Ci andrei piano a dire che la capolista del campionato italiano non possa passarei i gironi di Champions (manco stessimo parlando del campionato portoghese). La squadra che sconfisse 2-0 il Barcellona dei marziani a San Siro nel 2013 agli ottavi di finale: Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Montolivo, Ambrosini, Muntari; Boateng; Pazzini (75' Niang), El Shaarawy (87' Traoré).
La squadra che perse 4-1 a Madrid con l’Atletico negli ottavi di finale dell’anno dopo (l’ultima partita in CL del Milan, in quel 2013/2014 che segnerà la nostra ultima partecipazione alla massima manifestazione continentale): Abbiati; Abate, Rami, Bonera, Emanuelson; De Jong (78' Muntari), Essien (69' Pazzini); Taarabt (46' Robinho), Poli, Kakà; Balotelli.
Entrambe squadre abissalmente inferiori all’attuale, sia nei titolari che nelle riserve (e se nel 2012/2013 non ci fosse stato il palo di Niang a Barcellona con ogni probabilità saremmo passati ai quarti di finale, perché poi al Barca non sarebbe bastato nemmeno un 3-1. Dopo il palo di Niang crollammo di schianto).
Tutto questo aggiungendo che con ogni probabilità qualche rinforzo verrà aggiunto in Estate (sarebbe quantomeno strano se tornando in CL dopo otto anni non ci rinforzassimo, e Maldini stesso a Settembre disse che sarebbero cambiate tante cose con la Champions).
Poi vedo che questa squadra continua ad essere molto sottovalutata: pensi che in un girone con City, Dynamo Zagabria e Shaktar (il girone dello scorso anno dell’Atalanta), tutte squadre -City a parte ovviamente- inferiori al Lille (al quale siamo arrivati davanti), non riusciremmo a strappare almeno il secondo posto? E che se agli ottavi incontrassimo un Valencia qualsiasi (affrontato dall’Atalanta lo scorso anno, Valencia che chiuse la Liga al nono posto a 53 punti, giusto per far capire quale squadrone fosse) andremmo fuori?
