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Tuttosport in edicola: la caccia al 9 proseguirà anche nell’estate del 2024. La fame di Inter e Milan per un nuovo centravanti non si è esaurita con Thuram, Arnautovic e il colpo di coda Jovic. Andrà avanti e si prospetta una nuova sfida fra i due club per Jonathan David del Lille. Profilo che da anni intriga Ausilio e Moncada, ma anche uomini mercato di altre società che potrebbero iscriversi a questa corsa, in Italia - il canadese piace da sempre a Giuntoli per la Juventus e potrebbe essere un possibile sostituto di Osimhen al Napoli -, così come in Europa.
c’è FEELING
L'ultimo mercato del Milan, si è chiuso con la "toppa" Jovic, ma manca ancora quell’attaccante al quale affidare le chiavi del reparto offensivo per gli anni a venire. Giroud, infatti, non è eterno e al termine di questa stagione le parti valuteranno se andare avanti insieme oppure dirsi addio dopo tre proficue stagioni. Per questo tutto fa pensare che il focus primario del mercato estivo 2024 del Milan sarà sul centravanti. I tentativi, risultati infruttuosi per le vicende già raccontate per Taremi del Porto sono stati un segnale, così come è un segnale evidente di come al quarto piano di Casa Milan piaccia, e non poco, David. Contratto in scadenza il 30 giugno 2025, l’attaccante canadese, come anticipato, è un chiodo fisso di Moncada e non solo, ma la sua valutazione monstre dell’ultima estate, ovvero 60-70 milioni, ha fatto desistere anche i club più ricchi nel dare l’assalto a un 23enne che, nelle ultime stagioni, è andato in progressione: 13, 15 e 24 gol. Gli ottimi rapporti che intecorrono tra il Milan e il Lille, come dimostrano anche i dialoghi di maggio per la risoluzione del “lodo Leao”, potranno essere un punto sul quale il Milan farà affidamento per provare a strappare un prezzo “vantaggioso” rispetto a quello che c’è attualmente scritto sul cartellino. Il punto verrà fatto più avanti, anche se la programmazione di questi colpi inizia, di solito con mesi d’anticipo. Il Milan ci proverà, salvo cambi strategici od occasioni che possano capitare sul mercato, ma David è sicuramente un nome caldo per il futuro dei rossoneri.
VECCHIO PALLINO
Anche l'Inter ha pensato a David. Sia nella passata stagione, ma anche nell'ultima estate dopo il "no" di Lukaku. Il canadese faceva parte della lista degli attaccanti medio-giovani, di prospettiva, su cui investire, come Scamacca o Balogun, poi finiti rispettivamente ad Atalanta e Monaco. L'Inter, però, non aveva i fondi per affondare il colpo su David: il budget da 40 milioni era stato messo a disposizione per Lukaku, non per altri profili e così Marotta, Ausilio e Baccin hanno deciso di spacchettare la cifra e prendere due giocatori, Arnautovic e Pavard. Ma nell'estate 2024 il tema attaccante tornerà d'attualità. Senza voler parlare ora di possibili offerte che potrebbero far tremare i polsi su Lautaro Martinez o sullo stesso Thuram, l'Inter a fine stagione dovrà decidere cosa fare con Alexis Sanchez (35 anni il 19 dicembre), tornato con un contratto annuale. E pure Arnautovic - arrivato dal Bologna in prestito con obbligo di riscatto - dovrà comunque guadagnarsi la conferma (pure l'austriaco avrà 35 anni al termine del campionato). È evidente che per arrivare a un giocatore come David, il cui costo sarà comunque alto anche se il contratto rimarrà in scadenza nel 2025, l'Inter dovrà incassare da una cessione, non necessariamente di uno dei suoi attaccanti di punta. Ma è altrettanto vero che un investimento del genere potrebbe arrivare soprattutto se la stagione di Thuram non dovesse soddisfare a pieno la società. Ma questi sono discorsi prematuri. Di certo, invece, Jonathan David scalderà uno dei prossimi derby di mercato.
SEMPRE TUTTOSPORT SUGLI ALTRI OBIETTIVI DI MILAN E INTER:
Il mercato si è chiuso da una settimana ma, come sempre accade, i dirigenti delle società, Inter e Milan compresi, guardano già al futuro. E non solo a Jonathan David, obiettivo comune per il domani. La sosta di settembre è il primo appuntamento per tirare una riga e fare un punto, sulle necessità per gennaio e quello che servirà nell'estate 2024.
REBUS proprietà
In casa Inter si lavora con i paletti del Fair Play Finanziario - da luglio è iniziato il biennio 2023-25 che sarà sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa e che dovrà chiudersi con un passivo aggregato di massimo 60 milioni - e la solita incognita societaria: nel maggio 2024 scadrà il prestito di Oaktree al presidente Steven Zhang che dovrà restituire la somma (quasi 400 milioni) o rifinanziarla allungando la scadenza, altrimenti il club passerà di mano al fondo statunitense. Al di là di questi risvolti che nei prossimi mesi verranno chiariti, proprio pensando al Fpf, l’Inter avrà la necessità di continuare a muoversi dunque col player trading per poi rinforzare la squadra. Sono cinque i nomi che potrebbero attirare le attenzioni delle big europee come accaduto con Onana e il Manchester United: Bastoni, Dumfries, Barella, Thuram e Lautaro Martinez. È chiaro che se dovesse partire uno di loro, l’Inter dovrà rimpiazzarli anche se, per esempio, è già stato preso Frattesi, possibile erede di Barella. La sensazione, al di là dell’esigenza in attacco di cui parliamo nella pagina a fianco, è che l’Inter potrebbe aver bisogno di una mezzala di qualità: Mkhitaryan, Klaassen e Sensi sono tutti in scadenza 2024, pur se l’armeno potrebbe rinnovare e l’olandese ha un’opzione per il 2025. In fondo già in estate l’Inter voleva intervenire in quel ruolo con l’operazione Samardzic. Un altro ruolo, se dovesse andare via Cuadrado, potrebbe essere il laterale destro; così come non bisogna dimenticare il portiere brasiliano Bento. Il giocatore dell’Athletico Paranaense è già stato trattato e l'Inter ci riproverà, al di là del destino di Audero.
NON SOLO sulla fascia
In casa rossonera, l'estate 2024 sarà quella di alcuni ritocchi strutturali all’interno della rosa dopo i grandi interventi dell'ultimo mercato. Alcuni ruoli sono già noti ai dirigenti che nell'estate 2023 non hanno trovato i profili giusti, mentre alcuni potrebbero cambiare anche in base a eventuali cessioni con incassi extralarge, sulla scia di Tonali al Newcastle. Fermo restando che i big rimangano tutti, al Milan manca un vero e proprio vice Theo Hernandez e i rossoneri stanno seguendo Juan Miranda del Betis Siviglia, sul quale ci sono relazioni molto positive. Ma gli scout di via Aldo Rossi sembrano tenere sotto controllo anche la crescita di Alfonso Pedraza del Villarreal, club con il quale il Milan ha un canale aperto dagli affari Chukwueze e Gabbia. In mezzo al campo, tenendo presente il ritorno di Bennacer a pieno regime a inizio 2024, servirà un elemento che innalzi il livello del reparto, magari nel ruolo oggi occupato - comunque bene - da Krunic. Infine, sarà importante per il Milan trovare un difensore centrale importante, che possa entrare in forte competizione con Tomori e Thiaw.
c’è FEELING
L'ultimo mercato del Milan, si è chiuso con la "toppa" Jovic, ma manca ancora quell’attaccante al quale affidare le chiavi del reparto offensivo per gli anni a venire. Giroud, infatti, non è eterno e al termine di questa stagione le parti valuteranno se andare avanti insieme oppure dirsi addio dopo tre proficue stagioni. Per questo tutto fa pensare che il focus primario del mercato estivo 2024 del Milan sarà sul centravanti. I tentativi, risultati infruttuosi per le vicende già raccontate per Taremi del Porto sono stati un segnale, così come è un segnale evidente di come al quarto piano di Casa Milan piaccia, e non poco, David. Contratto in scadenza il 30 giugno 2025, l’attaccante canadese, come anticipato, è un chiodo fisso di Moncada e non solo, ma la sua valutazione monstre dell’ultima estate, ovvero 60-70 milioni, ha fatto desistere anche i club più ricchi nel dare l’assalto a un 23enne che, nelle ultime stagioni, è andato in progressione: 13, 15 e 24 gol. Gli ottimi rapporti che intecorrono tra il Milan e il Lille, come dimostrano anche i dialoghi di maggio per la risoluzione del “lodo Leao”, potranno essere un punto sul quale il Milan farà affidamento per provare a strappare un prezzo “vantaggioso” rispetto a quello che c’è attualmente scritto sul cartellino. Il punto verrà fatto più avanti, anche se la programmazione di questi colpi inizia, di solito con mesi d’anticipo. Il Milan ci proverà, salvo cambi strategici od occasioni che possano capitare sul mercato, ma David è sicuramente un nome caldo per il futuro dei rossoneri.
VECCHIO PALLINO
Anche l'Inter ha pensato a David. Sia nella passata stagione, ma anche nell'ultima estate dopo il "no" di Lukaku. Il canadese faceva parte della lista degli attaccanti medio-giovani, di prospettiva, su cui investire, come Scamacca o Balogun, poi finiti rispettivamente ad Atalanta e Monaco. L'Inter, però, non aveva i fondi per affondare il colpo su David: il budget da 40 milioni era stato messo a disposizione per Lukaku, non per altri profili e così Marotta, Ausilio e Baccin hanno deciso di spacchettare la cifra e prendere due giocatori, Arnautovic e Pavard. Ma nell'estate 2024 il tema attaccante tornerà d'attualità. Senza voler parlare ora di possibili offerte che potrebbero far tremare i polsi su Lautaro Martinez o sullo stesso Thuram, l'Inter a fine stagione dovrà decidere cosa fare con Alexis Sanchez (35 anni il 19 dicembre), tornato con un contratto annuale. E pure Arnautovic - arrivato dal Bologna in prestito con obbligo di riscatto - dovrà comunque guadagnarsi la conferma (pure l'austriaco avrà 35 anni al termine del campionato). È evidente che per arrivare a un giocatore come David, il cui costo sarà comunque alto anche se il contratto rimarrà in scadenza nel 2025, l'Inter dovrà incassare da una cessione, non necessariamente di uno dei suoi attaccanti di punta. Ma è altrettanto vero che un investimento del genere potrebbe arrivare soprattutto se la stagione di Thuram non dovesse soddisfare a pieno la società. Ma questi sono discorsi prematuri. Di certo, invece, Jonathan David scalderà uno dei prossimi derby di mercato.
SEMPRE TUTTOSPORT SUGLI ALTRI OBIETTIVI DI MILAN E INTER:
Il mercato si è chiuso da una settimana ma, come sempre accade, i dirigenti delle società, Inter e Milan compresi, guardano già al futuro. E non solo a Jonathan David, obiettivo comune per il domani. La sosta di settembre è il primo appuntamento per tirare una riga e fare un punto, sulle necessità per gennaio e quello che servirà nell'estate 2024.
REBUS proprietà
In casa Inter si lavora con i paletti del Fair Play Finanziario - da luglio è iniziato il biennio 2023-25 che sarà sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa e che dovrà chiudersi con un passivo aggregato di massimo 60 milioni - e la solita incognita societaria: nel maggio 2024 scadrà il prestito di Oaktree al presidente Steven Zhang che dovrà restituire la somma (quasi 400 milioni) o rifinanziarla allungando la scadenza, altrimenti il club passerà di mano al fondo statunitense. Al di là di questi risvolti che nei prossimi mesi verranno chiariti, proprio pensando al Fpf, l’Inter avrà la necessità di continuare a muoversi dunque col player trading per poi rinforzare la squadra. Sono cinque i nomi che potrebbero attirare le attenzioni delle big europee come accaduto con Onana e il Manchester United: Bastoni, Dumfries, Barella, Thuram e Lautaro Martinez. È chiaro che se dovesse partire uno di loro, l’Inter dovrà rimpiazzarli anche se, per esempio, è già stato preso Frattesi, possibile erede di Barella. La sensazione, al di là dell’esigenza in attacco di cui parliamo nella pagina a fianco, è che l’Inter potrebbe aver bisogno di una mezzala di qualità: Mkhitaryan, Klaassen e Sensi sono tutti in scadenza 2024, pur se l’armeno potrebbe rinnovare e l’olandese ha un’opzione per il 2025. In fondo già in estate l’Inter voleva intervenire in quel ruolo con l’operazione Samardzic. Un altro ruolo, se dovesse andare via Cuadrado, potrebbe essere il laterale destro; così come non bisogna dimenticare il portiere brasiliano Bento. Il giocatore dell’Athletico Paranaense è già stato trattato e l'Inter ci riproverà, al di là del destino di Audero.
NON SOLO sulla fascia
In casa rossonera, l'estate 2024 sarà quella di alcuni ritocchi strutturali all’interno della rosa dopo i grandi interventi dell'ultimo mercato. Alcuni ruoli sono già noti ai dirigenti che nell'estate 2023 non hanno trovato i profili giusti, mentre alcuni potrebbero cambiare anche in base a eventuali cessioni con incassi extralarge, sulla scia di Tonali al Newcastle. Fermo restando che i big rimangano tutti, al Milan manca un vero e proprio vice Theo Hernandez e i rossoneri stanno seguendo Juan Miranda del Betis Siviglia, sul quale ci sono relazioni molto positive. Ma gli scout di via Aldo Rossi sembrano tenere sotto controllo anche la crescita di Alfonso Pedraza del Villarreal, club con il quale il Milan ha un canale aperto dagli affari Chukwueze e Gabbia. In mezzo al campo, tenendo presente il ritorno di Bennacer a pieno regime a inizio 2024, servirà un elemento che innalzi il livello del reparto, magari nel ruolo oggi occupato - comunque bene - da Krunic. Infine, sarà importante per il Milan trovare un difensore centrale importante, che possa entrare in forte competizione con Tomori e Thiaw.