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Comunicato della Curva Sud in vista del derby di questa sera:
"PIÙ FORTI DI CHI CI VUOLE MORTI
Questa settimana abbiamo assistito all’ultimo episodio di REPRESSIONE senza motivazione che ha colpito la nostra Curva. Ma andiamo con ordine perché è doveroso spiegare punto per punto le manovre volte a distruggere una delle più grandi realtà aggregative della nostra città.
Infatti, dopo l’inchiesta doppia Curva che ha voluto mettere sullo stesso piano gestioni ed episodi completamente differenti tra loro, è partita una caccia alle streghe senza precedenti volta a cancellare il movimento Ultras milanese.
• Divieto d’ingresso per gli striscioni dei gruppi ultras che rappresentavano circa 9.000 persone. (Curva Sud Milano, Estremi Rimedi, Vecchia Maniera, Fossa dei Leoni, Brigate Rossonere)
• divieto di utilizzo del magazzino all’interno dello stadio (di cui non abbiamo mai avuto le chiavi!), dove venivano custoditi solo gli strumenti del tifo come tamburi, megafoni, aste ecc.
• decine di “Daspo preventivi” a persone che hanno avuto denunce/condanne anche non definitive, per episodi che nulla hanno a che vedere con lo stadio e risalenti fino al 2020.
• divieto di prelazione per le partite casalinghe, con canale diretto per tutti i soci AIMC (Associazione Italiana Milan Club che è un’entità legalmente riconosciuta a livello prefettizio), con conseguente impossibilità per i club di tutta Italia di organizzare i pullman.
• divieto di prelazione per le trasferte, con canale diretto per tutti i soci AIMC, con conseguente divisione della tifoseria in diversi settori o, peggio ancora come capitato a Parma, con i tifosi più fedeli costretti a rimanere a casa per una modalità di vendita che non prevede meritocrazia.
• divieto di prelazione con conferma del posto degli anni precedenti per gli abbonanti di 2° Blu iscritti ad AIMC, con rischio di restare senza abbonamento per la stagione in corso.
• divieto di cambio nominativo attivo solo in Curva Sud mentre nel resto dello stadio continuano a proliferare i bagarini senza problemi.
• Black-List con divieto di accesso al 2º Blu per i principali esponenti della Curva Sud (compresi mogli e figli), per impedire loro di frequentare la Curva come accade da decenni (divieto che per qualcuno è stato esteso a tutto lo stadio), basato su motivazioni pretestuose come quella di aver contestato la società o aver partecipato in maniera civile a manifestazioni autorizzate.
• Nullaosta per i nuovi striscioni per poi vederseli negati un mese dopo
Proprio questo ultimo punto ha dell’incredibile, per non dire del vergognoso, perché prima di produrre il materiale nuovo e spendere migliaia di euro (autofinanziato dai ragazzi perché non ci ha mai pagato nulla nessuno a NOI!), abbiamo chiesto al Milan autorizzazione formale nel merito, proprio per evitare discussioni successive.
Non solo, ogni gruppo ha portato più di una proposta e per il gruppo principale proprio SODALIZIO ROSSONERO è stata la proposta approvata in sede di Gos il 10 settembre, con tutte le istituzioni presenti al gran completo, come da mail ricevuta in data 26 settembre dalla società, che ha di fatto sancito il ritorno del tifo già dalla gara con il Napoli due giorni dopo.
Oggi dopo l’affaire black-list, con ancora una volta la società silenziosamente complice, qualcuno forte della propria posizione ha messo questo nuovo veto su un nome utilizzato anche da altre tifoserie con il pretesto che possa essere identificativo di un’associazione criminale, così come per le bandiere con i teschi che sventolano in tante curve ma che a Milano sono bloccate da mesi ai cancelli perché considerate pericolose per l’ordine pubblico.
PUBBLICITÀ
Siamo stanchi di vivere le nostre vite sotto scacco, di essere sempre in balia di qualche personaggio e della luna con cui si alza la mattina e non abbiamo di certo intenzione di passare la nostra esistenza a trovare soluzioni per chi, ormai è chiaro a tutti, con la scusa del “ripulisti” vuole azzerare il nostro movimento fatto di aggregazione e passione. Con la speranza di non assistere più ad ulteriori invenzioni per raggiungere tale scopo.
Detto questo non daremo la soddisfazione a nessuno di vederci uno contro l’altro, a discutere tra NOI milanisti su come affrontare l’ennesimo abuso che mette nuovamente a dura prova la nostra passione. Arriviamo da un anno pesante, che non auguriamo a nessuno e anche questa volta reagiremo, ancora più forte delle passate occasioni. Lo faremo da Gruppo, da Curva, da tifoseria unita quale siamo da anni. Ultras, Milan Club e tutti quei ragazzi che saranno al 2º Blu.
Al derby in Curva Sud troverete sì, lo stesso grigiore di inizio anno, quindi niente coreografie, stendardi e bandiere, perché è quello che questa Società ha voluto per l’ennesima volta, non battendo ciglio neanche in questa circostanza dove c’era un regolare striscione autorizzato. Ci sarà però una grossa differenza rispetto ad agosto, dove siamo rimasti in silenzio per sensibilizzare l’opinione pubblica e la Società. Oggi non dobbiamo spiegare più nulla a nessuno perché tutti stanno vedendo cosa sta accadendo. Stasera quindi, si alzerà forte la voce potente di quel muro nero che qualcuno continua a picconare ma che resiste, perché oggi non ce la sentiamo di lasciare da soli Mister e squadra, del tutto incolpevoli in questa vicenda, a differenza di una dirigenza inesistente, immobile, inutile.
Visto che la comunicazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno pochi giorni fa, per la partita di oggi abbiamo optato per questa soluzione, sempre nell’interesse dei milanisti e dei ragazzi che frequentano la Curva. Nel frattempo, percorreremo tutte le strade possibili in qualunque sede, per far tornare i nostri striscioni al loro posto, perché non può essere di certo un pezzo di stoffa a creare problemi in uno stadio…
"PIÙ FORTI DI CHI CI VUOLE MORTI
Questa settimana abbiamo assistito all’ultimo episodio di REPRESSIONE senza motivazione che ha colpito la nostra Curva. Ma andiamo con ordine perché è doveroso spiegare punto per punto le manovre volte a distruggere una delle più grandi realtà aggregative della nostra città.
Infatti, dopo l’inchiesta doppia Curva che ha voluto mettere sullo stesso piano gestioni ed episodi completamente differenti tra loro, è partita una caccia alle streghe senza precedenti volta a cancellare il movimento Ultras milanese.
• Divieto d’ingresso per gli striscioni dei gruppi ultras che rappresentavano circa 9.000 persone. (Curva Sud Milano, Estremi Rimedi, Vecchia Maniera, Fossa dei Leoni, Brigate Rossonere)
• divieto di utilizzo del magazzino all’interno dello stadio (di cui non abbiamo mai avuto le chiavi!), dove venivano custoditi solo gli strumenti del tifo come tamburi, megafoni, aste ecc.
• decine di “Daspo preventivi” a persone che hanno avuto denunce/condanne anche non definitive, per episodi che nulla hanno a che vedere con lo stadio e risalenti fino al 2020.
• divieto di prelazione per le partite casalinghe, con canale diretto per tutti i soci AIMC (Associazione Italiana Milan Club che è un’entità legalmente riconosciuta a livello prefettizio), con conseguente impossibilità per i club di tutta Italia di organizzare i pullman.
• divieto di prelazione per le trasferte, con canale diretto per tutti i soci AIMC, con conseguente divisione della tifoseria in diversi settori o, peggio ancora come capitato a Parma, con i tifosi più fedeli costretti a rimanere a casa per una modalità di vendita che non prevede meritocrazia.
• divieto di prelazione con conferma del posto degli anni precedenti per gli abbonanti di 2° Blu iscritti ad AIMC, con rischio di restare senza abbonamento per la stagione in corso.
• divieto di cambio nominativo attivo solo in Curva Sud mentre nel resto dello stadio continuano a proliferare i bagarini senza problemi.
• Black-List con divieto di accesso al 2º Blu per i principali esponenti della Curva Sud (compresi mogli e figli), per impedire loro di frequentare la Curva come accade da decenni (divieto che per qualcuno è stato esteso a tutto lo stadio), basato su motivazioni pretestuose come quella di aver contestato la società o aver partecipato in maniera civile a manifestazioni autorizzate.
• Nullaosta per i nuovi striscioni per poi vederseli negati un mese dopo
Proprio questo ultimo punto ha dell’incredibile, per non dire del vergognoso, perché prima di produrre il materiale nuovo e spendere migliaia di euro (autofinanziato dai ragazzi perché non ci ha mai pagato nulla nessuno a NOI!), abbiamo chiesto al Milan autorizzazione formale nel merito, proprio per evitare discussioni successive.
Non solo, ogni gruppo ha portato più di una proposta e per il gruppo principale proprio SODALIZIO ROSSONERO è stata la proposta approvata in sede di Gos il 10 settembre, con tutte le istituzioni presenti al gran completo, come da mail ricevuta in data 26 settembre dalla società, che ha di fatto sancito il ritorno del tifo già dalla gara con il Napoli due giorni dopo.
Oggi dopo l’affaire black-list, con ancora una volta la società silenziosamente complice, qualcuno forte della propria posizione ha messo questo nuovo veto su un nome utilizzato anche da altre tifoserie con il pretesto che possa essere identificativo di un’associazione criminale, così come per le bandiere con i teschi che sventolano in tante curve ma che a Milano sono bloccate da mesi ai cancelli perché considerate pericolose per l’ordine pubblico.
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Siamo stanchi di vivere le nostre vite sotto scacco, di essere sempre in balia di qualche personaggio e della luna con cui si alza la mattina e non abbiamo di certo intenzione di passare la nostra esistenza a trovare soluzioni per chi, ormai è chiaro a tutti, con la scusa del “ripulisti” vuole azzerare il nostro movimento fatto di aggregazione e passione. Con la speranza di non assistere più ad ulteriori invenzioni per raggiungere tale scopo.
Detto questo non daremo la soddisfazione a nessuno di vederci uno contro l’altro, a discutere tra NOI milanisti su come affrontare l’ennesimo abuso che mette nuovamente a dura prova la nostra passione. Arriviamo da un anno pesante, che non auguriamo a nessuno e anche questa volta reagiremo, ancora più forte delle passate occasioni. Lo faremo da Gruppo, da Curva, da tifoseria unita quale siamo da anni. Ultras, Milan Club e tutti quei ragazzi che saranno al 2º Blu.
Al derby in Curva Sud troverete sì, lo stesso grigiore di inizio anno, quindi niente coreografie, stendardi e bandiere, perché è quello che questa Società ha voluto per l’ennesima volta, non battendo ciglio neanche in questa circostanza dove c’era un regolare striscione autorizzato. Ci sarà però una grossa differenza rispetto ad agosto, dove siamo rimasti in silenzio per sensibilizzare l’opinione pubblica e la Società. Oggi non dobbiamo spiegare più nulla a nessuno perché tutti stanno vedendo cosa sta accadendo. Stasera quindi, si alzerà forte la voce potente di quel muro nero che qualcuno continua a picconare ma che resiste, perché oggi non ce la sentiamo di lasciare da soli Mister e squadra, del tutto incolpevoli in questa vicenda, a differenza di una dirigenza inesistente, immobile, inutile.
Visto che la comunicazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno pochi giorni fa, per la partita di oggi abbiamo optato per questa soluzione, sempre nell’interesse dei milanisti e dei ragazzi che frequentano la Curva. Nel frattempo, percorreremo tutte le strade possibili in qualunque sede, per far tornare i nostri striscioni al loro posto, perché non può essere di certo un pezzo di stoffa a creare problemi in uno stadio…