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Dal Pino sul futuro della Serie A e sulla Supercoppa:"La prossima finale di Supercoppa italiana sarà in Arabia Saudita con il pubblico come previsto dal nostro contratto. Con Inter-Juventus sarà uno spot per il nostro calcio. Abbiamo un contratto firmato due o tre anni fa, quando io non c'ero. C'e' un rapporto di intensa collaborazione con la federazione dell'Arabia Saudita sul calcio femminile e proprio nell'andare nella direzione di apertura dei diritti umani. Poi su questo tema preferirei non entrare".
"Serie A a 18 squadre? La riduzione della Serie A a 18 squadre è un tema discusso da molto tempo, molto caro a diverse società e anche in Figc. Tutto questo parte dall'assunto di base: il sistema, cosi' com'e', non sta piu' in piedi. Dal 2024 avremo una nuova Champions con piu' date, molte piu' partite, quindi dobbiamo trovare queste date all'interno dei nostri campionati nazionali. Abbiamo gia' modificato il format della Coppa Italia per diminuire gli impegni perche' i giocatori non sono macchine. Dobbiamo costruire qualcosa che sia funzionale rispetto al sistema complessivo. Le nostre società stanno discutendo in questo periodo di questo tema e sara' oggetto delle prossime assemblee e delle discussioni con la Figc".
La Serie A ha bisogno di riforme, ne parliamo da tanto. Credo ci sia una consapevolezza forte, tra tutti i club, che le riforme vanno fatte presto. E', soprattutto, anche una condizione finanziaria e patrimoniale che obbliga a correre verso le riforme. Il nostro sistema ha 5 miliardi circa di debiti e dallo scoppio della pandemia la Serie A ha perso quasi un miliardo. Il tema si pone con grande urgenza: da un lato dobbiamo rilanciare la Serie A, dall'altra dobbiamo farlo virtuosamente perche' la sostenibilita' del sistema e' a rischio e dobbiamo lavorare per creare un sistema sano. Ci sono diversi interventi su cui stiamo lavorando. Il rapporto con la Figc e' estremamente sinergico, costruttivo, anche il rapporto personale con Gravina, che ringrazio, e' sempre stato al nostro fianco e abbiamo lavorato bene insieme. Dobbiamo fare delle cose noi come sistema, definire dei tetti di costi condivisi coi club che progressivamente riportino il sistema in equilibrio nei prossimi anni. Dobbiamo fare dei sacrifici. Contemporaneamente, dobbiamo intavolare un lavoro con l'Assocalciatori e l'Assoallenatori per trovare una via di uscita insieme. Oggi le societa' hanno fatto grandi sacrifici e perso molti soldi, dobbiamo trovare un equilibrio che passera' sicuramente anche attraverso un sacrificio anche dei calciatori, motivo per cui le nostre societa' hanno chiesto la riduzione dei compensi dei giocatori. E' un lavoro che abbiamo a cuore nelle prossime settimane perche' e' fondamentale per il riequilibrio del sistema".
"Serie A a 18 squadre? La riduzione della Serie A a 18 squadre è un tema discusso da molto tempo, molto caro a diverse società e anche in Figc. Tutto questo parte dall'assunto di base: il sistema, cosi' com'e', non sta piu' in piedi. Dal 2024 avremo una nuova Champions con piu' date, molte piu' partite, quindi dobbiamo trovare queste date all'interno dei nostri campionati nazionali. Abbiamo gia' modificato il format della Coppa Italia per diminuire gli impegni perche' i giocatori non sono macchine. Dobbiamo costruire qualcosa che sia funzionale rispetto al sistema complessivo. Le nostre società stanno discutendo in questo periodo di questo tema e sara' oggetto delle prossime assemblee e delle discussioni con la Figc".
La Serie A ha bisogno di riforme, ne parliamo da tanto. Credo ci sia una consapevolezza forte, tra tutti i club, che le riforme vanno fatte presto. E', soprattutto, anche una condizione finanziaria e patrimoniale che obbliga a correre verso le riforme. Il nostro sistema ha 5 miliardi circa di debiti e dallo scoppio della pandemia la Serie A ha perso quasi un miliardo. Il tema si pone con grande urgenza: da un lato dobbiamo rilanciare la Serie A, dall'altra dobbiamo farlo virtuosamente perche' la sostenibilita' del sistema e' a rischio e dobbiamo lavorare per creare un sistema sano. Ci sono diversi interventi su cui stiamo lavorando. Il rapporto con la Figc e' estremamente sinergico, costruttivo, anche il rapporto personale con Gravina, che ringrazio, e' sempre stato al nostro fianco e abbiamo lavorato bene insieme. Dobbiamo fare delle cose noi come sistema, definire dei tetti di costi condivisi coi club che progressivamente riportino il sistema in equilibrio nei prossimi anni. Dobbiamo fare dei sacrifici. Contemporaneamente, dobbiamo intavolare un lavoro con l'Assocalciatori e l'Assoallenatori per trovare una via di uscita insieme. Oggi le societa' hanno fatto grandi sacrifici e perso molti soldi, dobbiamo trovare un equilibrio che passera' sicuramente anche attraverso un sacrificio anche dei calciatori, motivo per cui le nostre societa' hanno chiesto la riduzione dei compensi dei giocatori. E' un lavoro che abbiamo a cuore nelle prossime settimane perche' e' fondamentale per il riequilibrio del sistema".