, Tresoldi, Berretta, Bigica, Cherubini, Visi, Marcolin, Rossitto, Scarchilli, Carbone, Inzaghi, Muzzi, Orlandini, Vieri

Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1996
Pagotto, Panucci, Pistone, Cannavaro, Galante, Fresi, Sartor, Nesta, Amoruso, Brambilla, Pecchia, Buffon, Ametrano, Tommasi, Tacchinardi, Delvecchio, Morfeo, Totti.

Come si può notare, c’erano diversi giovani che poi sono diventati buoni/buonissimi giocatori, tantissimi che non hanno sfondato e pochissimi che poi sono diventati campioni/campionissimi. Ma questi pochissimi erano così forti che ti cambiavano il volto di una squadra. Ecco, adesso abbiamo diversi potenziali buoni/buonissimi giocatori, tantissimi che non sfonderanno e zero campioni/campionissimi potenziali. Il problema sta tutto qui.
Sui motivi della totale assenza di talenti veri è difficile dare una risposta perché possono esserci vari motivi. A mio parere, considerando che i metodi di lavoro nelle giovanili sono abbastanza standardizzati, direi che in ogni caso per un buon 70% dipenda, banalmente, dal caso. È vero che c’è stata una riduzione del serbatoio di giovani ma, per la legge dei grandi numeri, almeno un potenziale campionissimo dovrebbe esserci perché comunque il numero di praticanti, sia pure ridotto rispetto al passato, non è esiguo.
Sia quel che sia, se non hai grandi talenti ma solo tanti buoni giocatori, devi saperti adattare e creare un gruppo squadra che giochi in un modo che possa far sì che il valore complessivo della squadra sia superiore alla somma dei valori individuali degli 11 che scendono in campo.
 

Davidoff

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Sono andato a vedermi le Nazionali under-21 del ciclo d’oro di Cesare.
Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1992
Antonioli, Peruzzi, Bonomi, Favalli, Luzardi, Malusci, Matrecano, Rossini, Taccola, Verga, Villa, Albertini, Dino Baggio, Corini, Marcolin, Orlando, Sordo, Bertarelli, Buso, Melli, Muzzi,

Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1994
Toldo, Cannavaro, Colonnese, Delli Carri, Galante, *****, Panucci, Tresoldi, Berretta, Bigica, Cherubini, Visi, Marcolin, Rossitto, Scarchilli, Carbone, Inzaghi, Muzzi, Orlandini, Vieri

Campionato d'Europa Under-21 UEFA 1996
Pagotto, Panucci, Pistone, Cannavaro, Galante, Fresi, Sartor, Nesta, Amoruso, Brambilla, Pecchia, Buffon, Ametrano, Tommasi, Tacchinardi, Delvecchio, Morfeo, Totti.

Come si può notare, c’erano diversi giovani che poi sono diventati buoni/buonissimi giocatori, tantissimi che non hanno sfondato e pochissimi che poi sono diventati campioni/campionissimi. Ma questi pochissimi erano così forti che ti cambiavano il volto di una squadra. Ecco, adesso abbiamo diversi potenziali buoni/buonissimi giocatori, tantissimi che non sfonderanno e zero campioni/campionissimi potenziali. Il problema sta tutto qui.
Sui motivi della totale assenza di talenti veri è difficile dare una risposta perché possono esserci vari motivi. A mio parere, considerando che i metodi di lavoro nelle giovanili sono abbastanza standardizzati, direi che in ogni caso per un buon 70% dipenda, banalmente, dal caso. È vero che c’è stata una riduzione del serbatoio di giovani ma, per la legge dei grandi numeri, almeno un potenziale campionissimo dovrebbe esserci perché comunque il numero di praticanti, sia pure ridotto rispetto al passato, non è esiguo.
Sia quel che sia, se non hai grandi talenti ma solo tanti buoni giocatori, devi saperti adattare e creare un gruppo squadra che giochi in un modo che possa far sì che il valore complessivo della squadra sia superiore alla somma dei valori individuali degli 11 che scendono in campo.
Io ho letto tempo fa che le giovanili pensano soprattutto a insegnare i vari moduli e "inquadrare i giovani", tecnica, fantasia e dribbling vengono snobbate se non addirittura viste male, ecco spiegato perché produciamo solo gregari rispetto a paesi con bacini simili al nostro.
 
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Io sinceramente non vedo tutto sto declino del calcio italiano, semmai più che altro della serie A che però è una cosa diversa.
L'Italia ha vinto gli ultimi europei e li ha vinti meritatamente. Non li ha vinti l'Inghilterra, la Germania, la Francia, la Spagna o il Portogallo.
Pesano molto semmai le due qualificazioni ai mondiali saltate, però anche lì, non mi pare che avessimo formazioni inferiori qualitativamente a quelle che han preso il posto nostro.

Vedo discorsi fatti un po' a caso e sempre molto fumosi, quando si parla del calcio italiano.
Lasciando perdere i soliti complottismi da intertristi che mi sono dovuto subire per 30 anni quando mi parlavano di Galliani, Berlusconi, Agnelli e menate varie, mentre ora si è passato a Marotta, le lacune sulla qualità dei giocatori italiani ci sono, ma non sono così grosse da non qualificarsi ai mondiali o uscire agli europei dominati dalla svizzera. E fondamentalmente queste lacune si basano sulla mancanza di una prima punta degna di nota.

In questi europei che non avremmo mai vinto, ma avremmo potuto fare figure migliori, sinceramente vedo una grossa responsabilità di Spalletti. Quando arrivi agli europei e in 4 partite cambi a ripetizione il modulo, fai giocare quasi tutti i giocatori convocati (non trovando quindi dei titolari fissi), il 90% di quelli in campo fuori ruolo rispetto a come giocano nei club, mi pare evidente che il CT ci abbia capito zero in questo torneo. Ha le sue scusanti perchè è entrato in corso d'opera nel progetto, però un minimo di furbizia poteva usarla. Non hai preparato alcun gioco, alcune situazioni tattiche, per non saper ne leggere ne scrivere buttali in campo più o meno come la maggioranza di loro gioca nei loro club. Tanto più che Chiesa a parte, hai praticamente convocato una rosa da 3-5-2.
Questo per dire che si possono fare tanti discorsi filosofici sul calcio italiano, ma se poi al momento della verità, all'atto pratico, chi guida i giocatori italiani sbaglia praticamente tutto, hai voglia poi a fare bene.
 
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