Nel calcio caro djerry non esistono solo i bilanci , le plusvalenze e gli affari, lo spogliatoio ha un'anima innanzitutto e un giocatore che esce è innanzitutto un uomo che saluta.
Prima di cambiare x per y dovremmo anche capire chi ci lascia e cosa perdiamo.
Oggi per me è un giorno triste perchè ci lascia uno dei ragazzi che aveva più palle e anima di tutti, un ragazzo che come vice piatek , a mio parere, avrebbe fatto comodo e sarebbe ancora cresciuto.
Quello che non vorrei più vedere al milan è silva, lui si che ha dato nulla alla causa e che ogniqualvolta che subentra pare lo faccia per farci un favore. A differenza di cutrone che aveva la dote UNICA di entrare subito in partita.
Cutrone poi spesso era colui che trascinava tutti con la sua grinta e la sua voglia. Abbiamo perso energia positiva.
Ha fame ed è un ragazzo per bene e si farà, anche se per il 95% del forum è un ***** a pedali.
Trovo indecoroso oggi scaricare patrick come fosse l'ultimo degli scarponi, trovo ingiusto oggi offenderlo per i limiti tecnici nel legare il gioco. Magari ad offenderlo è la stessa gente che in tempi non sospetti ha esaltato icardi, come se l'argentino fuori area fosse più forte.
Cutrone ha 21 anni e lascia il milan con 27 gol in 90 presenze.
I suoi numero sono questi. Numeri che sono parecchio 'dopati' in negativo da un'ultima stagione che ha buttato giù tutti in un'involuzione preoccupante altrimenti anche quest'anno sarebbe arrivato tranquillamente in doppia cifra.
Ah, piccola considerazione sul ragazzo : in questi giorni, tra le altre cose, ho letto che il ragazzo sarebbe anche senza fisico.
Ma dove?
Cutrone ha una forza nelle gambe spaventosa e un cambio di passo notevole.
Non sarà lukaku ma non lo butti certo giù.
Auguro a cutrone il meglio. Di cuore,
Ti rispondo con la stessa passione rossonera, quindi in un puro confronto di chi sanguina con quei colori: sono stufo di questa retorica dell'impegno e dell'uomo che dà tutto, retorica che ci ha portato negli anni a lottare per il sesto posto tra un Montolivo capitano e gente varia che non sapeva stoppare un pallone.
Ho giocato per anni in uno sport di squadra diverso dal calcio (pallacanestro) e conosco alla perfezione le dinamiche di uno spogliatoio: bene, io posso dirti che ho avuto le mie stagioni migliori quando il mio lungo era una testa di cavolo che però mi vinceva le partite sotto canestro e quando la mia ala era un realizzatore straordinario che mi guardava storto quando da play non gli passavo ogni pallone e magari non difendeva l'azione dopo.
Perché poi quando c'è lo spirito giusto, voglia di vincere e soprattutto le regole giuste, lo spogliatoio si crea automaticamente e stai sicuro che tutto funziona anche senza gente che si batte per la maglia (che vuol dire?) o che fa l'amicone disponibile o esce la sera insieme, come succedeva per esempio nel Milan di Sacchi.
E per regole intendo da un lato un processo di valorizzazione di campo che mette tutti nelle condizioni di esprimersi (compito di Giampaolo) e soprattutto un codice di comportamento che è stato un punto fermo dei nostri anni migliori e che poi è sfuggito di mano negli ultimi anni quando la meritocrazia ed il rispetto reciproco non è più stato un valore Milan (compito di Maldini e Boban ricostruirlo, non ho dubbi che ce la faranno).
Quindi prendiamo giocatori forti, completi, inseriti nell'idea tattica e dell'allenatore, dall'altissimo potenziale, e costruiamo il sistema fuori e dentro al campo per impegnarsi e sbattersi e correre dietro la palla come faceva il nostro Cutrone (su cui poi non concordo nel giudizio tecnico e soprattutto sull'aspetto fisico, ma questo è un altro problema).
Mettiamo a posto questo benedetto bilancio, guardiamo eccome i conti per tornare dove ci spetta e riprendiamoci la Champions, perché poi di Cutrone da esaltare ne avremo per tutta la rosa.
Io non voglio gente che dà tutto alla causa e viene esaltata per questo. Ci mancherebbe altro!
Voglio che dare tutto alla causa sia sottinteso, esattamente come lo era per tutti i Milan vincenti. Così come non serve avere laureati ad Oxford, ma serve che qualcuno imponga le regole e che qualcun altro venga fatto fuori se non le rispetta, ovvero che Costacurta dica a Gattuso che non si lascia sporco il lavandino dello spogliatoio dopo la barba.
Se siamo ridotti ad idolatrare ragazzi che a 20 anni mangiamo l'erba (e ci manca solo che non sia così!) è perché incredibilmente in questi anni il sistema Milan ed un certo modo liberal delle nostre dirigenze ha permesso che ci fossero ragazzi che quelle cose non facevano.
A Giampaolo e Maldini e Boban l'onere di ristabilire poco alla volta il valore Milan, non l'eccezione Cutrone.