Declino calcio italiano,tutto partito da lontano.

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Un mio ex datore di lavoro diceva che le tangenti nel mondo economico-politico non erano il male, perché almeno a quei tempi si facevano le cose.
In natura esistono dei parassiti che, quando entrano nell’ospite, ne prendono il controllo e gli fanno fare cose, anche prodigiose, che di norma non sarebbe in grado di fare. Un osservatore esterno non è assolutamente in grado di rendersi conto che quei prodigi sono dovuti alla suddetta infestazione e non può che rimanere sbalordito del comportamento dell’ospite.
Arrivati a un certo punto, quando si arriva alla situazione ideale per la propria proliferazione, il parassita ammazza l’ospite.

A buon intenditor…
 

Blu71

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In natura esistono dei parassiti che, quando entrano nell’ospite, ne prendono il controllo e gli fanno fare cose, anche prodigiose, che di norma non sarebbe in grado di fare. Un osservatore esterno non è assolutamente in grado di rendersi conto che quei prodigi sono dovuti alla suddetta infestazione e non può che rimanere sbalordito del comportamento dell’ospite.
Arrivati a un certo punto, quando si arriva alla situazione ideale per la propria proliferazione, il parassita ammazza l’ospite.

A buon intenditor…

Ogni tanto scrivi qualcosa di intelligente ?
 
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I problemi sono tanti.

Il problema numero 1 è che il calcio era lo sport di tutti perché praticato per strada.
Oggi si gioca sostanzialmente solo nelle scuole calcio pagando e così abbiamo perso in un colpo solo tanti ipotetici iscritti, una quantità infinita di ore di ipotetico allenamento di base e una formazione più selvaggia ma stimolante la fantasia.
Un bambino di 8 anni di allena sei ore a settimana, le stesse ore io me le facevo in un pomeriggio fino al tramonto.

Il problema numero 2 sono le nascite in meno.

Il problema numero 3 è il tenore e lo stile di vita.
Il calciatore oggi è più probabile esca dove c'è fame anziché dalle generazioni del tiktok.

Il problema numero 4 è che i nostri ragazzi crescono più tardi.

Il problema numero 5 è che il mercato interno italiano è fermo ancora alle logiche di quando il nostro campionato era il numero 1 del mondo e così se vai a chiedere un Frattesi ti chiedono 40 mln quando in Francia con 5 ne trovi uno più forte.

Il problema numero 6 è che girano troppi soldi facili da subito.

Il problema numero 7 è che stiamo perdendo la figura storica del dirigente federale vecchio stampo, quello che curava le nidiate e le generazioni.

Il problema numero 8 è che il calcio va riportato nelle scuole, a discapito di discutibili progetti a pagamento affidati a discutibili docenti che non hanno la minima idea di quel che fanno.
Io mi sono innamorato del calcio coi vecchi giochi della gioventù, tornei studenteschi di istituto che si svolgevano alle scuole elementari.
E vi premetto che ai miei tempi la scuola calcio iniziava ad 8 anni coi pulcini.
Non esistevano i piccoli amici, età 5 anni , come oggi.
Questo perché noi degli anni 80 a 5 anni sapevamo già fare la capriola, correre, saltare, giocare a nascondino anziché a campana.
Insomma, eravamo fisicamente già sciolti , a differenza di oggi che sono scoordinati.

Il problema numero 9 sono i tecnici dei settori giovanili che non mirano alla formazione del giovane calciatore ma a vincere i campionati per farsi notare.

Il problema numero 10 sono i genitori, i veri nemici della scuola calcio.
Gente che dovrebbe solo chiedere ai propri figli se si sono divertiti dopo un allenamento o partita e non quanti gol hanno realizzato.
Lo sport serve a formare uomini migliori, il campione viene fuori da sé.


Parlo con cognizione di causa perché sono istruttore di base e ne ho viste tante/troppe.
 
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fabri47

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I problemi sono tanti.

Il problema numero 1 è che il calcio era lo sport di tutti perché praticato per strada.
Oggi si gioca sostanzialmente solo nelle scuole calcio pagando e così abbiamo perso in un colpo solo tanti ipotetici iscritti, una quantità infinita di ore di ipotetico allenamento di base e una formazione più selvaggia ma stimolante la fantasia.

Il problema numero 2 sono le nascite in meno.

Il problema numero 3 è il tenore e lo stile di vita.
Il calciatore oggi è più probabile esca dove c'è fame anziché dalle generazioni del tiktok.

Il problema numero 4 è che i nostri ragazzi crescono più tardi.

Il problema numero 5 è che il mercato interno italiano è fermo ancora alle logiche di quando il nostro campionato era il numero 1 del mondo e così se vai a chiedere un Frattesi ti chiedono 40 mln quando in Francia con 5 ne trovi uno più forte.

Il problema numero 6 è che girano troppi soldi facili da subito.

Il problema numero 7 è che stiamo perdendo la figura storica del dirigente federale vecchio stampo, quello che curava le nidiate e le generazioni.

Il problema numero 8 è che il calcio va riportato nelle scuole, a discapito di discutibili progetti a pagamento affidati a discutibili docenti che non hanno la minima idea di quel che fanno.
Io mi sono innamorato del calcio coi vecchi giochi della gioventù, tornei studenteschi di istituto che si svolgevano alle scuole elementari.
E vi premetto che ai miei tempi la scuola calcio iniziava ad 8 anni coi pulcini.
Non esistevano i piccoli amici, età 5 anni , come oggi.
Questo perché noi degli anni 80 a 5 anni sapevamo già fare la capriola, correre, saltare, giocare a nascondino anziché a campana.
Insomma, eravamo fisicamente già sciolti , a differenza di oggi che sono scoordinati.

Il problema numero 9 sono i tecnici dei settori giovanili che non mirano alla formazione del giovane calciatore ma a vincere i campionati per farsi notare.

Il problema numero 10 sono i genitori, i veri nemici della scuola calcio.
Gente che dovrebbe solo chiedere ai propri figli se si sono divertiti dopo un allenamento o partita e non quanti gol hanno realizzato.
Lo sport serve a formare uomini migliori, il campione viene fuori da sé.


Parlo con cognizione di causa perché sono istruttore di base e ne ho viste tante/troppe.
Complimenti per il post.

Aggiungo anche l'ipocrisia e la sfacciataggine di certi commentatori e giornalisti. Oggi tutti a dare la colpa a Spalletti, ma ieri Rimedio poco prima del fischio d'inizio ELOGIAVA la sua scelta di mettere Fagioli titolare. Quanto è facile salire sul carro dei vincitori, ecco in quello molti giornalai sono campioni del mondo.

Perchè con un giornalismo serio, le cose cambierebbero e magari qualcuno ai vertici si caherebbe sotto e lavorerebbe come si deve.

E diciamocelo, la Nazionale di Spalletti finora ha quasi sempre fatto cahare e non dimentichiamoci come ci siamo qualificati all'europeo: con un rigore annullato sul finale all'Ucraina che rischiava di batterci. Ma stica... tanto si siamo qualificati, evviva...

Mai ho visto un'Italia giocare SEMPRE così male. I giocatori saranno pure scarsi, ma ricordo che la nazionale del 2016 lo era il triplo di questa, difesa a parte ed avevamo un attacco peggiore. Perchè stiamo parlando di una squadra che in tre partite ha fatto un solo tiro in porta.

E' solo colpa dei giocatori? Dai...
 
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I problemi sono tanti.

Il problema numero 1 è che il calcio era lo sport di tutti perché praticato per strada.
Oggi si gioca sostanzialmente solo nelle scuole calcio pagando e così abbiamo perso in un colpo solo tanti ipotetici iscritti, una quantità infinita di ore di ipotetico allenamento di base e una formazione più selvaggia ma stimolante la fantasia.
Un bambino di 8 anni di allena sei ore a settimana, le stesse ore io me le facevo in un pomeriggio fino al tramonto.

Il problema numero 2 sono le nascite in meno.

Il problema numero 3 è il tenore e lo stile di vita.
Il calciatore oggi è più probabile esca dove c'è fame anziché dalle generazioni del tiktok.

Il problema numero 4 è che i nostri ragazzi crescono più tardi.

Il problema numero 5 è che il mercato interno italiano è fermo ancora alle logiche di quando il nostro campionato era il numero 1 del mondo e così se vai a chiedere un Frattesi ti chiedono 40 mln quando in Francia con 5 ne trovi uno più forte.

Il problema numero 6 è che girano troppi soldi facili da subito.

Il problema numero 7 è che stiamo perdendo la figura storica del dirigente federale vecchio stampo, quello che curava le nidiate e le generazioni.

Il problema numero 8 è che il calcio va riportato nelle scuole, a discapito di discutibili progetti a pagamento affidati a discutibili docenti che non hanno la minima idea di quel che fanno.
Io mi sono innamorato del calcio coi vecchi giochi della gioventù, tornei studenteschi di istituto che si svolgevano alle scuole elementari.
E vi premetto che ai miei tempi la scuola calcio iniziava ad 8 anni coi pulcini.
Non esistevano i piccoli amici, età 5 anni , come oggi.
Questo perché noi degli anni 80 a 5 anni sapevamo già fare la capriola, correre, saltare, giocare a nascondino anziché a campana.
Insomma, eravamo fisicamente già sciolti , a differenza di oggi che sono scoordinati.

Il problema numero 9 sono i tecnici dei settori giovanili che non mirano alla formazione del giovane calciatore ma a vincere i campionati per farsi notare.

Il problema numero 10 sono i genitori, i veri nemici della scuola calcio.
Gente che dovrebbe solo chiedere ai propri figli se si sono divertiti dopo un allenamento o partita e non quanti gol hanno realizzato.
Lo sport serve a formare uomini migliori, il campione viene fuori da sé.


Parlo con cognizione di causa perché sono istruttore di base e ne ho viste tante/troppe.
aggiungici anche la disonesta intellettuale o il rincoglionimento dei sedicenti esperti, ad esempio ieri capello in risposta a caressa ha detto "Capello: "Fabio, ma voi siete convinti che questa nazionale abbia delle qualità? Ne siete convinti?" quando solo qualche settimana fa aveva detto "Di marco tra roberto carlos e brehme" :asd:

 
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aggiungici anche la disonesta intellettuale o il rincoglionimento dei sedicenti esperti, ad esempio ieri capello in risposta a caressa ha detto "Capello: "Fabio, ma voi siete convinti che questa nazionale abbia delle qualità? Ne siete convinti?" quando solo qualche settimana fa aveva detto "Di marco tra roberto carlos e brehme" :asd:

Il giornalista/opinionista italiano è il numero uno per come sale e scende dal carro.
Io credo i problemi del calcio italiano siano profondi ma ciò non toglie che Spalletti abbia comunque scelto male i suoi uomini e il suo modulo.
Nessuno mi leva dalla testa, ad esempio, che il blocco Inter gli abbia confuso non poco le idee e, magari, pressato e condizionato pure .
L'inter gioca con un 352 basso e senza pressing , credo la prima idea di Spalletti fosse quella di continuare su quel modello altrimenti perché si è portato ben 10 difensori?
Ieri poi di colpo ha deciso di 'morire' col suo 433.
I giocatori in campo si capiva chiaramente dal linguaggio del corpo che non credevano nelle idee del mister.

Comunque ci vuole coraggio a presentarsi con jorginho o Fagioli, fermo da un anno.
 
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Complimenti per il post.

Aggiungo anche l'ipocrisia e la sfacciataggine di certi commentatori e giornalisti. Oggi tutti a dare la colpa a Spalletti, ma ieri Rimedio poco prima del fischio d'inizio ELOGIAVA la sua scelta di mettere Fagioli titolare. Quanto è facile salire sul carro dei vincitori, ecco in quello molti giornalai sono campioni del mondo.

Perchè con un giornalismo serio, le cose cambierebbero e magari qualcuno ai vertici si caherebbe sotto e lavorerebbe come si deve.

E diciamocelo, la Nazionale di Spalletti finora ha quasi sempre fatto cahare e non dimentichiamoci come ci siamo qualificati all'europeo: con un rigore annullato sul finale all'Ucraina che rischiava di batterci. Ma stica... tanto si siamo qualificati, evviva...

Mai ho visto un'Italia giocare SEMPRE così male. I giocatori saranno pure scarsi, ma ricordo che la nazionale del 2016 lo era il triplo di questa, difesa a parte ed avevamo un attacco peggiore. Perchè stiamo parlando di una squadra che in tre partite ha fatto un solo tiro in porta.

E' solo colpa dei giocatori? Dai...
Non giochiamo un mondiale da 12 anni, seriamente serviva questa bocciatura per far inorridire l'opinionista italiota?
Vivono su Marte per davvero.
 
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Il giornalista/opinionista italiano è il numero uno per come sale e scende dal carro.
Io credo i problemi del calcio italiano siano profondi ma ciò non toglie che Spalletti abbia comunque scelto male i suoi uomini e il suo modulo.
Nessuno mi leva dalla testa, ad esempio, che il blocco Inter gli abbia confuso non poco le idee e, magari, pressato e condizionato pure .
L'inter gioca con un 352 basso e senza pressing , credo la prima idea di Spalletti fosse quella di continuare su quel modello altrimenti perché si è portato ben 10 difensori?
Ieri poi di colpo ha deciso di 'morire' col suo 433.
I giocatori in campo si capiva chiaramente dal linguaggio del corpo che non credevano nelle idee del mister.

Comunque ci vuole coraggio a presentarsi con jorginho o Fagioli, fermo da un anno.
perche il faraone preferito a un zaccagni in palla? scelte assurde
 
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